CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 889/A

INTERROGAZIONE AGUS - DIANA Giampaolo - BARRACCIU - BRUNO - COCCO Pietro - CORDA - CUCCA - CUCCU - ESPA - MANCA - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - SORU, con richiesta di risposta scritta, sull'inappropriato ricovero della paziente A.P.L. nell'Ospedale di San Gavino Monreale dopo la chiusura del Centro di cura Santa Maria Assunta di Guspini.

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I sottoscritti,

premesso che in data 19 maggio 2012 il Centro di riabilitazione ad alta intensità Santa Maria Assunta (S.M.A.) di Guspini ha cessato la sua attività, con il trasferimento degli ultimi tre utenti presso la struttura ospedaliera di San Gavino, compresa la sig. A.P.L, affetta dalla malattia di Creutzfeldt-Jacob, forma sporadica, la cui incidenza è di una persona ogni milione di abitanti;

considerato che:
- nel Centro di cura S.M.A, d'intesa con la ASL n. 6, fu istituito anche un reparto hospice, nel quale fu ricoverata la sig. A.P.L, poi dopo il passaggio del Centro alla ASL, venne inspiegabilmente chiuso dalla stessa azienda sanitaria locale e la paziente tenuta all'interno del reparto di riabilitazione;
- l'hospice del S.M.A era considerato tra i più strutturati in Sardegna, interamente cablato e dotato di un sistema di telemedicina proprio, con a capo il primario della rianimazione dell'Ospedale di San Gavino;
- la sig. A.P.L, grazie all'innovativo approccio di apertura ai familiari 24 ore su 24, poteva contare su un'assistenza continuativa a ampio spettro, senza che questa gravasse ulteriormente sulla retta fissata per legge, con la creazione di un ambiente più confortevole e familiare possibile, come denunziano gli stessi familiari in una lettera aperta, di cui si allega copia;

preso atto che il suddetto reparto è perfettamente agibile e non si capisce perché lo si è abbandonato, vista la scarsità di hospice in Sardegna; inoltre la soluzione trovata, con il ricovero nel Reparto di chirurgia dell'Ospedale di San Gavino, oltre che essere inappropriata e dispendiosa economicamente, mortifica la stessa volontà dell'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale che con il disegno di legge n. 385 del 27 aprile 2012, attualmente in discussione in Commissione Sanità, promuove la nascita dei centri residenziali per le cure palliative, la riabilitazione e la lungo degenza post acuzie,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per conoscere se non ritengano opportuno superare le titubanze e riaprire immediatamente il centro hospice presso il Centro di cura Santa Maria Assunta e riportarvi la sig. A.P.L, nonché, come in origine, supportare la rianimazione dell' Ospedale di San Gavino e sgravare, anche se per brevi periodi, le numerose famiglie che nel Medio Campidano hanno familiari affetti da SLA, promuovendo la nuova ospedalità che vede non solo i pazienti più vicini ai familiari, ma gli stessi artefici della cura ai propri familiari 24 ore su 24.

Cagliari, 8 giugno 2012