CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 884/A
INTERROGAZIONE LOCCI, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione creata dalla pesca accidentale del tonno rosso.
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Il sottoscritto,
visto:
- l'articolo 11, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 302/2009 ed il paragrafo 31 della raccomandazione ICCAT n.10-04, in virtù dei quali le unità da pesca, non espressamente autorizzate, con permesso speciale alla pesca del tonno rosso, possono effettuare solo catture accessorie (by catch) di tale specie, non oltre il 5 per cento delle catture totali presenti a bordo in peso e/o numero di esemplari;
- il regolamento (CE) n. 44/2012 del Consiglio del 17 gennaio 2012, pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L25 del 27 gennaio 2012, con il quale è stato ripartito, tra le flotte degli stati membri, il totale ammissibile di cattura (TAC) del tonno rosso assegnato all'Unione europea per l'annualità 2012, attribuendo all'Italia il massimale di 1.787,91 tonnellate;
- il decreto ministeriale 3 aprile 2012, pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 117 del 21 maggio 2012, recante, per l'annualità 2012, la ripartizione tra i vari sistemi di pesca del predetto massimale, la cosiddetta quota indivisa (UNCL), pari a 5 tonnellate con la costituzione di una quota di riserva pari a 53,64 tonnellate;
- il provvedimento n. 10351 dell'11 aprile 2012 con cui la Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura del Ministero delle politiche agricole si è riservata la facoltà di disporre l'interruzione immediata di qualsivoglia attività di pesca del tonno rosso in caso di esaurimento del contingente di cattura ad essa assegnato;preso atto che:
- il decreto del 23 maggio 2012 della Direzione generale della pesca del Ministero delle politiche agricole afferma che le catture accessorie di tonno rosso (by catch) avrebbero superato la soglia della quota non divisa (UNCL) fino a 23,74 tonnellate;
- tale decreto sospende per motivi precauzionali il prelievo accessorio (by catch) al fine di tutelare la risorsa stessa e di non incorrere in violazioni che possano comportare l'applicazione di misure sanzionatorie da parte dei preposti organismi comunitari ed internazionali;
- tale decreto ministeriale determina un divieto immediato delle catture accessorie (by catch) di tonno rosso adducendo a motivazione lo sforamento di 18,74 tonnellate pur con un avanzo di una quota di riserva da 53,64 tonnellate a 34,9 tonnellate;considerato che:
- come indicato in premessa, ciascun pescatore professionista non può superare il 5 per cento del pescato per un totale di 750 kg all'anno fino alla promulgazione del decreto citato;
- un pescatore diportista sportivo può pescare un tonno al giorno per imbarcazione;ritenuto che:
- se questa disposizione ministeriale non venisse modificata e/o sospesa determinerà un danno incalcolabile alle marinerie di tutta la Sardegna e d'Italia con gravi ripercussioni in termini economici e quindi sociali per un comparto, come quello della pesca, in gravissime difficoltà anche per l'aggravio dei costi di gestione per il caro carburante;
- con questa disposizione si sanziona, chiaramente, la cattura accidentale (quindi per sua natura inevitabile - salvo arresto delle attività con i sistemi di pesca interessati) di tonni rossi con conseguente mortificazione degli operatori che non solo non possono trasformare in reddito la cattura di uno o più esemplari, ma sono costretti a consegnare il pescato in Capitaneria per la successiva devoluzione in beneficenza (come indica il decreto ministeriale del 23 maggio 2012);
- basterebbe ridurre la quota per la pesca sportiva, se si volesse davvero favorire la sopravvivenza della pesca professionale in un periodo di crisi conclamata,chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere se:
1) siano a conoscenza della grave situazione descritta;
2) verranno messe in atto con urgenza e determinazione tutte le interlocuzioni con il ministero competente affinché si giunga tempestivamente almeno ad una sospensione del citato decreto, in attesa di ulteriori chiarimenti ciò al fine di impedire il reiterarsi di provvedimenti simili, che rischiano di compromettere ulteriormente la già grave situazione in cui versano i pescatori del Sulcis e della Sardegna tutta.Cagliari, 24 maggio 2012