CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 882/A
INTERROGAZIONE AGUS - CUCCU, con richiesta di risposta scritta, sulle procedure ed i tempi per il completamento ed il rilancio del Centro di riabilitazione ad alta intensità S. Maria Assunta di Guspini.
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I sottoscritti,
premesso che in data 19 maggio 2012 il Centro di riabilitazione ad alta intensità Santa Maria Assunta di Guspini ha, di fatto, cessato la sua attività trasferendo gli ultimi tre utenti presso la struttura ospedaliera di San Gavino, per consentire alla Regione di attuare quanto comunicato al sindaco di Guspini, alle organizzazioni sindacali (OOSS) e all'opinione pubblica, ossia un investimento di 2 milioni di euro per completare la struttura, metterla a norma e rilanciarla al massimo della sua potenzialità;
considerato che:
- i dipendenti della fondazione assunti a tempo indeterminato prima del trasferimento dell'attività, che è avvenuto in base all'accordo del 2 agosto 2010, erano assunti sulla base di una pianta organica che prevedeva 33 operatori tra medici, tecnici della riabilitazione e amministrativi sanitari e non;
- poco prima del passaggio dell'attività alla ASL, 16 operatori sono stati invitati a licenziarsi volontariamente, per esser poi riassunti a tempo determinato, tramite un'agenzia interinale, per ricoprire le medesime posizioni;
- dei restanti 17 dipendenti, 3 sono stati posti in aspettativa, di cui 2 medici (richiamati poi al lavoro con contratto a termine stipulato direttamente dall'ASL n. 6 per ricoprire la medesima posizione) ed un tecnico informatico, 14 sono stati posti in cassa integrazione e, con successivo accordo, tra l'Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale e le ASL n. 1 di Sassari, ASL n. 8 di Cagliari e n. 6 di Sanluri, sono stati utilizzati a tempo pieno nei vari settori aziendali, sulla base delle rispettive professionalità e dell'esperienza maturata nel settore sanitario di provenienza;preso atto che al suddetto personale deve aggiungersi il personale proveniente dalle cooperative di servizi, anch'esso licenziatosi dalle rispettive aziende per essere assunto da agenzia interinale, oggi di fatto tutto il personale interinale deve reputarsi licenziato,
chiedono di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per conoscere:
1) se non ritenga opportuno, come crediamo, anche in virtù dell'articolo 31 del testo unico sul pubblico impiego e dall'articolo 37 della legge regionale n. 31 del 1998, dopo oltre due anni dal trasferimento dell'attività alla ASL n. 6, dare risposta, con un piano di stabilizzazione finalizzato, ai 17 dipendenti rimasti in forza, 16 dei quali a tutt'oggi operano a diverso titolo presso le aziende sanitarie su menzionate;
2) quale percorso sia previsto per il restante personale operante presso il centro prima della cessione, perché possa essere richiamato in sevizio;
3) se sia già stata posta a disposizione della ASL n. 6 la somma di 2 milioni di euro prevista per le opere di completamento e di agibilità della struttura;
4) quale sia la data prevista per l'assegnazione dei lavori e quali siano i tempi previsti per il riavvio dell'attività ed il conseguente richiamo in servizio del personale interinale oggi licenziato;
5) se non ritenga opportuno, nelle more dei lavori che principalmente interessano il comparto B del centro, operare da subito nel comparto A, dotato di 23 posti, per consentire un rapido rientro, almeno, di parte del personale.Cagliari, 22 maggio 2012