CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 859/A

INTERROGAZIONE MULAS, con richiesta di risposta scritta, sulla sicurezza stradale in Sardegna.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- lo sviluppo complessivo della rete stradale regionale è di oltre 12.000 km, è composta per oltre 2.900 km da strade statali, oltre 5.400 km da strade provinciali e per oltre 3.900 km da strade comunali ed extra urbane;
- una Regione che guarda al turismo in cui, a differenza di altre regioni europee, vi è la possibilità di poter utilizzare le due ruote per tutto l'anno, offrendo la possibilità a tutti i cittadini sardi e non, possessori di cicli e motocicli, di percorrere località di grande fascino e altissimo interesse naturalistico, dovrebbe disporre delle migliori infrastrutture in termini di sicurezza, a tutela di tutti colori che decidono di non congestionare il traffico e contribuire ad un minore inquinamento;
- essendo la nostra Regione meta ambita dai turisti su due ruote, la previsione di maggiori passaggi di cicli e motocicli sulle nostre strade comporta inevitabilmente un maggiore esposizione a probabili incidenti;

considerato che, nonostante quanto riportato nelle premesse e tenuto conto che la soglia di velocità minima di rischio per l'incolumità dei motociclisti è di appena 30 km/h, sono elevatissimi i pericoli che le nostre strade nascondono, molti dei quali vengono rappresentati da un'approssimativa collocazione dei guard rail, i quali molto spesso vengono installati in punti nei quali non è necessaria la loro presenza e, allo stato attuale, essendo strutture installate decenni fa, sono caratterizzati da un elevato stato di obsolescenza e quindi pericolosissimi per i motociclisti;

constatato che la triste esperienza maturata nel tempo a causa di numerosi incidenti, talvolta mortali, ha prodotto la progettazione di nuove tipologie di guard rail più sicuri in caso di cadute, sicuramente più costosi rispetto a quelli presenti nelle strade dell'Isola, ma in grado comunque di contenere tutti i costi monetari e sociali conseguenti al verificarsi di un incidente in termini di risarcimenti economici, gravi infortuni e vite umane;

chiarito che il compito della politica e delle istituzioni deve essere anche quello di compiere una programmazione volta anche alla prevenzione di drammatiche situazioni ed un conseguente miglioramento della qualità della vita in termini di sicurezza ed affidabilità delle reti stradali,

chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere se ritenga opportuno attivarsi e farsi promotore di un processo di programmazione della rete stradale regionale, di concerto con tutti i presidenti delle province sarde e con l'ente preposto, affinché la Sardegna raggiunga un elevato grado di sicurezza.

Ciò sia per la tutela e la salvaguardia di tante vite umane, sia per rendere la nostra Regione maggiormente appetibile per gli appassionati del turismo a due ruote, in considerazione delle bellezze naturali che la nostra terra offre dalle coste all'entroterra e, cosa di non poco conto, in considerazione anche dei prezzi ormai proibitivi per imbarcare l'auto sui traghetti dalla Penisola.

Cagliari, 19 aprile 2012