CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 854/A

INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo - URAS - SECHI, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione di abbandono delle aree di proprietà della Regione prima appartenenti alle Ferrovie meridionali sarde e Ferrovie della Sardegna.

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I sottoscritti,

premesso che:
- la Giunta regionale con deliberazione n. 41/9 del 29 luglio 2008 ha stabilito i processi operativi e amministrativi inerenti l'acquisizione, il trasferimento e l'alienazione dei beni relativi alle Ferrovie meridionali sarde e alle Ferrovie della Sardegna, trasferiti, questi ultimi, dallo Stato alla Regione;
- in tale deliberazione la Giunta regionale dava espressa indicazione alle società controllate regionali, ARST Spa e ARST Gestione FDS Srl, affinché provvedessero a formare due elenchi, dai quali poter individuare:
a) i beni che per natura e destinazione d'uso dovevano ritenersi necessari ed indispensabili al prosieguo della attività di trasporto pubblico delle società suddette;
b) i beni che si ritenevano non più indispensabili e necessari alle società di cui sopra per l'espletamento dei servizi di trasporto pubblico locale;
- relativamente ai beni di cui alla lettera a), ovvero quelli necessari ed indispensabili al prosieguo della attività di trasporto pubblico, la Giunta regionale, con deliberazione 19 dicembre 2008, n. 72/6, ha valutato positivamente il loro trasferimento in proprietà alle società sopradette, concedendone la gestione, nelle more del perfezionamento del passaggio, in comodato d'uso gratuito;
- invece, relativamente ai beni di cui alla lettera b), ossia quelli non più indispensabili al prosieguo dei servizi di trasporto pubblico locale, si è stabilito di concederli in gestione alle società ARST Spa e ARST Gestione FDS Srl sino all'approvazione della finanziaria 2009 o alla loro effettiva dismissione;

rilevato che:
- la gestione dei beni non più indispensabili e necessari per l'espletamento dei servizi di trasporto pubblico locale appare essere caratterizzata da superficialità e trascuratezza;
- invero, i beni di cui alla lettera b), ossia quelli da dismettere, risultano essere in stato di assoluto abbandono;
- non può sfuggire, infatti, che gli stessi siano divenuti il luogo ideale per l'illegittimo abbandono di rifiuti di qualsiasi genere dando origine a delle vere e proprie discariche a cielo aperto;
- tale situazione appare ancora più gravosa se solo si considera che gli organi regionali, in recepimento di normative nazionali e comunitarie, dovrebbero avere un'attenzione elevatissima nei confronti delle tematiche legate all'ambiente;

considerato che:
- la legge regionale 7 agosto 2009, n. 3, all'articolo 1, comma 5, ha autorizzato l'Amministrazione regionale a trasferire, al prezzo simbolico di un euro, i beni non più necessari per l'esercizio dei servizi di trasporto, ai comuni territorialmente competenti che ne facciano richiesta per finalità sociali e produttive;
- l'adempimento di tale precetto normativo consentirebbe, indubbiamente, un proficuo intervento sui beni dismessi, sia in termini di pulizia dei siti e sia in termini preventivi;
- inoltre, nelle more del perfezionamento degli atti traslativi, si potrebbe valutare di concedere la gestione dei beni dismessi a favore di enti ramificati sul territorio che possano garantire un presidio costante e fungere anche da deterrente nei confronti di coloro che, incivilmente, continuano ad abbandonare i rifiuti;
- l'ente regionale di riferimento potrebbe individuarsi nell'Ente foreste, il quale grazie alla sua ramificazione nel territorio potrebbe rispondere alle esigenze sopra esposte,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica per sapere:
1) quali provvedimenti, anche in vista del periodo estivo, intendano attuare al fine di porre rimedio allo stato di abbandono dei beni di cui alla lettera b);
2) quali provvedimenti intendano attuare al fine di consentire ai comuni di disporre in proprietà dei beni dismessi compresi nei territori di competenza;
3) se sia intendimento della Regione provvedere, nelle more dei suindicati provvedimenti, a concedere temporaneamente i beni di cui alla lettera b) all'ente Foreste.

Cagliari, 11 aprile 2012