CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 845/A
INTERROGAZIONE CORDA - BARRACCIU - COCCO Pietro - MELONI Valerio - PORCU - SOLINAS Antonio, con richiesta di risposta scritta, sull'inquinamento a La Maddalena e sulle mancate operazioni di bonifica.
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I sottoscritti,
premesso che lo scorso febbraio, in seguito al dissequestro dell'area prospiciente il Main Center de La Maddalena, è emerso che maldestre operazioni di bonifica di quel tratto di mare, avviate nel 2008 e mai concluse, avrebbero di fatto determinato un'estensione a macchia d'olio della zona inquinata, inizialmente circoscritta a 6 ettari e oggi pari a 12;
visto:
- l'accertamento dell'esistenza, a pochi metri sotto il livello del mare, di una vera e propria discarica abusiva, in cui la concentrazione di metalli pesanti, piombo e idrocarburi, supera enormemente i limiti ammessi dalla legge e dove il solo mercurio è oltre dieci volte il consentito, come reso noto dal direttore del dipartimento dell'Arpas di Sassari, Antonio Furesi;
- la gravità delle parole pronunciate lo scorso febbraio dal Sostituto procuratore Rossi, titolare delle indagini presso la Procura di Tempio, secondo cui "È nostro preciso dovere informare la popolazione e gli imprenditori, che sulle strutture del G8 ripongono le loro aspettative di sviluppo turistico ed economico, sull'attuale fase dell'inchiesta che ha contribuito ad accertare uno stato di sofferenza nell'ecosistema marino che impedisce, sin quando non sarà garantita una bonifica integrale, l'utilizzo di quello specchio di mare";
- le indagini della Procura di Tempio da cui risultano sempre più fondati i sospetti che l'inquinamento non sia limitato alla parte marina, ma sia ormai esteso anche a terra.
considerati:
- i rischi per la salute delle persone che da questo stato di cose evidentemente conseguono, tanto da aver spinto le autorità a disporre un divieto di navigazione, pesca e balneazione sull'area;
- la specificità de La Maddalena, il cui piano di ripresa economica (benché finora disatteso, non essendo mai entrato in funzione il polo turistico costruito a questo scopo) rimane interamente basato sul rilancio del settore turistico, risultando di fatto inscindibile dalla salute dell'ecosistema marino;
- la totale, evidente incompatibilità di una forma tanto grave ed estesa di inquinamento con un serio e reale progetto di sviluppo turistico;considerato inoltre che:
- data la delicatezza delle operazioni e l'estensione dell'area inquinata, i tempi di bonifica saranno di per sé lunghi e la fruibilità dell'area compromessa fino alla conclusione dei lavori;
- al danno economico quantificabile, prodotto dal mancato G8 e dalla mancata apertura del polo turistico che avrebbe dovuto ospitarlo, si accompagna il danno di immagine, causato dall'ampia risonanza avuta dalle notizie sull'inquinamento nell'isola e che è destinato a crescere col dilatarsi dei tempi;ritenuto che, al fine di arginare i danni, la fase operativa di rimozione dei materiali inquinanti e il ripristino dei luoghi dovrebbero avere avvio immediato, specie considerati i rischi per la salute degli abitanti de La Maddalena e la grave situazione economica in cui versa l'isola;
chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere se non ritengano:
1) di dover operare le dovute pressioni nelle sedi competenti, per farsi portavoce delle istanze de La Maddalena ponendo, in modo serio e rigoroso, il problema delle bonifiche ed esigendo di conoscerne tempi, sviluppi e modalità di attuazione;
2) considerata la gravità della situazione e l'entità del disastro ambientale, di doversi costituire parte civile nel processo in cui potrebbero sfociare le indagini in corso per l'accertamento di responsabilità, costi e metodologie nelle operazioni di bonifica.Cagliari, 30 marzo 2012