CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 837/A
INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sui numerosi procedimenti di archiviazione delle domande inoltrate ad ARGEA per beneficiare delle "indennità compensative degli svantaggi naturali".
***************
Il sottoscritto,
premesso che:
- la Sardegna è una Regione a vocazione agro-pastorale;
- la Regione, in un'ottica di miglioramento del settore agro-pastorale, ha pubblicato, nell'ambito del Programma di sviluppo rurale (misure 211 e 212), un bando rivolto alle 13.000 aziende agricole isolane con lo scopo di erogare aiuti alle imprese che operano in territori montani e svantaggiati;
- tale bando, definito "sull'indennità compensativa", molto atteso dagli imprenditori agricoli, prevedeva, per il 2011, una dotazione finanziaria pari a 40 milioni di euro; somma, quest'ultima, ritenuta sufficiente a coprire le istanze provenienti dalle aziende presenti sul territorio;
- l'indennità compensativa altro non è che un premio annuale, concesso per ettaro di superficie agricola utilizzata, finalizzato a compensare, almeno in parte, i minori redditi ricavabili dall'esercizio della attività agricola nelle zone svantaggiate;
- inoltre, la concessione del premio ha anche lo scopo di incentivare e promuovere pratiche e sistemi produttivi agricoli sostenibili;
- il bando prevede che possano presentare la domanda tutti gli imprenditori agricoli, singoli e associati, che conducono una azienda zootecnica, non zootecnica o apistica e che siano iscritti al Registro delle imprese della Camera di commercio dal 1° gennaio dell'anno per il quale chiedono di ottenere l'indennità compensativa;
considerato che:
- il requisito previsto nel bando è volto a concedere l'indennità compensativa solo agli imprenditori agricoli che, oltre ad essere in possesso degli altri requisiti, siano iscritti alla Camera di commercio dal 1° gennaio dell'anno per il quale chiedono di ottenere il premio, appare essere altamente lesivo degli interessi dei potenziali beneficiari della indennità;
- invero, come lamentato da numerosi imprenditori, l'Argea, costretta ad attenersi fedelmente a quanto prescritto nel bando, sta archiviando, ergo rigettando, le domande presentate da imprenditori agricoli i quali, pur in possesso di tutti gli altri requisiti oggettivi e soggettivi previsti nel bando, si siano iscritti al Registro delle imprese della Camera di commercio nei giorni immediatamente successivi al 1° gennaio dell'anno di riferimento dell'istanza;
- tale limitazione appare essere ancora più gravosa se solo si considera che il 1° gennaio di ogni anno le Camere di commercio non sono aperte al pubblico posto che trattasi di giorno festivo, per cui gli imprenditori, pur volendo, non potrebbero recarsi presso gli sportelli e provvedere all'adempimento;
- pertanto, il requisito previsto nel bando appare non essere assolvibile per causa di forza maggiore;
constatato che:
- a causa di tale previsione l'Argea, oltre a rigettare le istanze di nuova presentazione, ha minacciato azioni volte alla restituzione di somme anticipate a favore degli imprenditori agricoli;
- a causa di questo intoppo burocratico le aziende sarde, già in gravissima sofferenza, rischiano di non poter usufruire, pur in possesso di tutti i requisiti oggettivi e soggettivi previsti nel bando, di tale sussidio fondamentale per la sopravvivenza delle aziende già datate e per l'avviamento di quelle di nuova costituzione, con ripercussioni negative e drastiche su questo comparto già agonizzante;
- le aziende che hanno già usufruito di acconti si trovano impossibilitate a restituire le somme ricevute posto che le stesse sono state impiegate all'interno della azienda per le finalità proprie previste nel bando;
- l'intero comparto agro-pastorale vive una situazione di disagio tale da non poter rinunciare all'incameramento dell'agognato premio proveniente dal bando "indennità compensativa";
ritenuto che:
- l'attuale situazione impone un intervento tempestivo volto ad eliminare l'ostacolo presente all'interno del bando in argomento al fine di sbloccare la situazione di empasse e consentire all'Argea di erogare i premi a favore dei legittimi beneficiari;
- la soluzione potrebbe risiedere nella diffusione di una circolare che consenta ai dipendenti Argea di applicare il requisito della iscrizione al Registro delle imprese in maniera meno restrittiva;
- invero, dalla lettura del bando emerge che lo stesso, relativamente al requisito della iscrizione presso il registro delle imprese, può prestarsi ad una interpretazione più estensiva che preveda, per esempio, che il requisito si possa ritenere assolto anche se l'iscrizione al Registro delle imprese è avvenuta dopo il 1° gennaio dell'anno di riferimento, in ogni caso entro il 31 di gennaio, con riduzione proporzionale del premio in base ai giorni di ritardo rispetto a quello del 1° gennaio;
- tale soluzione, di facile attuazione, potrebbe raggiungersi attraverso la predisposizione di una circolare esplicativa a firma del direttore generale o del responsabile di misura dell'Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale;
- la soluzione sopra prospettata consentirebbe di non appesantire la situazione di un comparto già gravemente compromesso e verrebbe accolta con grande favore dalle 13.000 aziende sarde che attendono solo di ricevere questo premio per poter tirare un sospiro di sollievo,
chiede di interrogare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale ed il Presidente della Regione per conoscere:
1) quali urgenti provvedimenti abbiano adottato e/o intendano adottare al fine di garantire ai nostri agricoltori l'erogazione dell'indennità compensativa in tempi rapidi e certi;
2) se sia loro intenzione emettere la circolare esplicativa che consenta all'Argea di superare l'ostacolo contenuto nel bando ed erogare il premio spettante agli agricoltori sardi.Cagliari, 22 marzo 2012