CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 821/A

INTERROGAZIONE BARRACCIU, con richiesta di risposta scritta, sull'aumento ingiustificato, da parte dell'Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari, della spesa per lavoratori interinali e sulle responsabilità della maggior parte dei direttori generali delle aziende sanitarie nell'aggravare la situazione dei conti pubblici della sanità regionale anche attraverso l'abuso del ricorso al lavoro temporaneo.

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La sottoscritta,

premesso che:
- la Corte dei conti, lo scorso 24 febbraio 2012, ha puntato il dito sulla proliferazione anche in Sardegna di aziende pubbliche che assumono personale senza l'espletamento di procedure selettive e senza fare ricorso alle necessarie procedure concorsuali, ma sulla base di valutazioni meramente soggettive che tengono conto soltanto dei requisiti di conoscenza diretta, di appartenenza a categorie favorite o di posizioni di ingiustificato privilegio, giustificate esclusivamente dal voler tenere in vita "nicchie di potere, aventi non pochi risvolti economici pregiudizievoli a carico delle risorse pubbliche";
- già l'8 aprile 2011 la Corte dei conti sottolineava che l'Azienda ospedaliera (AO) Brotzu aveva incrementato del 21 per cento la spesa per consulenze, collaborazioni, rapporti di lavoro interinale, prestazioni di lavoro sanitarie e socio-sanitarie e altre prestazioni non sanitarie;
- la Corte costituzionale si è notoriamente espressa contro la pratica delle aziende pubbliche di assumere al di fuori dei pubblici concorsi, limitando le deroghe a esigenze di interesse pubblico funzionali e straordinarie (sentenze n. 52 del 2011; n.195, n.150 e n.100 del 2010; n. 293 del 2009);
- dall'analisi dei dati desumibili dai Conti economici della sanità (CE), forniti dall'Assessorato, relativi ai primi tre trimestri 2011 con l'aggiunta del quarto trimestre ottenuto proiettando i dati certi dei tre trimestri (i dati ufficiali del quarto trimestre 2011 saranno disponibili ai primi di marzo), si evince che:
- il Brotzu (AOB) con circa 2.000 dipendenti spende, su un bilancio annuo 2011 di circa 169 milioni, 96 milioni per il personale;
- la ASL n. 1 di Sassari con circa 3.750 dipendenti spende, su un bilancio annuo 2011 di circa 503 milioni quasi 192 milioni per il personale;
- la ASL n. 2 di Olbia, con circa 1.300 dipendenti spende, su un bilancio annuo 2011 di circa 212 milioni, 96 milioni per il personale;
- la ASL n. 3 di Nuoro con circa 2.200 dipendenti spende, su un bilancio annuo 2011 di circa 298 milioni, 129 milioni per il personale;
- la ASL n. 4 dell'Ogliastra con circa 500 dipendenti spende, su un bilancio annuo 2011 di circa 90 milioni, 32 milioni per il personale;
- la ASL n. 5 di Oristano con circa 1.800 dipendenti spende, su un bilancio annuo 2011 di circa 230 milioni, 90 milioni per il personale;
- la ASL n. 6 di Sanluri con circa 900 dipendenti spende, su un bilancio annuo 2011 di circa 127 milioni, 43 milioni per il personale;
- la ASL n. 7 di Carbonia con circa 1.800 dipendenti spende, su un bilancio di 220 milioni, 92 milioni per il personale;
- la ASL n. 8 di Cagliari con circa 5.500 dipendenti spende, su un bilancio di circa euro 898 milioni, 262 milioni per il personale;
- per quel che riguarda la spesa per lavoro interinale nel 2011, la situazione che emerge è:
- il Brotzu spende circa 5,940 milioni per il lavoro interinale, ovvero il 3,51 per cento sui costi totali e il 6,25 per cento sul costo del personale;
- la ASL n. 1 di Sassari ha speso circa 2,560 milioni per il lavoro interinale, ovvero lo 0,5 per cento sui costi totali e l'1,3 per cento sul costo del personale;
- la ASL n. 2 di Olbia ha speso 9,920 milioni per il lavoro interinale, ovvero il 4,7 per cento sui costi totali e l'11,29 per cento sul costo del personale;
- la ASL n. 3 di Nuoro ha speso circa 3,278 milioni cioè l'1,1 per cento sui costi totali e il 2,5 per cento sul costo del personale;
- la ASL n. 4 dell'Ogliastra ha speso circa 1,288 milioni per il lavoro interinale, ovvero l'1,4 per cento sui costi totali e il 4 per cento sul costo del personale;
- la ASL n. 5 di Oristano ha speso circa 1,372 milioni per il lavoro interinale, ovvero l'1 ,5 per cento sui costi totali e lo 0,6 per cento sul costo del personale;
- la ASL n. 6 di Sanluri ha speso circa 1,861 milioni per il lavoro interinale, ovvero l'1,5 per cento sui costi totali e il 4,3 per cento sul costo del personale;
- la ASL n. 7 di Carbonia ha speso circa 1 milione di euro, cioè lo 0,45 per cento sui costi totali e l'1,12 per cento sul costo del personale;
- la ASL n. 8 di Cagliari ha speso circa 5,2 milioni cioè lo 0,58 per cento del proprio bilancio e l'1,9 per cento del costo del personale;
- raffrontando i dati definitivi del CE 2010 e la proiezione annuale 2011 elaborata a partire dai tre trimestri consolidati e ufficiali, l'andamento del ricorso al lavoro interinale da parte delle aziende sanitarie è il seguente:
- dal 2010 al 2011 il Brotzu aumenta la spesa del 70 per cento circa passando da 3,473 milioni del 2010 (2,641 per sanitari e 832 mila per non sanitari) a 5,940 milioni dei 2011;
- la ASL n. 1 di Sassari ha diminuito la spesa del 2,6 per cento circa, passando dai 2,627 milioni del 2011 ai 2,560 milioni nel 2011;
- la ASL n. 2 di Olbia aumenta la spesa del 23,2 per cento circa passando da 8,051 milioni del 2010 ai 9,200 milioni nel 2011;
- la ASL n. 3 rimane sostanzialmente stabile, passando dai 3,4 milioni del 2010 ai 3,2 milioni del 2011;
- la ASL n. 4 aumenta la spesa del 55,9 per cento circa passando dagli 826 mila euro del 2010 a 1,288 milioni nel 2011;
- la ASL n. 5 aumenta la spesa del 56,3 per cento circa passando da 1 milione di euro del 2010 a 1,861 milioni nel 2011;
- la ASL n. 6 aumenta la spesa del 76,4 per cento circa passando da 1,055 milioni del 2010 a 1,861 milioni nel 2011;
- la ASL n. 7 di Carbonia diminuisce del 61,5 per cento passando dai 2,6 milioni del 2010 a 1 milione del 2011;
- la ASL n. 8 diminuisce la spesa del 38 per cento, passando da 8,426 milioni del 2010 a 5,256 milioni del 2011;

appurato che:
- il costo totale degli interinali su base regionale segna un incremento di circa 3 milioni di euro passando dai 34,2 milioni del 2010 (17,2 più 17,0) ai 37,6 milioni previsto per il 2011;
- l'incremento di tre milioni di euro è da attribuirsi per la gran parte (anche se non esclusivamente, considerando che sia la ASL n. 8 che la ASL n. 7 diminuiscono la spesa per 4,8 milioni) all'incremento registrato dall'AO Brotzu;

constatato che:
- il direttore generale dell'AO Brotzu si ostina a far ricorso al lavoro interinale nonostante la contestuale presenza di graduatorie di lavoratori idonei risultanti da selezioni pubbliche;
- lo scorso 18 novembre 2011 il direttore generale dell'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale annunciava l'avvio di un'inchiesta amministrativa per far luce sulla gara d'appalto pubblicata dall'Azienda ospedaliera Brotzu in data 14 settembre 2011 per il servizio di fornitura in somministrazione di lavoro temporaneo del valore di 18 milioni di euro, gara sulla quale la sottoscritta ha presentato più interrogazioni,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se siano al corrente dei dati sopra riportati e in che modo intendano limitare la discrezionalità dei direttori regionali di aziende ospedaliere ed ASL nell'effettuare assunzioni al di fuori dei concorsi pubblici;
2) in quale maniera intendano porre rimedio al gravissimo aumento della spesa per il lavoro interinale per operatori sanitari e non sanitari dell'AO Brotzu, incrementata in un solo anno del 70 per cento ovvero passata dai 3,473 milioni del 2010 a 5,940 milioni del 2011 e di tutti gli altri direttori generali, fatta eccezione per il direttore generale della ASL n. 8 e il direttore generale della ASL n. 7, che procedono senza criterio e impunemente ad avvalersi del ricorso al lavoro temporaneo;
3) quali misure intendano adottare nei confronti del direttore generale dell'AO Brotzu Antonio Garau, il quale continua a ricorrere alle agenzie di lavoro temporaneo contribuendo ad aggravare grandemente la situazione dei conti pubblici della sanità regionale;
4) se, a salvaguardia della finanza pubblica e per ridurre il disavanzo della sanità, non ritengano opportuno emanare precise direttive che stabiliscano nell'1 per cento del costo del personale di ciascuna azienda sanitaria il limite massimo di spesa per il lavoro interinale, nonché di restringere la possibilità di ricorso al lavoro interinale esclusivamente per la sostituzione di personale assente temporaneamente dal lavoro;
5) se non ritengano comunque che i direttori generali responsabili dell'incremento smisurato del ricorso al lavoro interinale e quindi di ingiustificato sperpero di denaro pubblico nonché di assunzione di personale senza concorso e in mancanza dei requisiti di straordinarietà e funzionalità, debbano essere immediatamente destituiti dall'incarico.

Cagliari, 1° marzo 2012