CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 801/A
INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata concessione del finanziamento per lo "Studio controllato e randomizzato in doppio cieco per la valutazione dell'efficacia del trattamento endovascolare della CCSVI nei pazienti affetti da sclerosi multipla con disabilità compresa fra 2 e 6 nella scala EDDS di Kurtzke", presentato dal prof. G.B. Meloni dell'Università di Sassari.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- a seguito della legge regionale n. 7 del 2007 (Promozione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica in Sardegna), la Regione, anche per l'annualità 2011, ha pubblicato in data 31 ottobre 2011 il bando "Invito a presentare progetti di ricerca fondamentale o di base orientata a temi di carattere specifico di stretto interesse regionale";
- tale bando prevedeva 18 aree tematiche interessate dalla ricerca, per le quali potevano essere presentati progetti ammissibili e finanziabili dopo due step di valutazione;
- in particolare, come indicato nell'articolo 6 del bando, l'area tematica (tender) n. 13 era la sclerosi multipla e l'oggetto di interesse della ricerca scientifica, per il quale erano stati stanziati 500.000 euro, era "studio controllato randomizzato per la valutazione dell'efficacia del trattamento endovascolare della CCSVI nei pazienti affetti da sclerosi multipla con disabilità pari od inferiore a 6 nella EDSS di Kurtzke";
- per ogni area di interesse veniva ammesso al finanziamento solo un progetto;
- con determinazione del Centro regionale di programmazione, n. 10425/1470 del 5 dicembre 2011, veniva reso noto che i progetti presentati relativamente all'area di ricerca sulla sclerosi multipla, ossia tender 13, erano due e che a seguito di valutazione di cui al primo step, come indicato nel bando, entrambi avevano i requisiti per l'ammissibilità;
- un progetto era quello presentato dal prof. Giovanni Battista Meloni dell'Università di Sassari e direttore dell'UOC di radiologia dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, con oggetto "Studio controllato randomizzato per la valutazione dell'efficacia del trattamento endovascolare della CCSVI nei pazienti affetti da sclerosi multipla con disabilità pari od inferiore a 6 nella EDSS di Kurtzke; il secondo progetto era quello presentato dal prof. Alberto Concu, direttore della Scuola di specializzazione in medicina dello sport della Università di Sassari con oggetto "Attività fisica adattata nella sclerosi multipla in Sardegna";
- il Centro regionale di programmazione con determinazione n. 11407/1627 del 29 dicembre 2011, ha reso noti gli esiti del secondo step di valutazione dei progetti presentati e la graduatoria finale a seguito della quale risultava ammesso al finanziamento, per l'area di ricerca sulla sclerosi multipla, il progetto presentato dal prof. Alberto Concu con oggetto "Attività fisica adattata nella sclerosi multipla in Sardegna", per un importo finanziato di euro 231.600;
- tale decisione ha buttato nello sconforto i numerosissimi malati di sclerosi multipla in Sardegna, unitamente alle loro famiglie, i quali, posto che la sanità sarda è caratterizzata da inoperatività in questo settore, sono costretti a rivolgersi ad altre regioni, con i comprensibili gravi disagi e i rischi relativi agli spostamenti di persone sofferenti, spesso gravate da disabilità motorie e costrette anche a sostenere pesanti costi aggiuntivi;
rilevato che:
- la Sardegna vanta un numero di ammalati di sclerosi multipla che appare essere, rispetto all'incidenza demografica della Regione, allarmante e preoccupante, tale da incentivare gli investimenti per la sperimentazione e lo studio delle cause poste alla base della malattia e i rimedi per combattere la stessa, o consentire a coloro che ne sono affetti di condurre un dignitoso stile di vita;
- la Regione, nonostante l'elevata incidenza di malati di sclerosi multipla non ha mai dato l'autorizzazione alla sperimentazione del protocollo Zamboni, impedendo ai medici e ricercatori sardi di dare un contributo alla scienza, data la numerosissima casistica clinica sottoposta alla loro attenzione, e, soprattutto, di dare una speranza ai numerosi cittadini sardi affetti dalla insidiosa patologia, costretti a fare lunghi viaggi della speranza fuori dal territorio sardo con un esborso economico di rilevante entità;
- la scelta della Regione appare essere anacronistica rispetto al comportamento del resto delle regioni italiane, le quali, via via, stanno autorizzando la sperimentazione attraverso il protocollo Zamboni, con esiti assolutamente incoraggianti;
considerato che:
- anche la scelta del Centro regionale di programmazione di finanziare il progetto relativo alla attività fisica nella sclerosi multipla appare confermativa delle considerazioni sopra svolte e della volontà della Regione di non investire sulla sperimentazione in tale settore;
- invero, il progetto destinatario del finanziamento ha come scopo solo quello di adattare l'attività fisica, peraltro importantissima, su soggetti affetti dalla patologia sclerosi multipla, ma non ha lo scopo di indagare sulle cause della sclerosi multipla, scopo principe della ricerca;
preso atto che:
- peraltro, la scelta operata dal Centro regionale di programmazione appare essere contraria ai rigidi criteri di ammissibilità e finanziabilità dei progetti così come indicato nel bando pubblicato in data 31 ottobre 2011;
- invero, il bando in argomento prevedeva nell'area 13 la finanziabilità di un progetto in materia di "Studio controllato randomizzato per la valutazione dell'efficacia del trattamento endovascolare della CCSVI nei pazienti affetti da sclerosi multipla con disabilità pari od inferiore a 6 nella EDSS di Kurtzke", ma nulla diceva in merito alla attività fisica adattata nella sclerosi multipla;
- sembrerebbe che l'unico progetto riportante fedelmente i requisiti richiesti per la ammissibilità a finanziamento dello stesso fosse quello presentato dal prof. Giovanni Battista Meloni,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se intendano fare luce sulla regolare assegnazione del finanziamento de quo;
2) quali siano le motivazioni per le quali in Sardegna non si sia ancora dato impulso alla sperimentazione del protocollo Zamboni.Cagliari, 8 febbraio 2012