CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 797/A
INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo - MANCA, con richiesta di risposta scritta, sul gravissimo danno che potrebbe causarsi alle zone del Goceano, e non solo, dal piano di riorganizzazione del servizio postale prospettato da Poste Italiane Spa.
***************
I sottoscritti,
premesso che:
- Poste Italiane Spa, nell'ambito di un piano unilaterale di riorganizzazione del servizio postale, avrebbe prospettato la chiusura di numerosi piccoli uffici dislocati nel territorio sardo;
- tale chiusura si realizzerebbe attraverso il meccanismo dell'accorpamento di due o più uffici e la soppressione dei centri secondari di distribuzione;
- in particolare, il centro di Bono verrà accorpato ad Ozieri, quello di Pattada a Buddusò, quello di Ales a Terralba, quello di Bosa a Macomer, quello di Villanova Monteleone ad Alghero, ecc.;
rilevato che:
- la realizzazione del piano di riorganizzazione prospettato da Poste Italiane Spa, andrebbe a colpire un territorio già gravemente compromesso in ragione, anche, delle peculiarità orografiche e logistiche dello stesso;
- invero, la soppressione degli uffici postali nei piccoli centri andrebbe a penalizzare una popolazione già dedita al sacrificio in conseguenza dell'accanimento che sembra abbattersi sulla stessa;
- infatti, la paventata operazione di soppressione andrebbe a penalizzare in prevalenza un'utenza composta da anziani, i quali da anni sono abituati a recarsi personalmente allo sportello per ritirare la pensione o per versare i loro risparmi nei libretti postali;
- la chiusura degli uffici postali rappresenterebbe un enorme disagio per la popolazione locale, anche, in considerazione del fatto che i centri accorpanti distano, mediamente, dal centro accorpato decine di chilometri e che la popolazione anziana non è munita di mezzo proprio di trasporto per poter raggiungere il nuovo centro;
- aggiungasi la problematica inerente la soppressione dei centri postali ed il loro accorpamento va valutata congiuntamente a quella dei trasporti pubblici nell'entroterra sardo; infatti, in particolare i centri del Goceano, nel corso dell'anno 2011 sono stati interessati da una drastica riduzione delle corse effettuate dall'ARST, con inevitabile aumento del disagio e dell'isolamento;
- pertanto, l'iniziativa delle Poste Italiane Spa si inserisce all'interno di un filone, già avviato da tempo, con lo scopo di far sparire i piccoli centri incentivando lo spopolamento;
- infatti, soprattutto le nuove generazioni, dato il costante intervento soppressorio che ha interessato prima le scuole, i servizi di trasporto, gli sportelli postali, i centri sanitari ecc., si trasferiscono verso centri più vivibili, perlomeno muniti dei servizi minimi fondamentali;
- invero, privare le zone interne della Sardegna di questi servizi fondamentali, equivale a decretarne la loro morte;
- inoltre, l'iniziativa soppressoria delle Poste Italiane Spa appare essere ancora più allarmante se solo si considera che i tempi del recapito della corrispondenza in Sardegna appaiono essere oltremodo lunghi, e che l'intervento riorganizzativo, lungi dal far presupporre un miglioramento della situazione ed una riduzione dei tempi di consegna, fa presupporre un peggioramento della già critica situazione,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica per conoscere quali azioni intendano porre in essere al fine di intervenire tempestivamente e di interloquire con Poste Italiane Spa per risolvere tale gravosa situazione e disservizio, con lo scopo di far revocare l'intento di eliminazione degli uffici postali nei piccoli centri.Cagliari, 2 febbraio 2012