CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 794/A
INTERROGAZIONE PLANETTA, con richiesta di risposta scritta, sull'ipotesi di stoccaggio di scorie nucleari in siti ubicati nel territorio della Sardegna.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- il comma 4 dell'articolo 24 del decreto legge n. 1 del 2012, contiene nuove disposizioni per l'accelerazione delle attività di disattivazione e smantellamento dei siti nucleari;
- il citato comma 4 prevede che le autorizzazioni rilasciate dal Ministero dello sviluppo economico valgono "anche quale dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza, costituiscono varianti agli strumenti urbanistici e sostituiscono ogni provvedimento amministrativo, autorizzazione, concessione, licenza, nulla osta, atto di assenso e atto amministrativo, comunque denominati previsti dalle norme vigenti costituendo titolo alla esecuzione delle opere";considerato che:
- più precisamente, l'articolo 24 del decreto legge n. 1 del 2012, vorrebbe dare impulso al decommissioning e rendere più facile l'autorizzazione di nuovi depositi nucleari, in deroga, se necessario, a procedure ordinarie e normative ambientali e urbanistiche, rendendo però di fatto onnipotente, proprio attraverso il comma 4, la Società gestione impianti nucleari (SOGIN) che una volta ottenuto il solo benestare del Ministero dello sviluppo economico, potrà insindacabilmente installare dove vorrà i depositi per le scorie nucleari;
- la SOGIN è stata istituita il 1° novembre 1999 come società del Gruppo ENEL nel quadro del riassetto del sistema elettrico in ottemperanza al decreto legislativo n. 79 del 16 marzo 1999 (che ha disposto la trasformazione dell'ENEL in una holding formata da diverse società indipendenti, tra cui la SOGIN, che ha ereditato tutte le attività nucleari dell'ENEL);constatato che:
- tali nuove disposizioni per l'accelerazione delle attività di disattivazione e smantellamento dei siti nucleari sarebbero dunque, in tutta evidenza, inaccettabili ed antidemocratiche, con conseguenti effetti pregiudizievoli per le comunità locali, per nulla scongiurati dal fatto che si prevede l'obbligo di richiedere il parere della Regione prescelta per lo stoccaggio delle scorie nucleari e degli stessi comuni interessati, poiché detti pareri sono infatti qualificati come obbligatori ma non come vincolanti;
- l'esito del referendum del 15-16 maggio 2011 ha certificato con un esito plebiscitario che il 97,64 per cento dei sardi non vuole le scorie nucleari in Sardegna;
- ancora, estendere in tal modo i poteri del Governo italiano e della SOGIN rappresenta un evidente e reale pericolo per la Sardegna che ha visto prendere in considerazione, anche nel recente passato, alcuni siti già ritenuti potenzialmente adeguati per lo stoccaggio delle scorie radioattive, quali, per esempio, alcune porzioni di demanio militare adibito a poligono e talune gallerie minerarie del Sulcis;
- l'ipotesi di stoccaggio di scorie radioattive in siti ubicati in Sardegna infliggerebbe di certo un ulteriore colpo mortale alle minime e residue condizioni ideali di crescita economica di tutti quei settori produttivi connessi all'ambiente ed al turismo della Sardegna, soprattutto in considerazione della grave crisi sociale ed economica nella quale l'Isola versa attualmente,chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere se:
1) risultino agli atti, ovvero, se questa Amministrazione sia a conoscenza di fatti e/o circostanze che confermerebbero l'ipotesi di stoccaggio di scorie nucleari in siti ubicati nel territorio della Sardegna;
2) questa Amministrazione, in riferimento all'ipotesi di stoccaggio di scorie nucleari in Sardegna, intenda mettere in atto tutte le azioni opportune, per quanto di propria competenza, al fine di impedire che si calpestino, da parte dello Stato italiano, sia il diritto di espressione del parere vincolante da parte delle amministrazioni locali eventualmente interessate, che la stessa volontà popolare già espressasi con estrema chiarezza nel referendum sul nucleare del 15-16 maggio 2011.Cagliari, 1° febbraio 2012