CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 784/A
INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata assegnazione a favore delle Cooperative di produzione agricola Fiorentini di Bultei e S. Giorgio Aneletto di Anela degli incarichi per l'esecuzione dei lavori volti alla difesa e valorizzazione della zona montana di appartenenza, nonostante lo stanziamento dei fondi destinato a tal uopo.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- la legge 31 gennaio 1994, n. 97, all'articolo 17, comma 2, prevede che "Le cooperative di produzione agricola e di lavoro agricolo-forestale che abbiano sede ed esercitino prevalentemente le loro attività nei comuni montani e che, conformemente alle disposizioni del proprio statuto, esercitino attività di sistemazione e manutenzione agraria, forestale e, in genere, del territorio e degli ambienti rurali, possono ricevere in affidamento dagli enti locali e dagli altri enti di diritto pubblico, in deroga alle vigenti disposizioni di legge ed anche tramite apposite convenzioni, l'esecuzione di lavori e di servizi attinenti alla difesa e alla valorizzazione dell'ambiente e del paesaggio, quali la forestazione, il riassetto idrogeologico e la sistemazione idraulica, a condizione che l'importo dei lavori o servizi non sia superiore a lire 300.000.000 per anno";
- l'Ente foreste della Sardegna, con determina del direttore generale n. 83 del 22 aprile 2008 ha dato attuazione a quanto normato nel suindicato precetto, stabilendo che "l'Ente foreste della Sardegna può affidare direttamente a cooperative di produzione agricola e di lavoro agricolo-forestale, tramite apposite convenzioni, l'esecuzione di lavori e di servizi per importi non superiori ad euro 190.000 per anno";
- nel rispetto di quanto imposto dal legislatore attraverso la promulgazione della legge n. 97 del 1994, l'Ente foreste ha provveduto ad istituire un apposito albo per le cooperative dal quale attingere per il conferimento degli incarichi;
- l'iscrizione a tale albo impone in capo alle cooperative il rispetto di rigide regole, quale la regolarità dal punto di vista contributivo e fiscale in capo ai singoli membri delle stesse, pena l'esclusione dall'albo stesso;considerato che:
- a seguito di quanto sopra esposto e stante la precarietà che ha sempre caratterizzato il personale dell'Ente foreste, molti disoccupati, spinti anche dai consigli del personale addetto all'ente, nonché dalla disperazione, hanno provveduto a costituire delle cooperative al fine di poter usufruire dei vantaggi di cui alla legge n. 97 del 1994;
- anche i disoccupati delle zone montane di Anela e Bultei, si sono raggruppati in cooperative, al fine di assicurarsi un minimo con il quale potersi sostentare;
- pertanto a Bultei 15 disoccupati si sono raggruppati nella Cooperativa Fiorentini e ad Anela 10 disoccupati si sono raggruppati nella Cooperativa S. Giorgio Aneletto;
- la costituzione delle cooperative ha generato in capo ai soci partecipanti elevati costi non solo per la fase di start up, ma anche per quella successiva; invero, al fine di poter consentire annualmente alle stesse di rinnovare la presenza nell'albo istituito dall'ente foreste, i soci devono essere in regola con il versamento di tutti i contributi e oneri fiscali, affinché l'INPS consegni loro il DURC con parere positivo, documento quest'ultimo richiesto dall'ente per consentire la presenza nell'albo ed il conferimento degli incarichi;rilevato che:
- il bando per le cooperative agricole per il 2010 prevedeva per le zone montane di Bultei ed Anela lo stanziamento di fondi volti alla difesa e valorizzazione dell'ambiente per 60.000 euro;
- le cooperative di Bultei ed Anela, inserite nell'albo ed in regola con gli adempimenti per ottenere l'appalto dei lavori, nonostante innumerevoli promesse, ad oggi non hanno ancora ricevuto l'incarico per l'esecuzione delle opere;
- a causa del lassismo ed inerzia dell'Ente foreste i soci delle Cooperative Fiorentini e S. Giorgio Aneletto non lavorano e non percepiscono emolumento alcuno dall'ottobre del 2010, nonostante i fondi siano stati dichiarati spendibili;
- la superficialità e l'indifferenza con la quale si sta procrastinando il conferimento degli appalti alle suddette cooperative, sta contribuendo a gettare in uno stato di indigenza 25 famiglie di lavoratori sardi, i quali non hanno altra possibilità lavorativa se non nell'ambito agricolo nel quale hanno sempre operato con la convinzione, animata dai rappresentanti dell'Ente foreste, di ottenere una meritata stabilizzazione;
- la situazione appare ancora più critica se solo si considera che tale incresciosa situazione si sta verificando in un ambito territoriale già gravemente compromesso e disagiato, privo di sbocchi lavorativi ulteriori rispetto a quello agro-pastorale;
- il comportamento dell'Ente foreste, nonostante le continue promesse formulate all'indirizzo delle suddette cooperative, appare essere, soprattutto in questo particolare momento storico, altamente lesivo dei diritti dei singoli soci i quali, stante l'avvenuto stanziamento dei fondi, hanno diritto ad ottenere l'appalto dei lavori, ergo il corrispettivo per lo stesso;
- a detta dei soci delle cooperative, l'atteggiamento ultimo dell'Ente foreste, forse stanco delle continue richieste di chiarimenti da parte di padri di famiglia disperati, è quello di assoluta chiusura, rifiutandosi di interloquire con le cooperative, adottando comportamenti che lungi dal confortare, come sarebbe suo dovere fare, butta maggiormente nello sconforto questi lavoratori, abbandonati a loro stessi, impossibilitati a far valere le loro ragioni, stanchi di inseguire un loro legittimo diritto;
- tale situazione appare ancora più incresciosa se solo si considera che il presidente dell'Ente foreste, di concerto con il direttore generale, pubblicamente ed alla presenza del sottoscritto, nonché dei sindaci di Anela e Bultei, ha preso impegni specifici in merito alla risoluzione della vicenda,chiede di interrogare la Giunta regionale e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per conoscere se:
1) sia a conoscenza della situazione incresciosa su esposta,
2) non ritenga opportuno intervenire in tempi brevissimi al fine di sbloccare questo stato di cose e consentire ai soci delle cooperative di ottenere ciò che è loro dovuto ossia l'appalto dei lavori ed il relativo corrispettivo.Cagliari, 20 gennaio 2012