CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 757/A
INTERROGAZIONE PIRAS, con richiesta di risposta scritta, sulla tassazione degli immobili, prevista all'articolo 13 (anticipazione sperimentale dell'imposta municipale propria) del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 recante Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici (11G0247)", relativamente ai fabbricati, capannoni, stalle e quant'altro necessario e indispensabile per lo svolgimento dell'attività agricola.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- il Governo nazionale ha emanato il decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici (1160247), controfirmato dal Capo dello Stato e in discussione al Senato della Repubblica dopo esser stato approvato per la conversione in legge dalla Camera dei deputati;
- all'articolo 13, comma 4, che dispone l'anticipazione sperimentale dell'imposta municipale propria, vengono elencate tutte le categorie catastali alle quali, a decorrere dall'anno 2012, dovranno essere applicate le norme sulla tassazione;
- fra queste, le categorie classificate come C/2, C/6, C/7, inquadrate come pertinenze dell'abitazione principale, sulla base di quanto disposto dal comma 3 del suddetto articolo 13 decreto legge n. 201 del 2011, e l'intero gruppo catastale D;
evidenziato che:
- la categoria C/2 include magazzini e locali di deposito, la categoria C/6 include stalle, scuderie, rimesse e autorimesse, la categoria C/7 riguarda tettoie chiuse o aperte e nel gruppo D viene elencata la categoria D/10 per indicare fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole;
- come si evince, trattasi di strutture utili, necessarie e indispensabili per lo svolgimento dell'attività agricola, in particolare per coloro che nella campagna svolgono l'attività professionale primaria con quale sostengono la famiglia;
preso atto che:
- l'agricoltura, più che ogni altro settore imprenditoriale ed economico, sta attraversando un periodo di gravissima crisi che sta mettendo a repentaglio la sua stessa sopravvivenza;
- in Sardegna, la crisi del settore primario è oltremodo accentuata soprattutto a causa dell'aumento incontrollato delle spese di gestione dei prodotti primari e che mettono a rischio il prosieguo dell'attività;
- i prodotti sardi, nonostante la genuinità riconosciuta a livello mondiale, non sarebbero più concorrenziali con gli altri, a causa dei costi di produzione impossibili dovuti sia all'aumento del costo delle materie prime, ma anche allo svantaggio determinato dall'insularità e dai prezzi sul trasporto che incidono sulle derrate;
- con l'aumento della tassazione sugli immobili adibiti all'attività imprenditoriale agricola, questo settore potrebbe vedersi decretare il colpo definivo, con l'abbandono progressivo ed esponenziale delle campagne, affossando definitivamente la nostra economia, ogni giorno sempre più labile e priva di possibili alternative occupazionali,
chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere se non ritengano urgente e necessario avviare, con il Governo nazionale, un'azione politica di pressione, alla stregua di quanto si sta facendo per altri settori colpiti dalla mannaia imposta dal decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, allo scopo di tutelare il settore agricolo dagli interventi sulla tassazione degli immobili, come imposto dall'articolo 13 del decreto legge già citato in premessa.Cagliari, 20 dicembre 2011