CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 755/A

INTERROGAZIONE ZUNCHEDDU, con richiesta di risposta scritta, sul sospetto di inquinamento ambientale e del notevole intensificarsi del traffico dei mezzi da e per la discarica di Canaglia e Scala Erre nel Comune di Porto Torres.

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La sottoscritta,

premesso che:
- in questi ultimi mesi sono pervenute testimonianze sempre più frequenti e allarmanti da parte degli abitanti residenti nell'area intorno alla discarica di Canaglia, nel Comune di Porto Torres, con particolare riferimento alla zona "Montiferru", a causa dell'intensificarsi del traffico di camion diretti alla discarica;
- è stato infatti appurato dalle popolazioni residenti che ormai da qualche mese il traffico da e per la discarica è aumentato enormemente: i mezzi transitano nell'area a ogni ora del giorno, fra l'altro a velocità sostenuta, creando pericoli non indifferenti alle persone che transitano nella zona e, soprattutto, rischiando incidenti con conseguente perdita di materiali pericolosi;
- recentemente, verosimilmente nella notte compresa fra giovedì 24 e venerdì 25 novembre 2011, uno degli automezzi che operavano nell'area, ha perso materiale nel tratto di strada compreso tra la discarica di Scala Erre e Canaglia;
- la mattina di sabato 26 novembre 2011, diverse persone residenti nella zona hanno segnalato la presenza, lungo quelle stesse strade, di operai muniti di tute, guanti e maschere, che bonificavano il terreno a bordo strada;
- alla richiesta di spiegazioni da parte dei residenti circa l'accaduto e soprattutto sulla pericolosità del materiale, gli operai si sono mostrati da principio piuttosto reticenti e hanno minimizzato;
- solo dopo ulteriori richieste questi hanno ammesso che il materiale caduto dal mezzo erano fanghi di depurazione che, a detta degli operai, non costituivano pericolo per le persone che potevano essere esposte al contatto;

preso atto che:
- in base alle testimonianze riportate dai residenti è stata fatta una segnalazione circa l'incidente ai carabinieri del NOE, i quali hanno effettuato dei rilievi sui fanghi in questione;
- ciò nonostante, la popolazione non ha mai ricevuto ulteriori informazioni sul'accaduto, né tantomeno sulla effettiva natura del materiale smarrito dal mezzo (non è da sottovalutare il fatto che le discariche in oggetto, infatti, siano spesso balzate agli onori della stampa per sospetti su sostanze e materiali tossici e nocivi sia per la salute dei cittadini che per l'ambiente);
- le preoccupazioni dei residenti sono giustificate visti i frequenti allarmi circa le attività ancora poco chiare emerse a seguito delle denunce sulle irregolarità con cui sono state effettuate le operazioni di trasporto e smaltimento materiali e rifiuti dell'ex Arsenale di la Maddalena e diretti alle discariche di Scala Erre e Canaglia (operazioni che hanno fatto emergere la presenza di sostanze quali amianto, mercurio, idrocarburi, arsenico, cadmio, piombo, rame: elementi fortemente inquinanti per l'ambiente e incompatibili con la salute delle popolazioni);
- inoltre, nella zona in cui è avvenuto l'incidente risiedono diverse famiglie, compresi bambini, per i quali sarebbe doveroso e opportuno da parte di chi ha effettuato i rilievi e delle istituzioni locali provvedere ad informare la popolazione, anche per capire quali siano i comportamenti da seguire a seguito del contatto con materiali potenzialmente pericolosi, irritanti e simili e al fine di evitare allarmismi inutili fra i residenti e in generale chi opera in quell'area;

constatato che già precedentemente si sarebbero verificati altri episodi di smaltimento di rifiuti tossici, tutti riportati dalla stampa (non solo locale e regionale) come per esempio quello accaduto nell'autunno del 2007, quando un carico di polveri contenti isotopi di cesio 137 stava per sbarcare a Porto Torres con un traghetto proveniente da Genova, oppure quello risalente al 2008, quando furono bloccati duecento carichi di detriti e rifiuti provenienti dalle demolizioni dell'Arsenale de La Maddalena e destinati proprio alle discariche di Scala Erre e Canaglia (ancora, la stampa più recente ha portato alla ribalta lo scandalo dello sbarco a Portovesme di tre camion carichi di scorie provenienti da Brescia: 70 tonnellate di rifiuti radioattivi bloccati prima di entrare in lavorazione),

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza dei fatti descritti in premessa;
2) perché la popolazione non sia stata opportunamente informata circa l'accaduto e soprattutto perché non siano state date informazioni chiare circa la natura e la provenienza del materiale smarrito dal mezzo;
3) se corrisponda al vero che si tratti di fanghi, così come comunicato dai carabinieri ai residenti della zona;
4) nel caso questo corrisponda al vero, che origine abbiano questi fanghi e da dove provengano;
5) quali siano le iniziative che hanno intrapreso o intendono intraprendere per provvedere ad informare sull'accaduto le persone che risiedono ed operano nell'area interessata;
6) quali modalità abbiano predisposto per l'informazione ordinaria dei residenti, ovvero se via sia un ufficio competente sul territorio al quale questi possano rivolgersi per avere e/o chiedere tutte le informazioni che ritengano opportune sulle attività delle discariche e per denunciare le eventuali irregolarità o incidenti come quello accaduto fra la notte del 24 e 25 novembre 2011.

Cagliari, 16 dicembre 2011