CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 748/A
INTERROGAZIONE DIANA Giampaolo, con richiesta di risposta scritta, sulla chiusura della struttura di Polo di back office del Gruppo bancario Intesa San Paolo di Cagliari.
***************
Il sottoscritto,
premesso che:
- il Gruppo bancario Intesa San Paolo ha deciso di chiudere, in attuazione del piano industriale, la struttura di Polo di back office di Cagliari che attualmente occupa circa 50 lavoratori;
- lo stesso piano industriale prevede la dismissione della lavorazione delle pratiche di mutuo casa e la chiusura del Centro Domus, che attualmente impiega circa 25 lavoratori;
- la raccolta della Banca di Credito Sardo (il risparmio dei clienti sardi intermediato da Banca Intesa San Paolo) è suddivisa tra raccolta diretta (conti correnti più certificati di deposito) e raccolta indiretta (titoli acquistati per conto dei clienti, sui quali la banca percepisce commissioni e quote di fondi comuni);considerato che:
- a parziale compensazione Intesa San Paolo sta avviando una struttura per la banca telefonica, denominata Contact Unit che dovrebbe impiegare circa 45 lavoratori;
- la raccolta diretta da clientela (conti correnti) è di 2.384.413.623 euro nel 2010 e di 2.407.493.874 euro nel 2009, i titoli in circolazione (certificati di deposito) sono di 11.707.868 euro nel 2010 e di 20.753.789 euro nel 2009;
- la raccolta indiretta da clientela (titoli e fondi), riportata in bilancio, è di 2.498.175.000 euro nel 2010 e di 2.686.007.000 euro nel 2009;
- il numero di sportelli è di 95 nel 2010 e 93 nel 2009;evidenziato che:
- la raccolta complessivamente è, sia pure di poco, superiore agli impieghi con un totale della prima (diretta più indiretta) di 4.894.296.491 euro nel 2010 e di 5.114.254.663 euro nel 2009, mentre il totale degli impieghi è di 4.884.528.595 euro nel 2010 e di 5.081.295.558 euro nel 2009;
- per quanto riguarda gli aspetti operativi legati alla chiusura del back office, la sempre maggiore distanza fra chi richiede un servizio bancario e chi ne dà esecuzione, riducendo il rapporto fra banche e clienti ad un puro contatto commerciale, è particolarmente negativa nel caso di un mutuo casa, prodotto ad alto contenuto emotivo per chi lo richiede;preso atto:
- della preoccupazione espressa dai sindacati dei lavoratori, che denunciano il trasferimento oltre Tirreno di lavorazioni specialistiche, quali ad esempio le pratiche estero merci, le successioni, i mutui casa e le tesorerie degli enti pubblici, con i conseguenti sviluppi negativi sotto il profilo dell'occupazione;
- della richiesta, espressa dalle stesse organizzazioni sindacali, che l'attuale struttura venga potenziata con nuova occupazione, a dimostrazione della volontà del Gruppo Intesa San Paolo di mantenere in Sardegna lavorazioni ad alto contenuto professionale ed al contempo di favorire l'occupazione giovanile;
- del pericolo che in Sardegna l'unica prospettiva di sbocco professionale offerta in futuro ai lavoratori del settore credito, sia professionalizzati che giovani laureati, sia un impiego da operatore di banca telefonica od altra attività a basso valore aggiunto,chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per conoscere quali azioni urgenti abbiano assunto o intendano assumere per difendere la qualità dell'occupazione e dei servizi alle famiglie ed alle imprese nel settore creditizio del territorio di Cagliari.
Cagliari, 2 dicembre 2011