CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 742/A

INTERROGAZIONE BARRACCIU, con richiesta di risposta scritta, sull'ennesimo caso di parto sottoposto a gravi rischi avvenuto nel Mandrolisai a causa della chiusura del punto nascita dell'Ospedale San Camillo di Sorgono e a causa della mancata istituzione e organizzazione dei servizi di trasporto materno e infantile previsti dalle "Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo".

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La sottoscritta,

premesso che:
- con modalità di urgenza, seppure in via sperimentale, il 10 gennaio 2011 è diventato esecutivo il provvedimento di chiusura del punto nascita di Sorgono, adottato in modo unilaterale dalla direzione allora commissariata della ASL poiché ritenuto dall'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale manchevole di sufficienti criteri di sicurezza, negando così alle donne e alle famiglie del Mandrolisai un servizio essenziale;
- a distanza di circa un anno dalla chiusura del punto nascita, inizialmente spacciata come sperimentale e divenuta in tempi brevi definitiva, nonostante le ripetute rassicurazioni e promesse da parte dell'allora Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e della direzione generale della ASL, non ha corrisposto l'istituzione e l'organizzazione dei servizi essenziali previsti nelle "Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo" approvate con l'Accordo Stato-regioni del 16 dicembre 2010;
- tali linee di indirizzo prevedono, tra l'altro, che debbano essere assicurati i servizi di trasporto assistito materno (STAM) tra territorio di competenza e punti nascita, nonché di trasporto neonatale d'urgenza (STEM) tra unità operative di ostetricia di primo e secondo livello e unità operative neonatologiche di secondo livello dotate di terapia intensiva neonatale;

appurato che:
- nella notte tra il 23 e 24 novembre 2011, intorno alla mezzanotte, una donna, già in gravidanza a rischio, si è recata presso l'Ospedale di Sorgono a seguito della rottura delle acque con tre settimane di anticipo rispetto al fine termine della gravidanza e alla stessa è stato negato il servizio di trasporto assistito materno (STAM) di cui sopra in quanto non attivo, e pertanto è stata invitata a recarsi, con mezzi propri e senza alcuna assistenza, al San Francesco di Nuoro;
- la stessa sorte era capitata appena due settimane prima ad un'altra puerpera alla quale allo stesso modo e con le stesse motivazioni era stato negato il servizio di trasporto in ambulanza presso l'Ospedale di Nuoro;

sottolineato che:
- questi due ultimi casi di grave disservizio e assenza totale di condizioni di sicurezza non sono purtroppo isolati e si aggiungono agli altri già segnalati dalla sottoscritta in precedenti interrogazioni;
- il moltiplicarsi dei casi nei quali la vita delle donne e dei nascituri viene messa irresponsabilmente a repentaglio dopo la chiusura del punto nascita dimostra, smascherando l'imbroglio, come la sicurezza sia stata una scusa utilizzata dall'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e dalla direzione aziendale per coprire la politica dei tagli nei territori più disagiati e per coprire lo smantellamento progressivo dell'Ospedale San Camillo di Sorgono;
- la popolazione, i rappresentanti istituzionali e i sindacati più volte si sono espressi denunciando la discriminazione subìta dalla popolazione del Mandrolisai a causa dei tagli sui servizi sanitari e del maggior rischio a cui sono sottoposte le donne in gravidanza e i nascituri privati dell'assistenza che il punto nascita ha fornito fino al momento della sua chiusura,

chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se sia a conoscenza della grave situazione creatasi nel Mandrolisai a seguito della chiusura del punto nascita di Sorgono;
2) se non ritenga di dover rivedere la decisione del suo predecessore in ordine alla chiusura del punto nascita di Sorgono provvedendo a dotarlo di tutte le misure di sicurezza necessarie;
3) in che tempi e attraverso quali provvedimenti intenda adoperarsi affinché la direzione della ASL n. 3 di Nuoro garantisca l'attuazione e il corretto funzionamento dei servizi di trasporto assistito materno (STAM) tra territorio di competenza e punti nascita e di trasporto neonatale d'urgenza (STEM) tra unità operative di ostetricia di primo e secondo livello e unità operative neonatologiche di secondo livello dotate di terapia intensiva neonatale.

Cagliari, 29 novembre 2011