CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 727/A
INTERROGAZIONE AGUS - DIANA Giampaolo - CUCCU - CAPELLI - MANINCHEDDA, con richiesta di risposta scritta, in merito alla definitiva acquisizione del Centro di cura e riabilitazione ad alta intensità Santa Maria Assunta - Guspini.
***************
I sottoscritti,
premesso che ormai da oltre un anno (9 agosto 2010) la Regione, tramite la ASL n. 8, ha rilevato l'attività del Centro di riabilitazione ad alta intensità, già gestito dalla Fondazione Guspini per la vita a totale controllo pubblico (Comune di Guspini, ASL n. 6 di Sanluri);
considerato che dagli atti della ASL n. 6, con deliberazione n. 350 del 15 settembre 2011, si determinava la volontà di prorogare, con la somministrazione del personale tramite agenzia interinale, i servizi in strutture diverse, si presume quindi anche nel Centro di cura Santa Maria Assunta, sino al 30 novembre 2011;
preso atto che in questi giorni risulta sia avvenuto il licenziamento di un educatore, una logopedista e di un amministrativo, figure importanti per l'attività del centro, e ciò farebbe paventare un disimpegno della ASL, proprio nel momento che vede il commissario liquidatore, dopo oltre un anno, depositare la perizia sul valore dell'immobile, atto fondamentale per il definitivo trasferimento ed il rilancio del centro riabilitativo, da tempo auspicato;
ritenuto che se corrispondesse al vero quanto si paventa, e cioè un reale disinteresse da parte della ASL n. 6 dopo più di un anno di gestione, peraltro rimarcato in questi giorni dagli organi di stampa, verrebbero meno:
a) gli impegni a suo tempo assunti di fronte al Prefetto, sarebbe cioè disatteso l'accordo del 2 agosto 2010, sottoscritto presso l'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, che prevedeva il trasferimento della struttura e dell'attività del centro, a titolo gratuito, dal 9 agosto 2010 sino ad una definizione del valore economico e strutturale che ne consentisse il trasferimento a titolo definitivo;
b) la tutela del personale con grave danno per quella che è stata definita eccellenza dell'attività del centro di cura, riconosciuta dallo stesso Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale; già a suo tempo una parte degli operatori, dipendenti a tempo indeterminato, sono stati invitati a licenziarsi per essere riutilizzati, negli stessi posti di lavoro, con somministrazione a tempo determinato tramite agenzia interinale; mentre i rimanenti (14 operatori a diverso titolo), posti in CIG, sono a tutt'oggi utilizzati dalle ASL n. 1, 6 e 8, tramite intesa sottoscritta con le organizzazioni sindacali, l'Assessorato regionale del lavoro, il commissario e le ASL relative; per questi ultimi, ancora dipendenti della fondazione, dovevano essere da subito applicate le disposizioni previste dall'articolo 31 del testo unico P.I., e avviate le procedure per dare piena attuazione all'articolo 37 della legge regionale n. 31 del 1998;
c) la tutela rispetto al danno economico che colpisce il personale ed i fornitori che, con la cessione, potrebbero veder finalmente saldato il debito spettante, da tempo congelato;
d) le garanzie a tutela di una struttura sanitaria di eccellenza, unica in Sardegna, lasciata andare in totale spregio alle precise direttive del Ministero della salute; infatti la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ha approvato il 5 maggio 2011 le linee di indirizzo sugli stati vegetativi e di minima coscienza che sono state esplicitate in un documento che prevede la realizzazione di un sistema integrato ospedale-territorio per costruire un percorso di "dimissione protetta", riducendo al minimo la permanenza nei reparti di rianimazione e intensivi, favorendo in tempi brevi il trasferimento in ambienti più adeguati a fornire un'assistenza più attenta agli aspetti funzionali e riabilitativi del paziente e al benessere della propria famiglia,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere se non ritenga urgentissimo, anche in virtù degli impegni a suo tempo assunti dall'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e dalla ASL n. 6:
1) condurre a compimento l'acquisizione nel più breve tempo possibile, scongiurando ulteriori gravi danni economici e sociali al personale ed ai fornitori ed in primis al Comune di Guspini, titolare del bene e dell'attività dopo la cancellazione della Fondazione Guspini per la vita, nello spirito del titolo V della Costituzione;
2) rilanciare immediatamente il centro, nello spirito delle direttive ministeriali, riprendendo la prospettiva, già in atto prima del passaggio alla ASL n. 6, delle prestazioni nazionali nel settore della neuro riabilitazione pediatrica;
3) dare una prospettiva di occupazione stabile al personale interinale che vi ha operato ed ancora vi opera, nonché stabilizzare il personale in CIG e che attualmente opera presso le ASL n. 1, 6 e 8, a causa del trasferimento dell'attività.Cagliari, 8 novembre 2011