CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 719/A
INTERROGAZIONE TOCCO, con richiesta di risposta scritta, sulla prevenzione all'osteoporosi, una degenerazione che colpisce le ossa dello scheletro umano di persone in età avanzata e delle donne nel periodo post menopausale.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- l'osteoporosi è una condizione che colpisce lo scheletro conducendolo, in seguito alla diminuzione di massa e alle modificazioni della microarchitettura delle ossa, ad un maggiore rischio di fratture;
- tale degenerazione, che generalmente viene considerata una malattia a carico delle ossa, sulla base di nuovi studi si caratterizzerebbe attraverso un processo parafisiologico che, se non adeguatamente trattato, predisporrebbe le persone ad un maggior sviluppo di ulteriori patologie;
- proprio perché considerata, con troppa facilità, una malattia, il British medical journal l'ha inclusa in un elenco di non-malattie, all'interno dell'International classification of non-diseases;
- l'osteoporosi si suddivide in primaria o secondaria, in cui la forma primaria costituisce la quasi esclusività delle forme (95 per cento dei casi);
- fra le forme primarie, quelle più diffuse sono la post menopausale, che riguarda tantissime donne, e l'osteoporosi senile, dovuta a varie cause, tra cui il ridotto apporto di somatotropina, testosterone, calcio, magnesio, vitamina D e altri importanti micronutrienti;
considerato che:
- in Italia, ogni anno, almeno centomila anziani subiscono la frattura improvvisa del femore e, nei casi più gravi il 20 per cento muore entro i 12 mesi dall'evento, il 50 per cento perde la totale autonomia deambulante;
- attualmente le statistiche indicano in 5 milioni il numero di sofferenti di osteoporosi;
- con il progressivo invecchiamento della popolazione - ha sostenuto di recente il prof. Antonio Capone, direttore della Clinica ortopedica dell'Università di Cagliari - tra meno di dieci anni il fenomeno delle fratture improvvise subirà un incremento esponenziale;
- il costo riferito al trattamento e all'assistenza dei pazienti affetti da osteoporosi è stimato in non meno di due miliardi di euro, equamente divisi fra assistenza sanitaria e costi indiretti quali quelli di una assistenza domiciliare attraverso una badante;
ritenuto che:
- solo attraverso un serio investimento sulla prevenzione sarà possibile operare diagnosi precoci sia sull'osteoporosi sia sulle complicanze derivanti da frattura;
- l'esperienza di una struttura multidisciplinare denominata Unità operativa orto geriatrica, secondo i dati forniti sempre dal prof. Capone, consentirebbe, di fatto, di abbassare notevolmente il tasso di mortalità e una consistente riduzione dei costi in quanto garantirebbe inferiori complicazioni post frattura, una minore degenza ospedaliera e un maggiore recupero delle funzionalità;
preso atto che:
- la Sardegna, rispetto al resto d'Italia, ha un alto numero di ottuagenari e centenari, per cui sarebbe alto il rischio di avere, nell'Isola, l'incremento superiore di nuovi casi di osteoporosi rispetto a tutte le altre regioni;
- alle persone di età avanzata occorre sommare le donne colpite da osteoporosi a causa del decremento di produzione ormonale dovuto al periodo post menopausale;
- nella nostra Regione si rende urgente e necessario realizzare, sull'esempio di altre regioni, quali l'Emilia Romagna, almeno una struttura multidisciplinare in cui allestire un percorso clinico-assistenziale attraverso l'opera dell'ortopedico, del geriatra e del fisiatra,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) quali iniziative si intendano intraprendere per fronteggiare una condizione, come quella dell'incremento dell'osteoporosi, che starebbe diventando una vera emergenza e che colpisce prevalentemente donne e uomini di età avanzata e donne nel periodo post menopausale;
2) quali programmi, e in quali tempi, si pensi di avviare per una concreta azione di prevenzione dell'osteoporosi, e dove si pensi di realizzare la struttura multidisciplinare come hanno già fatto altre regioni italiane.Cagliari, 28 ottobre 2011