CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 686/A
INTERROGAZIONE AGUS - ESPA - DIANA Giampaolo, con richiesta di risposta scritta, in merito alla convenzione tra la Regione e l'INPS in attuazione dell'accordo quadro, di cui all'articolo 20 del decreto legge n. 18 del 2009, convertito in legge 3 agosto 2009, n. 102, tra il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e le regioni per l'affidamento all'INPS delle funzioni concessorie nei procedimenti di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità.
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I sottoscritti,
premesso che:
- con l'interrogazione n. 537/A del 16 marzo 2011, inoltravano analoga interrogazione sulle difficoltà delle sedi INPS della Regione nella gestione delle prestazioni relative alle invalidità civili, alla quale fu fornita risposta il 10 maggio 2011; in particolare si comunicava che: la Giunta regionale, "su proposta dell'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale con atto deliberativo n. 20/7 del 26 aprile 2011, ha approvato la Convenzione tra la Regione autonoma della Sardegna e l'Istituto nazionale per la previdenza sociale";
- tale convenzione detta nuove norme di organizzazione nell'espletamento dell'iter procedurale per il rilascio delle pensioni di invalidità civile e prevede fra l'altro:
- all'articolo 2, comma 2, che "[...] Nel caso di concessione di prestazioni soggette a revisione, l'INPS dovrà richiedere tempestivamente alla commissione medica istituita presso la competente azienda sanitaria di sottoporre l'invalido civile a visita medica, inviando contestualmente copia della richiesta all'interessato.
Non si farà luogo alla sospensione dell'erogazione della prestazione prima della data di visita di revisione, in applicazione di quanto previsto dall'articolo 20, comma 2, del decreto legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 3 agosto 2009, n. 102, e dall'articolo 5, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica n. 698 del 1994. Nell'ipotesi di conferma del requisito sanitario, la prestazione dovrà essere corrisposta senza soluzione di continuità.";
con tale esplicito richiamo, si è inteso sottolineare la priorità delle esigenze dei cittadini a non vedere interrotta l'erogazione delle prestazioni eventualmente causate dall'organizzazione degli uffici INPS;
- inoltre, allo scopo di razionalizzare l'attività connessa alla gestione del nuovo processo di invalidità civile ai sensi della legge 3 agosto 2009, n. 102, la convenzione prevede, all'articolo 5, l'istituzione di un apposito tavolo tecnico permanente composto da un rappresentante della Direzione generale delle politiche sociali e della Direzione generale della sanità di questo Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, un rappresentante della Direzione regionale dell'INPS, uno dei patronati, uno delle associazioni più rappresentative in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità, uno dei medici presidenti di commissione e uno dell'ordine dei medici, che avrà il compito di definire delle linee guida operative a livello regionale e svolgere un monitoraggio sugli esiti della sperimentazione effettuata in attuazione della convenzione;
considerato che proseguono in tutta la Sardegna vibrate segnalazioni nel confronti delle sedi INPS per i tempi impiegati dall'Istituto previdenziale per concludere l'iter amministrativo, tempi di gran lunga superiori ai centoventi giorni previsti;preso atto che:
- le lungaggini dei tempi per il riconoscimento dei requisiti e della liquidazione delle prestazioni sia da ricercare nelle difficoltà di comunicazione fra i due livelli delle commissioni, quelle mediche territoriali e la Commissione medica superiore di Roma che dall'ottobre 2010 ha accentrato tutti i verbali delle visite sanitarie per la convalida;
- l'iter amministrativo è rallentato anche dall'inadeguatezza della comunicazione informatica tra le ASL e l'INPS, infatti ancora oggi gran parte dei verbali vengono redatti, da parte delle ASL, in forma cartacea;
- non meno importante parrebbe il rientro in Regione, previsto dall'allegato alla deliberazione della Giunta regionale n. 20/7 del 26 aprile 2011, del personale posto a disposizione dalla Regione, per lo svolgimento degli adempimenti connessi alla trattazione delle pratiche di invalidità civile;ritenuto che questa situazione sta creando disagi diffusi e il mancato riconoscimento dei diritti, nei tempi stabiliti, alle persone beneficiarie in particolare: invalidi civili, portatori di handicap e collocamento mirato;
considerato inoltre che questo dualismo tra Regione ed INPS, impegna una moltitudine di operatori tra sanitari e amministrativi con 80 commissioni e incide sui costi della Regione per circa 24.000.000 di euro annui,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) quali azioni intendano perseguire per superare questo grave momento che sta colpendo migliaia di persone e le loro famiglie che già vivono sulla propria pelle un estremo disagio economico e sociale;
2) se il tavolo tecnico sia operativo e quali siano i risultati del monitoraggio sugli esiti della sperimentazione;
3) se non ritengano opportuno proporre urgentemente un rinnovo della convenzione e l'assegnazione, attraverso le forme contrattuali previste dalla normativa vigente, del personale necessario e, al fine di evadere le decine di migliaia di pratiche giacenti da mesi, se non si ritenga utile, in questo particolare momento, che l'Istituto possa avvalersi anche di personale attualmente beneficiario degli ammortizzatori sociali in deroga;
4) se non ritengano opportuno accentrare tutte le funzioni e competenze all'INPS; ciò consentirebbe l'eliminazione delle 80 commissioni con un ingente risparmio economico per le casse della Regione, risparmio che potrebbe essere usato in parte per far fronte ai costi delle funzioni di concessione affidate totalmente all'INPS ed il resto, se possibile, per sopperire alla riduzione dei fondi per le famiglie beneficiarie della legge n. 162 del 1998.Cagliari, 22 settembre 2011