CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 682/A

INTERROGAZIONE BARRACCIU - MELONI Marco - BRUNO - ESPA - SABATINI, con richiesta di risposta scritta, sul grave provvedimento adottato dall'Università degli studi di Cagliari che stabilisce la decadenza degli studenti fuori corso.

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I sottoscritti,

premesso che:
- in armonia con quanto disposto dagli articoli 3, 33, 34 della Costituzione, la Regione collabora con le università sostenendo il diritto allo studio universitario negli atenei dell'Isola, ne promuove l'accesso e ne facilita la frequenza dei corsi universitari, post - universitari e d'istruzione superiore e favorisce l'orientamento degli studenti;
- la disposizione del decreto ministeriale n. 270 del 2004 prevede che "le università assicurano la conclusione dei corsi di studio e il rilascio dei relativi titoli, secondo gli ordinamenti didattici previgenti, agli studenti già iscritti alla data di entrata in vigore dei regolamenti stessi";

verificato che:
- il Regolamento carriere amministrative e studenti emanato il 28 maggio 2010 con decreto regionale n. 456 ed approvato dal consiglio di amministrazione e dal senato accademico dell'Università di Cagliari ha stabilito la decadenza, con conseguente impossibilità di rinnovare l'iscrizione, oltre che per i morosi, per gli studenti fuori corso iscritti al primo anno dell'ordinamento ex decreto ministeriale n. 509 del 1999 o decreto ministeriale n. 270 del 2004 che non abbiano terminato gli esami previsti entro al massimo il doppio della durata normale del corso o stabilita nel loro contratto se studenti a tempo parziale;
- il Regolamento di cui sopra, all'articolo 57, prevede che a decorrere dall'anno 2010/2011 gli studenti già iscritti negli ordinamenti precedenti al decreto ministeriale n. 509 del 1999 decadono qualora non abbiano concluso gli studi entro il 30 aprile 2012 e che gli studenti già iscritti nell'ordinamento ex decreto ministeriale n. 509 del 1999 o decreto ministeriale n. 270 del 2004 decadono qualora non conseguano il titolo entro un numero di anni pari al massimo al triplo della durata normale del corso;

appurato che:
- le disposizioni sopra menzionate interessano attualmente non meno di 10 mila studenti iscritti fuori corso all'Ateneo cagliaritano, gran parte dei quali, nonostante avverse difficoltà di ordine economico, lavorativo, familiare, sanitario, ecc, hanno investito tempo, risorse e aspettative nella formazione universitaria e vedono oggi gravemente minacciata la possibilità di portare a conclusione il percorso universitario prescelto;
- l'ordinamento vigente nazionale prevede quale unica causa di decadenza dalla qualità di studente universitario il non aver sostenuto esami per otto anni consecutivi, secondo quanto dispone l'articolo 149 del testo unificato 31 agosto 1933, n. 1592;
- il TAR Sardegna, a seguito di ricorso presentato da alcuni studenti dell'Università degli studi di Sassari, ha affermato nella sentenza n. 551 del 2008 che "nell'ambito dell'ordinamento universitario non esiste una norma che consenta alle facoltà universitarie di imporre agli studenti (a conclusione di un corso universitario entro un certo numero di anni, pena il trasferimento al nuovo ordinamento che, nel frattempo, possa essere istituito" e riconosce espressamente il diritto degli studenti di completare comunque i propri studi;
- è attesa sul tema specifico la pronuncia del Consiglio di Stato, la cui udienza è stata fissata per il 20 dicembre 2011, a seguito della sentenza di primo grado emessa dal TAR della Sardegna in data 10 marzo 2011 che, diversamente dalla sentenza del 2008 di cui sopra, lamenta la carenza di interesse dei ricorrenti;

considerato che:
- il tempo intercorso tra l'emanazione del Regolamento e l'inizio delle decadenze in esso previste appare congruo per permettere agli studenti di cui trattasi di organizzarsi in modo da completare il corso di studi prescelto;
- la possibilità concessa agli studenti fuori corso fino al 28 febbraio 2012 di optare per i nuovi ordinamenti, oltre al dispendio per ottenere il riconoscimento degli esami validamente conseguiti, è preclusa per alcune facoltà mentre per altre comporta un notevolissimo incremento degli esami da sostenere;
- il provvedimento adottato dall'Ateneo cagliaritano discende dalla necessità di corrispondere ad altrettante disposizioni ministeriali ed è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di qualità imposti dal Ministero, pena la decurtazione dei trasferimenti statali;
- è del tutto condivisibile l'esigenza di adeguare l'Ateneo cagliaritano ai migliori standard nazionali ed europei, ad iniziare dal contenimento degli anni fuori corso, ma che viceversa tale adeguamento non sarà certamente raggiunto sottraendo di punto in bianco agli attuali studenti fuori corso il diritto di terminare gli studi;

sottolineato che tra gli studenti a rischio di decadenza ci sono molti casi di studenti con disabilità per i quali non è stata prevista alcuna specificazione,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport:
1) per sapere se sia al corrente dell'esistenza di circa 10 mila studenti universitari fuori corso a rischio di decadenza;
2) per sapere quali azioni intenda prendere per scongiurare che una norma di dubbia legittimità metta a rischio i sacrifici e le prospettive professionali di un altissimo numero di studenti;
3) affinché intervengano presso il Ministro perché formi l'istituto della decadenza degli studenti fuori corso in maniera omogenea sul territorio nazionale e in maniera non retroattiva;
4) affinché intervengano presso il Rettore dell'Università di Cagliari per chiedere, nell'attesa della pronuncia del Consiglio di Stato, una proroga dei tempi previsti per la decadenza e valutazioni particolareggiate per gli studenti portatori di disabilità.

Cagliari, 15 settembre 2011