CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 660/A

INTERROGAZIONE SALIS - ESPA, con richiesta di risposta scritta, sulla delibera regionale n. 32/24 inerente l'Ersu di Cagliari e la costruzione di alloggi e residenze per alloggi e residenze universitarie.

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I sottoscritti,

richiamata la mozione n. 127 del 19 aprile 2011, all'ordine del giorno dei lavori del Consiglio regionale con oggetto l'improrogabile necessità di avviare con urgenza la realizzazione del Piano straordinario per la residenzialità universitaria ai sensi dell'articolo 10 della legge regionale n. 3 del 2009;

premesso che:
- oggi a Cagliari gli studenti universitari fuori sede hanno a disposizione circa 900 posti letto all'interno delle 5 case dello studente esistenti, mentre tutti gli altri sono costretti a reperire una camera in affitto all'interno del cosiddetto libero mercato, esponendosi alle difficoltà e ai rischi rappresentati dai canoni molto elevati, dagli affitti in nero o irregolarmente contrattualizzati, dall'assenza di garanzie e tutele;
- tra questi sono centinaia gli studenti che avrebbero i requisiti di reddito e di merito per usufruire di un posto alloggio presso una casa dello studente, senza contare quelli che, ormai sfiduciati, non presentano neanche più la domanda;

visto che:
- con atto di convenzione del 23 settembre 2004 stipulato tra il Comune di Cagliari e la società Edilia costruzioni Spa si definiva il quadro degli interventi per l'attuazione del Programma integrato di riqualificazione urbana relativo alle aree ex Sem in viale La Playa che prevedeva, tra l'altro, la costruzione di due fabbricati da adibire a studentato;
- i contenuti del programma integrato, e tra questi i progetti degli edifici destinati a ospitare le residenze per gli studenti universitari dell'Ateneo cagliaritano, sono il frutto di un'elaborazione molto datata, risalente all'anno 2000;
- il programma integrato sopra citato prevedeva, ai sensi dell'articolo 16, comma 1, della legge n. 179 del 1992 e dell'articolo 2 della legge regionale n. 16 del 1994 un intervento caratterizzato da pluralità di funzioni, dalla integrazione di diverse tipologie di intervento, e dal concorso di operatori e risorse finanziarie pubblici e privati;
- tale compresenza di pubblico e privato è definitivamente venuta meno, essendo l'area ex Sem successivamente divenuta di proprietà dell'Ersu di Cagliari, ed essendo l'Ersu (a sua volta ente pubblico) subentrato alla società Edilia nella convenzione con il Comune di Cagliari per la realizzazione del programma integrato;
- il 1° luglio 2009 il Consiglio comunale di Cagliari, ribadendo l'interesse per risolvere le problematiche relative alla carenza di posti letto per gli studenti fuori sede ha deliberato all'unanimità di prorogare di cinque anni i tempi di attuazione del programma integrato ex Sem;

preso atto che:
- nel novembre del 2009 l'Ersu ha trasmesso al Presidente della Regione e all'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport il "Piano straordinario per la residenzialità universitaria e l'ospitalità nella città di Cagliari", predisposto ai sensi dell'articolo 10 della legge regionale 7 agosto 2009, n. 3;
- il piano è stato elaborato da un gruppo di lavoro cui hanno fatto parte, oltre all'Ersu, tecnici ed esperti appositamente designati dalla Regione, dal Comune di Cagliari e dall'Università di Cagliari;
- una sezione di quel piano è dedicata al programma integrato ex Sem, e indica la necessità di sottoporre a una profonda revisione il programma stesso, tracciando le linee di sviluppo di un nuovo iter amministrativo e progettuale che conduca alla realizzazione di un campus universitario adeguato alle esigenze e agli standard contemporanei;
- dal novembre del 2009 fino al 26 luglio 2011 la Giunta regionale non ha mai dato all'Ersu alcun riscontro sul piano, né dichiarandone l'accoglimento, né chiedendo integrazioni e/o modifiche di alcun genere, né ha mai dato risposta alle diverse richieste che in tal senso sono state formalmente formulate dall'Ersu;

considerato che la Giunta regionale, con deliberazione n. 32/24 del 26 luglio 2011, ha impartito all'Ersu di Cagliari la direttiva di presentare al MIUR (con la richiesta di cofinanziamento per alloggi e residenze per studenti universitari ai sensi della legge n. 338 del 2000) un progetto coerente con il programma integrato dell'area ex Sem e con una dotazione di almeno 500 posti letto, e di trasmettere tale progetto come primo stralcio del piano redatto dall'Ersu ai sensi dell'articolo 10 della legge regionale n. 3 del 2009, per la definizione di un accordo di programma ex articolo 34 del decreto legislativo n. 267 del 2000,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) se siano a conoscenza del fatto che il ritardo con cui è stata impartita la direttiva contenuta nella deliberazione della Giunta regionale n. 32/24 del 26 luglio 2011 rispetto alla scadenza prevista per la presentazione delle richieste di cofinanziamento per alloggi e residenze per studenti universitari ai sensi della legge n. 338 del 2000 (27 luglio 2011) ha di fatto costretto l'Ersu a presentare l'unico progetto in suo possesso che risultasse coerente con il programma integrato area ex Sem, ossia il vecchio progetto elaborato dalla società Edilia costruzioni nell'ormai lontano anno 2000;
2) se siano a conoscenza del fatto che il primo punto del dispositivo della deliberazione della Giunta regionale n. 32/24 del 26 luglio 2001 impartisce una direttiva contraddittoria, in quanto chiede all'Ersu di presentare una richiesta di cofinanziamento ai sensi della legge n. 338 del 2000 con un progetto di campus universitario con una dotazione minima di 500 posti letto, laddove l'articolo 5, lettera f), del decreto ministeriale 7 febbraio 2011 n. 26, recante procedure e modalità per la presentazione dei progetti di cui alla legge n. 338 del 2000, prevede un massimo di 240 posti alloggio;
3) se siano a conoscenza del fatto che anche il secondo punto del dispositivo della deliberazione n. 32/24 del 26 luglio 2001 impartisce una direttiva contraddittoria, sotto due distinti profili:
a) un primo profilo di metodo, in quanto non è possibile che l'Ersu invii il progetto di cui al primo punto del dispositivo a stralcio del programma presentato dall'Ersu ai sensi dell'articolo 10 della legge regionale n. 3 del 2009; infatti quel piano (che è nella disponibilità della Giunta regionale dal 18 novembre 2009) non ha mai contenuto un progetto coerente con il programma integrato relativo all'area ex Sem; qualunque progetto coerente con il programma integrato relativo all'area ex Sem non sarebbe pertanto in ogni caso considerabile uno stralcio del Piano straordinario per la residenzialità universitaria, ma un progetto del tutto estraneo a quel piano;
b) un secondo profilo di merito, poiché proprio il Piano straordinario per la residenzialità universitaria (redatto da un gruppo di lavoro di cui facevano parte oltre all'Ersu anche rappresentanti del Comune di Cagliari, dell'Università di Cagliari, e della stessa Giunta regionale presieduta allora come oggi dal Presidente Cappellacci), illustra con chiarezza l'inadeguatezza del programma integrato, sollecitando la "riconsiderazione dell'oramai datato piano edificatorio dell'area ex Sem" e indicando esplicitamente l'esigenza di un nuovo approccio capace di dotare il nuovo campus di requisiti di qualità urbanistica, ricettiva, costruttiva, gestionale, e della capacità di "proporsi come nucleo di attrazione nei confronti della comunità universitaria cittadina e come raccordo con le altre parti della città, in particolare con quelle del centro storico più prossime";
4) quali iniziative urgenti ritengano di dover assumere per porre in essere i dovuti correttivi, necessari per superare le contraddizioni e gli errori contenuti nella deliberazione della Giunta regionale n. 32/24 del 26 luglio 2001 e sopra richiamati;
5) quali iniziative urgenti intendano assumere per dare effettiva attuazione a quanto previsto nel Piano straordinario per la residenzialità universitaria, e in particolare per porre in essere:
a) una profonda rimodulazione dell'intero programma integrato che contiene l'intervento nell'area ex Sem, a partire dalla rivisitazione dell'atto di convenzione stipulato nel 2004 tra il Comune di Cagliari e la società Edilia costruzioni, alla quale oggi è subentrata a tutti gli effetti l'Ersu di Cagliari;
b) una nuova progettazione dell'intervento edificatorio, che superi le soluzioni contenute nel vecchio progetto elaborato dalla società Edilia nel 2000, e persegua nuovi obiettivi in termini di massima qualità costruttiva, impiantistica, distributiva e del comfort ambientale, per dare un adeguato contesto di vita, di studio e di socializzazione agli studenti universitari dell'Ateneo cagliaritano;
6) quali iniziative urgenti intendano assumere per garantire la dotazione di risorse finanziarie necessarie alla realizzazione del Campus;
7) se non ritengano di dover procedere con la massima urgenza, ai sensi dell'articolo 34, comma 3, del decreto legislativo n. 267 del 2000, alla convocazione di una conferenza tra i rappresentanti di tutte le amministrazioni interessate al fine di concordare l'accordo di programma per la realizzazione del campus.

Cagliari, 2 agosto 2011