CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 638/A

INTERROGAZIONE CORDA, con richiesta di risposta scritta, sui danni arrecati alle aziende agricole e all'ambiente dai recenti incendi che hanno devastato la Gallura e sulla necessità di adeguati risarcimenti.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- ancora una volta assistiamo attoniti e quasi impotenti all'azione distruttrice e devastante del fuoco ad adopera della follia umana;
- dopo l'angoscia e il turbamento delle prime ore e la proclamazione di solenni promesse e impegni di circostanza delle varie autorità competenti, nei fatti e negli anni, nulla è cambiato;

constatato che:
- nonostante il rilevante impegno finanziario e l'impiego altrettanto rilevante di risorse umane, dipendenti in particolare dell'Ente foreste e Corpo forestale, che con grande spirito di sacrificio e professionalità sono sempre in prima linea nel combattere, con mezzi non sempre sufficienti la grave piaga del fuoco, si continuano a registrare troppe sconfitte;
- i mezzi a disposizione del personale addetto non sempre sono in piena efficienza;

ritenuto che:
- il deterrente più efficace nella lotta contro i piromani, come sempre da più parti sottolineato, sia costituito dal preventivo controllo del territorio;
- la migliore prevenzione si ottiene con il pattugliamento delle aree più a rischio attraverso il dispiegamento di migliaia di uomini;
- a tal fine, possono essere più proficuamente impiegati, nei mesi estivi, i dipendenti dell'Ente foreste;

considerato che ancora una volta si registrano ritardi inaccettabili nell'intervento dei mezzi aerei, anche quando prontamente allertati e che l'azione devastatrice del fuoco può essere efficacemente limitata solo con l'intervento immediato e tempestivo;

constatato inoltre che gli incendi che hanno interessato la Gallura nel giorno 30 giugno 2011 e da ultimo quelli della giornata del 13 luglio 2011, oltre ai gravissimi danni al patrimonio boschivo ed al sistema naturalistico ambientale in genere, hanno assestato un durissimo colpo alla già precaria condizione del comparto agro-pastorale, per cui sono numerosissime le aziende di allevamento che hanno visto completamente distrutte le scorte foraggere, oltre ai gravi danni alle infrastrutture aziendali (stalle, fienili e chiudende) oltre ai danni alle aziende vitivinicole che compromettono drammaticamente la sopravvivenza delle stesse;

considerato altresì che la Provincia di Olbia Tempio e i comuni interessati dal grande flagello hanno chiesto che venga riconosciuto lo stato di calamità naturale,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) se non ritengano opportuno, fatte le necessarie verifiche e approfondimenti, considerata la gravità della situazione, dichiarare lo stato di calamità naturale nei comuni interessati di Olbia, Loiri, Monti, Berchidda, Oschiri;
2) quali provvedimenti intendano adottare di conseguenza, con l'urgenza che il caso richiede, al fine di alleviare il disagio degli allevatori e degli imprenditori attraverso l'erogazione di adeguati indennizzi;
3) se non ritengano opportuno, infine, adottare tutti gli accorgimenti e i correttivi tesi a rimuovere le cause che ancora persistono, nonostante le esperienze (che evidentemente non insegnano nulla) di decenni di attività, che compromettono troppo spesso l'efficacia dell'azione preventiva e repressiva, vanificando l'impiego di consistenti risorse finanziarie destinate annualmente alla lotta antincendio.

Cagliari, 21 luglio 2011