CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 633/A
INTERROGAZIONE ZUNCHEDDU - URAS - BEN AMARA - CUGUSI - SECHI, con richiesta di risposta scritta, sul trasferimento e la custodia di armamentario bellico custodito per 17 anni presso il bunker di santo Stefano e successivamente trasportato su navi passeggeri dalla Sardegna a Civitavecchia.
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I sottoscritti,
premesso che:
- da quanto appreso dalle recenti fonti di informazione (in particolare dai quotidiani "La Nuova Sardegna" e "La Repubblica"), nel maggio 2011 un ingente carico di materiale bellico (già oggetto di importanti inchieste della Magistratura sul traffico internazionale di armi) è stato trasferito da depositi sotterranei nell'Isola di Santo Stefano utilizzando navi passeggeri della Saremar e della Tirrenia, dalla Sardegna a Civitavecchia;
- l'enorme carico di armi in oggetto fu sequestrato nel 1994 nel Mediterraneo perché destinato a rifornire il traffico clandestino di materiale bellico, e conta 30 mila fucili d'assalto Ak, 47.150.000 caricatori, 32 milioni di proiettili in calibro 7,62x33,5 mila Bm 21 da 122 mm, 50 lanciatori e 400 razzi anticarro Rpg;sottolineato che, dalla data del sequestro sino al maggio 2011, e quindi per ben 17 anni, questo arsenale sarebbe stato custodito nel deposito di Guardia del Moro, nell'arcipelago de La Maddalena, dove all'epoca attraccavano ancora sommergibili nucleari americani;
considerato che
- alla luce di quanto emerso dalla stampa recente e dall'inchiesta della magistratura in corso, non sono ancora chiare le ragioni per le quali siano stati autorizzati il trasferimento e la custodia delle suddette armi nel bunker di santo Stefano e successivamente il trasporto dalla Sardegna a Civitavecchia;
- a partire dal 2005 sarebbe stato predisposto un ordine di distruzione dello stesso armamentario che però non ha mai avuto esito;
- l'arsenale nel maggio 2011, nonostante il suddetto ordine di distruzione, era ancora presente nello stesso bunker, e poi trasferito con traghetto Saremar dal deposito di Santo Stefano, alla Maddalena e successivamente su una nave Tirrenia con 700 passeggeri sulla linea Olbia-Civitavecchia,chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dei trasporti, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se fossero a conoscenza delle circostanze descritte in premessa;
2) in tale caso, quali iniziative intendano prendere o se ne abbiano già intrapreso, per fare chiarezza sul fatto in oggetto;
3) per quale scopo, le armi sequestrate 17 anni fa siano state trasferite proprio in Sardegna;
4) se è stato predisposto in questi 17 anni un monitoraggio sul sito interessato, visti i gravissimi rischi a cui è stata sottoposta tutta la popolazione in quanto quella stessa area è stata interessata da delicate attività militari, quali quelle appunto dei sommergibili nucleari americani;
5) da quale istituzione siano stati autorizzati il trasferimento e la custodia delle suddette armi nel bunker di santo Stefano
6) da quale istituzione siano stati autorizzati il trasferimento delle armi attraverso navi passeggeri dal deposito di Santo Stefano, alla Maddalena e successivamente su una nave Tirrenia con 700 passeggeri sulla linea Olbia-Civitavecchia;
7) se le istituzioni abbiano preso in considerazione il pericolo a cui i passeggeri sono stati sottoposti durante il trasporto;
8) quali siano le misure di sicurezza disposte dalla normativa vigente in merito e se queste siano state poste in essere e rispettate;
9) se le autorità trascorsi 6 anni dall'ordine di distruzione dell'armamentario abbiano acquisito da parte del Ministero della difesa tutte le informazioni necessarie circa i rischi del materiale rimasto inesploso.Cagliari, 14 luglio 2011