CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 612/A

INTERROGAZIONE VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sulla cancellazione dei corsi superiori tecnici e professionali in Sardegna.

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Il sottoscritto,

considerato che:
- l'offerta didattica dei corsi serali rappresenta un'insostituibile opportunità di completamento del percorso formativo con un'offerta che appare rivolta, in particolar modo, verso un'utenza del tutto peculiare che frequenta l'istituzione scolastica con grande impegno e spirito di sacrificio, assai spesso ricercando un difficile equilibrio con la propria attività lavorativa;
- tale offerta formativa acquista un'importanza assolutamente speciale in una Regione come la Sardegna che presenta tassi elevatissimi di abbandono scolastico e che, anche per questo, ha da tempo attribuito valenza strategica ai propri obiettivi di istruzione e di formazione permanente, con la finalità di garantire la complessiva crescita culturale della propria popolazione;
- il Ministero della pubblica istruzione non sembra attribuire la stessa valenza strategica all'attività di formazione scolastica della popolazione adulta e, sin dal decreto Fioroni del 25 ottobre 2007, ha intrapreso un'attività di ristrutturazione dell'offerta attraverso i Centri territoriali permanenti, la cui azione appare sostanzialmente rivolta al ridimensionamento delle opportunità proposte dai corsi serali;
- nel solco di tale attività di rimodulazione al ribasso è giunto, il 15 giugno 2011, l'ultimo provvedimento di ridefinizione degli organici nelle scuole della Sardegna presso le quali risultano attivati i corsi serali che determina l'inevitabile soppressione di diverse classi dell'istruzione tecnica e professionale delle Province di Cagliari, Sassari e Sulcis;
- in particolare, per quanto attiene alla Provincia di Cagliari, parrebbe che l'ipotesi di soppressione possa riguardare addirittura 35 prime, seconde e quarte classi, ubiquitariamente distribuite nell'istruzione tecnica e in quella professionale;
- tale azione di taglio interesserebbe diverse scuole con sede a Cagliari (il Pertini, il Meucci, il Fois), ma soprattutto andrebbe ad incidere sull'offerta formativa nell'hinterland cagliaritano e nel resto della Provincia di Cagliari, spesso rischiando di eliminare opportunità pressoché uniche in contesti sociali assai difficili sotto il profilo scolastico, formativo, educativo (si pensi al Duca degli Abruzzi a Maracalagonis, al Primo Levi a Quartu Sant'Elena, al Gramsci a Monserrato, all'Einaudi a Muravera e Senorbì);
- appare dunque evidente come tale azione di contrazione dell'offerta scolastica da parte della Direzione regionale dell'ufficio scolastico della Sardegna non sia in alcun modo collegata alle peculiarità e alle necessità della domanda di istruzione della nostra Regione, né sia stata preventivamente concordata con le istituzioni regionali e provinciali di riferimento;
- gli effetti di tale taglio rischiano di mortificare la necessaria continuità didattica e la stessa professionalità del corpo docente dedicato, con risvolti occupazionali non secondari per il declassamento e la precarizzazione di molti docenti, diventati soprannumerari per effetto della sopravvenuta cancellazione della cattedra;
- l'azione di taglio rischia in definitiva di sottrarre importanti opportunità ai sardi e contribuisce a creare condizioni di impoverimento progressivo dell'offerta formativa che danneggiano le prospettive di crescita e di sviluppo dell'intera nostra Regione,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere se non ritengano necessario un incontro immediato con i responsabili dell'Ufficio scolastico regionale e con il competente ministro rivolto a certificare le condizioni di assoluta peculiarità in cui si trova ad operare il sistema scolastico sardo, con la conseguente necessità di evitare qualsiasi ulteriore taglio dell'offerta formativa, in particolare evitando qualsiasi depotenziamento del sistema di istruzione attivo attraverso i corsi serali, che si rivolgono ad un'utenza particolarmente debole e bisognosa invece di un attivo fiancheggiamento da parte delle istituzioni scolastiche.

Cagliari, 27 giugno 2011