CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 590/A

INTERROGAZIONE BRUNO, con richiesta di risposta scritta, sulle preoccupanti condizioni di disagio e inefficienza che interessano l'Ospedale A. Segni di Ozieri.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- l'Ospedale "A. Segni" di Ozieri svolge un ruolo fondamentale per la comunità della cittadina e per l'intero Distretto sanitario di Ozieri, particolarmente rilevante per incidenza demografica ed estensione e peculiare per la conformazione territoriale;
- già l'atto aziendale adottato dalla ASL n. 1 di Sassari e valutato positivamente dalla Giunta regionale nel giugno 2008 (deliberazione della Giunta regionale 10 giugno 2008, n. 33/26) prospettava la riorganizzazione e la riconversione dei servizi distrettuali e dell'Ospedale di Ozieri, attribuendo e riconoscendo ad esso il ruolo di ospedale di rete, assegnando competenze riferibili al territorio di incidenza, attraverso il previsto ammodernamento tecnologico e strutturale e la realizzazione di un forte nucleo specialistico da collocare in una nuova apposita ala, azioni indispensabili per soddisfare le esigenze dei cittadini e degli operatori, che avrebbero potuto garantire un effettivo miglioramento dei servizi sanitari;

rilevato che, nei tre anni trascorsi dall'approvazione dell'atto aziendale della ASL n. 1, nessuna delle azioni previste in riferimento alla riorganizzazione e riconversione dell'Ospedale di Ozieri è stata avviata, e anzi sono intervenute criticità ed inefficienze che rendono estremamente gravi e non più sostenibili i disservizi che interessano quotidianamente il presidio ospedaliero e il distretto sanitario di Ozieri;

considerato che:
- nonostante l'Ospedale A. Segni di Ozieri sia qualificato nell'atto aziendale come sede di Dipartimento di emergenza e accettazione di primo livello, la ASL n. 1 non ha ancora reso noti modalità e tempi di predisposizione dei servizi necessari a qualificare il presidio ospedaliero come tale, in particolare i servizi atti alla gestione delle emergenze come l'Unità di osservazione breve, l'Unità di terapia intensiva cardiologica, il Servizio di rianimazione;
- le Unità operative di ortopedia e chirurgia condividono gli stessi locali e la stessa sala operatoria, in attesa della riqualificazione della sala operatoria del reparto di chirurgia, chiusa ormai da un anno a seguito di una verifica di agibilità, già finanziata e non ancora realizzata, con notevoli disagi per i pazienti e per il personale causati dalla conseguente diminuzione dei posti letto disponibili e delle prestazioni erogabili;
- solo in questi giorni la riqualificazione dell'Unità di radiologia, prevista nell'atto aziendale, muove i primi passi, con il trasferimento nei locali di recente realizzazione dove potranno essere utilizzate le nuove apparecchiature, in particolare la risonanza magnetica di ultima generazione che avrebbe dovuto essere operativa già da settembre 2010 e per la quale si prevede comunque un utilizzo sottodimensionato a causa della carenza di personale qualificato e dedicato;
- l'Unità operativa di neurologia, punto di riferimento per l'intera ASL n. 1, è costretta ad operare in locali inadeguati in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione del reparto, che procedono con estrema lentezza e consentirebbero l'offerta di servizi più funzionali, in particolare per i degenti;
- la realizzazione del blocco operatorio ospedaliero, già finanziata, non è stata ancora avviata, né si hanno notizie del progetto di istituzione dell'Unità operativa di recupero e riabilitazione funzionale, con relativi posti letto, o del ripristino del servizio mensa e delle cucine interne alla struttura, che già da settembre 2010 avrebbero dovuto essere operative;
- alle insufficienze strutturali si aggiungono importanti questioni legate alla dotazione organica delle diverse unità operative: il personale in quiescenza, in maternità o aspettativa non viene sostituito, e i trasferimenti temporanei e gli accorpamenti tra unità operative utilizzati come rimedio non sembrano sicuramente rispondere ad esigenze di efficienza e adeguatezza, condizioni essenziali per il buon funzionamento di qualsiasi reparto ospedaliero, generando per contro gravi disagi nella predisposizione dei turni di lavoro e più in generale nella gestione delle risorse umane, legati anche al fatto che da circa due anni la struttura amministrativa del presidio ospedaliero non può contare su un responsabile a tempo pieno e numerosi uffici sono stati depotenziati a seguito dell'accentramento verso la sede centrale della ASL n. 1 di gran parte delle competenze;
- l'Unità operativa di genetica medica, unica struttura a servizio dell'intera ASL n. 1 così come disposto dall'atto aziendale, pur avendo erogato nel 2010 oltre diecimila prestazioni, dal 31 dicembre 2010 è priva di un responsabile e manca di adeguato personale medico;
- è stato chiaramente disatteso, da parte della ASL n. 1, l'impegno di ridefinire i compiti e le mansioni dei servizi all'interno del Presidio ospedaliero di Ozieri quali diabetologia, endoscopia, neonatologia, otorinolaringoiatria, odontoiatria, tutti interessati da particolari condizioni di precarietà ed emergenza, fino al caso limite dei Servizi di cardiologia ed endocrinologia che non sono più presenti all'interno della struttura ospedaliera dopo il trasferimento dell'unico medico incaricato;
- altre allarmanti situazioni di particolare provvisorietà si riscontrano nei Servizi di senologia, oncologia e pediatria;
- dal 1° marzo 2011 il centralino della struttura è operativo soltanto tra le ore 7.00 e le 21.00, lasciando scoperte le ore notturne durante le quali tutte le chiamate in entrata sono dirottate al reparto di Pronto soccorso, con comprensibile disagio per il personale di servizio e per gli utenti,

chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) quali ostacoli impediscano il potenziamento dei servizi territoriali, l'ammodernamento tecnologico e strutturale e la realizzazione di tutte le azioni previste all'interno dell'atto aziendale della ASL n. 1 di Sassari riguardanti l'Ospedale A. Segni di Ozieri, che permetterebbero di soddisfare una domanda di interventi specialistici molto più estesa ed efficiente in un territorio, quale quello compreso nel distretto sanitario di Ozieri, rilevante per molteplici aspetti;
2) quali iniziative intenda adottare per rimuovere tali ostacoli, da individuare attraverso una seria analisi delle cause che hanno portato in poco tempo ai gravissimi disservizi che stanno conducendo il presidio ospedaliero ozierese alla cronicizzazione dell'emergenza, situazione inaccettabile per gli operatori sanitari e in particolare per i pazienti ai quali dovrebbero essere sempre garantiti servizi sanitari efficienti, efficaci, appropriati;
3) se non ritenga opportuno, per quanto di sua competenza, intervenire presso la direzione della ASL n. 1 di Sassari per dare concreta attuazione a quanto previsto all'interno dell'atto aziendale riguardante l'Ospedale A. Segni di Ozieri, al fine risolvere al più presto ogni situazione di precarietà e disagio e permettere al personale sanitario di operare in condizioni dignitose, di fornire servizi adeguati e di garantire la giusta assistenza a tutti gli utenti del territorio.

Cagliari, 27 maggio 2011