CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 588/A

INTERROGAZIONE BARRACCIU - SANNA Gian Valerio - BRUNO, con richiesta di risposta scritta, sugli aspetti di illegittimità contenuti nella deliberazione della Giunta regionale 19 maggio 2011, n. 25/33, e sulla duplicazione della competenze già attribuite al Centro regionale di programmazione.

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I sottoscritti,

premesso che il Centro regionale di programmazione (CRP):
- è ordinato dagli articoli 13 e 15 della legge regionale n. 7 del 1962; dall'articolo 15 della legge regionale n. 33 del 1975; dall'articolo 67 della legge regionale n. 5 del 1985, dal decreto del Presidente della Giunta regionale n. 179 del 1986, è il soggetto tecnico destinato alla predisposizione degli atti programmatici della Regione ordinariamente previsti dalle norme quali il Programma regionale di sviluppo (PRS), il Documento annuale di programmazione economico-finanziaria (DAPEF), i piani di rinascita ed i relativi programmi di intervento;
- svolge funzioni di direzione, programmazione, analisi sociali, economiche e territoriali, verifica dell'attuazione e monitoraggio dei programmi e progetti, amministrazione e gestione delle risorse finanziarie;
- partecipa alla predisposizione degli atti di programmazione nazionale e comunitaria, quale il Documento unico di programmazione (DUP), il documento sui fondi FAS (Fondi aree sottoutilizzate), ed i Programmi nazionali correlati alla programmazione comunitaria, predispone il Programma operativo regionale (FESR), i programmi di iniziativa comunitaria e gestisce e coordina di tutti gli atti legati alla loro attuazione;
- assolve ai compiti derivanti dalla programmazione comunitaria;

rilevato che:
- l'articolo 11, comma 9, della legge regionale n. 3 del 2009 (Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale), ha istituito presso la Presidenza della Regione la Direzione generale per il coordinamento della programmazione unitaria le cui competenze sono state definite esclusivamente dall'articolo 12 della legge regionale n. 1 del 2011 (legge finanziaria 2011), che le attribuisce, a seguito della soppressione dell'Osservatorio economico, competenze in materia di statistica e di rapporti con il sistema statistico nazionale;
- l'assetto organizzativo della Direzione generale di cui trattasi è stato stabilito con il decreto del Presidente della Regione 6 novembre 2009, n. 98, il quale ha istituito due servizi: il Servizio per lo studio, l'elaborazione e la definizione dei documenti della programmazione regionale e il Servizio per il monitoraggio e la valutazione della programmazione unitaria che tenevano conto delle competenze del CRP prevedendo, tra l'altro, la collaborazione con quest'ultimo per la predisposizione del Programma regionale di sviluppo e del DAPEF;

preso atto che la recente deliberazione della Giunta regionale 19 maggio 2011, n. 25/33 (Modifiche all'assetto organizzativo della Direzione generale della programmazione unitaria e della statistica regionale definito con decreto del presidente della Regione n. 98 del 2009), è motivata in premessa con la necessità di istituire un nuovo servizio a seguito della soppressione dell'Osservatorio economico e delle nuove competenze attribuite alla direzione generale in materia di statistica;

verificato che:
- l'allegato alla delibera di cui sopra non si limita ad istituire un nuovo servizio in materia di statistica, ma ridefinisce totalmente le competenze del Servizio della programmazione unitaria, studi, monitoraggio e valutazione connotandole con un carattere di esclusività ed eliminando ogni riferimento alle competenze di legge del CRP;
- il Servizio della programmazione unitaria è infatti definito nell'allegato alla delibera "Punto di riferimento delle strutture regionali preposte all'attuazione dei programmi nazionali e comunitari per la predisposizione preliminare e finale dei relativi documenti strategici e programmatori (DAPEF, PRS)" e redige il Documento unico di programmazione (DUP);

sottolineato che:
- la deliberazione della Giunta regionale n. 25/33 del 2011, nel dispositivo in cui stabilisce i compiti in materia di programmazione del Servizio della programmazione unitaria contiene elementi di illegittimità in quanto i predetti compiti sono attribuiti senza copertura normativa e duplicano altresì i compiti già attribuiti dalle norme regionali al Centro regionale di programmazione;
- la maggior parte dei compiti attribuiti corrispondono infatti esattamente ai compiti e alle funzioni attribuiti ex lege al CRP e tale duplicazione evidenzia la sottrazione al CRP delle proprie competenze e l'accentramento delle stesse in capo alla Presidenza della Regione;
- tali disposizioni rappresentano ulteriore elemento di confusione delle procedure amministrative e politiche a danno del sistema pubblico e privato e rappresentano spreco di risorse umane ed economiche,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio per sapere se:
1) e come intenda sanare gli elementi di grave illegittimità contenuti nella delibera della Giunta regionale n. 25/33 del 2011 laddove i compiti in materia di programmazione dei servizi della Direzione generale della programmazione unitaria vengono attribuiti senza copertura normativa e in contrasto con i compiti che viceversa la legge attribuisce al CRP;
2) non ritenga di dover comunque annullare la delibera anche per fondati elementi di opportunità, considerato che i nuovi compiti in materia di programmazione attribuiti ai servizi della Direzione generale della programmazione unitaria presso la Presidenza della Regione contengono evidenti aspetti di duplicazione e sovrapposizione con i compiti istitutivi del CRP e rappresentano un serio ostacolo alla efficienza e coerenza organizzativa delle strutture di programmazione e allo stesso carattere "unitario" della programmazione regionale in capo all'Assessorato regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio;
3) l'istituzione del nuovo Servizio della programmazione unitaria, studi, monitoraggio e valutazione non nasconda in realtà il tentativo di svuotare e depotenziare il CRP e dunque l'Assessorato regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio con implicita dichiarazione di sfiducia nei confronti dell'Assessore Giorgio La Spisa, che non risulta abbia concorso alla stesura dell'atto in oggetto, ovvero se l'Assessore La Spisa concordi con le disposizioni contenute nella delibera di cui trattasi.

Cagliari, 26 maggio 2011