CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 586/A

INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo - SALIS - MARIANI, con richiesta di risposta scritta, sul mancato avvio in Sardegna della sperimentazione del metodo Zamboni per la cura della sclerosi multipla.

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I sottoscritti,

premesso che:
- il 25 gennaio 2011 veniva presentata l'interpellanza n. 185/A a firma COCCO Daniele Secondo e più sulla inderogabile necessità di avviare anche in Sardegna la sperimentazione del metodo Zamboni per la cura della sclerosi multipla;
- a conclusione della discussione dell'interpellanza in Aula, l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, pur affermando che "nella sperimentazione clinica ogni opportunità deve essere colta,... la sperimentazione va portata avanti, ma senza che si creda che si sia trovata una cura al problema", non ha assunto alcun impegno riguardo all'avvio della relativa sperimentazione in Sardegna;

considerato che:
- a tutt'oggi i pazienti sardi affetti da sclerosi multipla che intendono sottoporsi alla nuova terapia non possono farlo nel proprio territorio di residenza e sono costretti a rivolgersi ad altre regioni, con i comprensibili gravi disagi e i rischi relativi agli spostamenti di persone sofferenti, spesso gravate da disabilità motorie e costrette anche a sostenere pesanti costi aggiuntivi;
- mentre la sanità sarda resta a guardare, le regioni in cui il protocollo Zamboni è stato già avviato proseguono nella sperimentazione con risultati incoraggianti, e ancora nuove regioni hanno aderito alla sperimentazione stessa;
- l'8 febbraio 2011 la Giunta regionale del Veneto ha approvato la deliberazione n. 123 sulla "Diagnostica e trattamento correttivo endovascolare della Insufficienza Venosa Cerebro-Spinale Cronica (CCSVI) in pazienti con Sclerosi Multipla (SM). Identificazione delle strutture regionali di riferimento";
- il 16 maggio 2011 la Regione Toscana ha emanato la delibera n. 356 avente ad oggetto: "Approvazione linee di indirizzo per le Aziende Sanitarie Toscane per il percorso organizzativo delle attività di diagnostica e trattamento della CCSVI nella sclerosi multipla";

preso atto che:
- le raccomandazioni di cui alla nota indirizzata agli assessori regionali della sanità dal Ministero della salute in data 27 ottobre 2010 previste "in materia di sclerosi multipla e Insufficienza venosa Cerebrospinale Cronica affinché ne venga tenuto conto nella predisposizione delle connesse attività assistenziali";
- dall'insieme dei dati scientifici finora pubblicati emerge una grande discrepanza di risultati e, pertanto, al momento attuale, non vi sono ancora sufficienti evidenze scientifiche in grado di determinare una indicazione terapeutica univoca di correzione della stenosi venosa extracranica;
- nelle richiamate raccomandazioni viene fatto specifico riferimento al fatto che, pur riconoscendo la necessità di proseguire sia l'attività di ricerca scientifica biomedica nell'ambito della sclerosi multipla sia quella tesa a dimostrare una correlazione epidemiologica e fisiopatologica tra la CCSVI e la sclerosi multipla, possa, comunque, essere continuato o iniziato il trattamento correttivo endovascolare della CCSVI in pazienti affetti da sclerosi multipla;
- altresì del parere espresso dal Consiglio superiore della sanità in data 25 febbraio 2011 e trasmesso dal Ministero della salute in data 4 marzo 2011 agli assessori regionali della sanità che prevede quali contenuti minimi del protocollo soprarichiamato:
1) una dichiarazione sul conflitto di interessi;
2) le modalità di selezione ed esclusione dei pazienti;
3) le indagini diagnostiche;
4) le modalità metodologiche di esecuzione degli esami e delle procedure;
5) gli end-point primari e secondari;
6) il monitoraggio degli eventi avversi;
7) la cadenza dei follow-up;
8) le caratteristiche delle indagini statistiche,

chiedono di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) quali siano le motivazioni per cui la Sardegna non sia a tutt'oggi inserita nello stadio terapico multicentrico e randomizzato sulla insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) nella sclerosi multipla;
2) se non ritenga opportuno predisporre in tempi brevi i provvedimenti necessari all'avvio di centri di sperimentazione del protocollo Zamboni, nel rispetto delle raccomandazioni previste dal Ministero della salute, presso le ASL di Nuoro, Sassari e Cagliari, peraltro già dotate di strutture e professionalità fortemente impegnate nella cura della sclerosi multipla.

Cagliari, 26 maggio 2011