CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 585/A
INTERROGAZIONE LOCCI, con richiesta di risposta scritta, sullo stato dell'iter amministrativo dei lavori di bonifica ambientale dell'area ex Sardamag di Sant'Antioco.
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Il sottoscritto,
preso atto che:
- in data 30 giugno 2008 č stata sottoscritta una convenzione tra Progemisa e Regione autonoma della Sardegna, relativa all'affidamento dell'incarico di esecuzione del piano di caratterizzazione dell'area Seamag;
- dopo la messa in liquidazione della Progemisa (24 luglio 2008) le competenze sono passate all'ARPAS che, a sua volta, le ha riaffidato il compito del completamento dell'attivitą iniziata;
- in data 23 dicembre 2009 č stato definito l'accordo mediante una convenzione della durata di 30 mesi tra la Regione, Assessorato dell'industria e IGEA Spa per la progettazione ed esecuzione degli interventi di messa in sicurezza permanente e/o di bonifica dell'area ex Sardamag nel Comune di Sant'Antioco per un importo pari a euro 2.500.000, secondo le procedure previste dal decreto legislativo n. 152 del 2006, in quanto l'area in questione č sito di interesse nazionale (SIN) e quindi con competenza primaria del Ministero dell'ambiente;
- la conferenza dei servizi istruttoria svoltasi a Roma il 30 novembre 2010 avrebbe accertato che:
a) nell'area ex Sardamag vi č una contaminazione del suolo da idrocarburi pesanti e leggeri fino a una profonditą di 6-9 metri e da metalli pesanti come piombo, zinco, cadmio e mercurio entro i 3 metri dalla superficie, mentre in una zona tra i 6 e gli 8 metri ci sarebbe inquinamento da mercurio; non ci sarebbe inquinamento negli strati superficiali;
b) le falde acquifere sarebbero contaminate da composti organici aromatici come benzene, toluene, p-xilene, benzopirene oltre a solfati, manganese e ferro che sembrerebbero secondari all'ingressione marina o a mineralizzazioni nelle vulcaniti terziarie; la superficie inquinata dell'area ex Sardamag sarebbe di circa 30.000 metri quadri;
c) l'inquinamento da idrocarburi pesanti e da metalli pesanti come cadmio, mercurio, piombo e zinco si estende oltre l'area ex Sardamag per circa 10.000 metri quadrati in zona di proprietą comunale in continuitą con l'area da bonificare;
d) nell'area ex Sardamag ci sarebbero materiali inerti di demolizione per circa 50.000 metri cubi, considerati rifiuti non pericolosi;
considerato che:
- il Ministero dell'ambiente - Direzione generale tutela del territorio e delle risorse idriche, avrebbe dato diverse prescrizioni ed in particolare:
a) uno studio idrogeologico approfondito dell'area;
b) immediata attivazione di interventi di messa in sicurezza d'emergenza della falda e dei suoli al fine di evitare la diffusione della contaminazione verso l'esterno;
c) azioni di verifica da parte dell'ARPAS dell'esecuzione degli interventi richiesti;
d) immediata attivazione di interventi relativi allo smaltimento dei rifiuti presso siti idonei;
- sono passati 17 mesi dalla convenzione tra l'Assessorato dell'industria e l'IGEA senza che sia ancora stato risolto il problema;
- mancano 13 mesi alla scadenza della citata convezione senza che abbiano avuto inizio i lavori almeno di messa in sicurezza d'emergenza come prescritto dal Ministero dell'ambiente;
- sono passati 6 mesi dalla conferenza di servizio istruttoria svoltasi presso il Ministero dell'ambiente senza che sia stato dato inizio ai lavori;
- l'ultima conferenza di servizio decisoria del 23 febbraio 2011 presso il Ministero dell'ambiente confermerebbe le prescrizioni relative alla messa in sicurezza d'emergenza (MISE);
ritenuto che:
- come gią indicato nella precedente interrogazione del 22 dicembre 2010, n. 468, l'ultimazione della bonifica permetterebbe di poter rifare il bando per la cessione/concessione dell'area, che prevede nel PUC di Sant'Antioco la possibilitą di costruire un grosso porto turistico con area cantieristica, servizi e residenze turistiche;
- l'attivitą portuale turistica con la cantieristica ed i servizi a regime porterebbe centinaia di posti di lavoro fissi e non stagionali;
- gli allungamenti dei tempi determinano un danno incalcolabile in termini occupazionali,
chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'industria e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:
1) se siano a conoscenza dei ritardi e delle lungaggini che stanno caratterizzando tutto l'iter tecnico-amministrativo, soprattutto, sembrerebbe, nel livello di competenza dell'Assessorato dell'industria;
2) quali provvedimenti urgenti si possano mettere in atto per superare la situazione descritta, che blocca di fatto le possibilitą di sviluppo di un intero territorio.Cagliari, 24 maggio 2011
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