CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 575/A
INTERROGAZIONE MELONI Marco - BRUNO - BARRACCIU - AGUS - CORDA - COCCO Pietro - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - SORU, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata attuazione degli obblighi comunitari in materia di utilizzazione dei fondi del POR FESR 2007-2013.
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I sottoscritti,
premesso che:
- la legge regionale 30 giugno 2010, n. 13 (Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione autonoma della Sardegna e modifiche alla legge regionale 15 febbraio 1996, n. 12), stabilisce criteri, tempi e modalità, attraverso i quali la Regione Sardegna, nell'ambito delle proprie competenze, partecipa alle decisioni dirette alla formazione degli atti dell'Unione europea e provvede all'attuazione ed esecuzione degli atti dell'Unione europea;
- inoltre, la legge in oggetto disciplina la partecipazione della Sardegna ai piani, ai programmi e ai progetti promossi dall'Unione europea o finanziati con risorse europee e a forme stabili e strutturate di cooperazione territoriale;
- per questo, il Consiglio regionale, entro il 30 aprile di ogni anno, si riunisce in apposita sessione europea, per la trattazione di tutti gli aspetti inerenti la politica dell'Unione europea di interesse regionale e l'attività di rilievo internazionale;
- a tale scopo, al comma 1 dell'articolo 9 è previsto che la Giunta regionale debba trasmettere al Consiglio regionale, ogni anno prima dell'inizio della citata sessione europea, la relazione sull'esercizio delle proprie competenze in materia di obblighi europei e sull'attività di rilievo internazionale;
- al comma 2 dello stesso articolo è stabilito che, nella relazione di cui al comma 1, vengano indicati gli orientamenti e le priorità che intende seguire nell'anno successivo con riferimento a ciascuna politica dell'Unione europea, ai documenti di consultazione o agli specifici progetti di atti normativi, tenendo conto delle indicazioni contenute nel programma legislativo e di lavoro annuale della Commissione europea di interesse regionale e negli altri strumenti di programmazione delle istituzioni europee;
- al comma 1 dell'articolo 10 è prescritto che, al fine di garantire il periodico e organico adeguamento dell'ordinamento regionale agli obblighi derivanti dal diritto dell'Unione europea, la Giunta regionale presenti al Consiglio regionale, entro il 31 marzo di ogni anno, un disegno di legge recante nel titolo l'intestazione "Legge europea regionale" e l'indicazione dell'anno di riferimento;
- attraverso tale importante strumento normativo, vengono previste le nuove spese e le minori entrate;
considerato che:
- la Giunta regionale non ha ottemperato alla trasmissione al Consiglio regionale della relazione sull'esercizio delle proprie competenze in materia di obblighi europei e sull'attività di rilievo internazionale entro i termini previsti dal comma 1 dell'articolo 9 della legge regionale n. 13 del 2010;
- la stessa Giunta non ha presentato al Consiglio regionale, entro il 31 marzo dell'anno corrente, termine previsto dall'articolo 10, comma 1, della stessa legge, la "Legge europea regionale";
- il Consiglio regionale, a causa dei menzionati ritardi da parte della Giunta regionale, non si è riunito, entro il termine del 30 aprile previsto dall'articolo 12, comma 1, della legge regionale n. 13 del 2010, nell'apposita sessione europea;
considerato altresì che, nell'ambito della relazione sull'esercizio delle proprie competenze in materia di obblighi europei e sull'attività di rilievo internazionale, di cui al citato articolo 9, comma 1, particolare rilievo è assunto dalle informazioni relative allo "stato di avanzamento procedurale, fisico e finanziario dei programmi della Regione cofinanziati dall'Unione europea in attuazione delle politiche di coesione economica e sociale", di cui alla lettera f) di tale disposizione;
verificato che, con riferimento a tale questione, e come già evidenziato nella mozione n. 126 del 13 aprile 2011:
- dalla lettura della deliberazione sulla spesa comunitaria assunta dalla Giunta regionale il 15 marzo 2011, si evince che, a causa del quasi completo inutilizzo dei fondi comunitari del POR FESR 2007-2013, sussiste il rischio concreto che al 31 dicembre 2011 la Sardegna perda una parte assai consistente della cifra, stimata in un miliardo e 701 milioni, che ha a disposizione;
- infatti, al 31 dicembre 2010 le erogazioni rendicontate all'Unione europea, comprensive dell'importo di 233,2 milioni di euro versati al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese istituito presso la SFIRS e che verranno però effettivamente utilizzati nell'arco di un decennio, erano risultate pari 311 milioni di euro;
- peraltro, al 25 febbraio 2011, la spesa rendicontata è stata di appena 316 milioni (+5 milioni in due mesi); nei restanti 10 mesi di quest'anno il sistema Regione dovrebbe essere in grado di erogare i 313 milioni che restano per arrivare al plafond comunitario di 629 milioni;
- dei 316 milioni di erogazioni rendicontate all'Unione europea al 25 febbraio 2011, solo 37 milioni, ovvero il 2,18 per cento del miliardo e 701 milioni a disposizione, risultano effettivamente spesi utilizzando i nuovi fondi comunitari;
- i citati ritardi hanno cagionato danni gravi e probabilmente irreparabili,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio per sapere:
1) per quale motivo la Giunta regionale non abbia adempiuto alle prescrizioni dell'articolo 9, comma 1, della legge regionale n. 13 del 2010;
2) per quale motivo la Giunta regionale non abbia presentato entro il 31 marzo 2011, come prescrive l'articolo 10, comma 1, della succitata legge, un disegno di legge recante nel titolo l'intestazione "legge europea regionale" e l'indicazione dell'anno di riferimento;
3) se la Giunta regionale abbia intenzione di adempiere nel breve periodo, seppur in forte ritardo, a quanto previsto dagli articoli 9, comma 1, e 10, comma 1, della legge regionale n. 13 del 2010;
4) quali provvedimenti intendano prendere rispetto al rischio che, dal quasi completo inutilizzo dei fondi comunitari del POR FESR 2007-2013, la Sardegna perda una parte assai consistente della cifra, stimata in un miliardo e 701 milioni che ha a disposizione;
5) per quale motivo dei 316 milioni di erogazioni rendicontate all'Unione europea al 25 febbraio 2011, solo 37 milioni, ovvero il 2,18 per cento del miliardo e 701 milioni a disposizione, risultano effettivamente spesi utilizzando i nuovi fondi comunitari causando in questo modo una grave ed irreparabile perdita per la Regione sarda.Cagliari, 6 maggio 2011