CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 574/A
INTERROGAZIONE MELONI Valerio - BRUNO - ESPA - LOTTO - MANCA, con richiesta di risposta scritta, sul progetto di riassetto del Dipartimento di salute mentale e di attivazione dell'Area neuroscienze e salute mentale della ASL di Sassari.
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I sottoscritti,
premesso che il commissario della ASL n. 1, con deliberazione n. 178 del 10 marzo 2011, in base alla proposta formulata dal direttore sanitario, ha revocato, in regime di autotutela, la deliberazione 1203 del 20 ottobre 2010, con la quale era stato attribuito l'incarico di responsabile del Dipartimento di salute mentale e delle dipendenze, in attesa di espletare le procedure previste dalla normativa vigente per l'attribuzione degli incarichi di direzione di struttura complessa, non essendoci all'interno operatori forniti dei titoli necessari per ottenere tale affidamento, se non in via provvisoria;
considerato come, sulla base di una non meglio precisata esigenza di soddisfare i bisogni della salute mentale degli utenti (evidentemente fin qui poco soddisfatti?) e della esigenza di integrare quanto più possibile le attività della ASL con quelle della AOU e dell'Università di Sassari si assuma un progetto di "Riassetto del Dipartimento di Salute Mentale e di attivazione dell'Area Neuroscienze e salute Mentale" predisposto da due operatori, senza che su di esso sia avvenuta alcuna forma di confronto con l'insieme degli operatori interessati e al di fuori delle linee contenute nel Piano sanitario regionale (PSR) e nell'atto aziendale;
preso atto che la dirigenza aziendale ha valutato, senza presupposti giuridici e/o di servizio, che uno degli operatori proponenti il progetto abbia, oltre che i requisiti per sviluppare lo stesso, anche le caratteristiche, ma non i titoli, per coordinare anche i servizi riguardanti il Dipartimento di salute mentale;
constatato che è stato, inoltre, costituito un gruppo di lavoro per la modulazione e la realizzazione di un progetto con le caratteristiche su richiamate e che è stata istituita la figura del project manager cui viene affidato anche il compito di coordinatore dei servizi afferenti al Dipartimento di salute mentale, la cui durata è rinviata ad atto successivo, così come é affidata al servizio personale la valutazione degli oneri derivanti dalla remunerazione per la realizzazione del progetto;
rilevato che si assume una deliberazione che, in regime di autotutela, revoca un incarico provvisorio precedentemente assegnato con il criterio della maggiore anzianità di servizio, senza che nel frattempo si sia provveduto all'avvio delle procedure previste dalle norme vigenti per la copertura dell'incarico stesso;
considerato che si "inventa" un ruolo inesistente nella norma e nei contratti di lavoro di project manager, cui, di fatto, si affida anche il ruolo di coordinatore di dipartimento;
valutato come si approvi un progetto di riorganizzazione dipartimentale senza alcun confronto con chi quotidianamente opera nel dipartimento e nei servizi territoriali;
preso atto che tale progetto è in totale difformità con gli indirizzi contenuti nel vigente atto aziendale che deriva dal PSR non revocato o modificato dal Consiglio regionale della Sardegna e che dello stesso PSR si modificano surrettiziamente gli obiettivi generali e la stessa organizzazione dei servizi, anche attraverso l'istituzione di un'area di neuroscienze, inesistente nei documenti cui ci si dovrebbe attenere e che si devono attuare fino all'eventuale modifica da parte degli organi competenti;
considerato che quanto sopra richiamato è avvenuto non solo in difformità delle norme citate, ma anche senza alcun confronto con gli operatori che da molti anni si occupano di salute mentale nel territorio con una gestione prevalentemente medica e ambulatoriale conformemente agli indirizzi richiamati;
accertato come nella delibera citata siano del tutto oscuri i criteri adottati per assumere un progetto difforme dai riferimenti aziendali e legislativi vigenti e non emergano i motivi che stanno alla base della istituzione di un'area di neuroscienze e in base a quali requisiti e titoli sia stato individuato un coordinatore di dipartimento;
visto che si omettono sia le modalità attraverso le quali si configura un gruppo di lavoro remunerato e forse sottratto alle attività ordinarie, sia quali siano stati i titoli valutati e richiesti e sia le competenze ritenute necessarie per coadiuvare un project manager nell'attuazione di un progetto viziato da profili di illegittimità formali e sostanziali;
chiedono di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale:
1) per sapere quali iniziative intenda assumere per annullare deliberazioni difformi dal Piano sanitario regionale e dall'atto aziendale della ASL di Sassari;
2) per evitare che si affidino incarichi di coordinamento di strutture complesse ad operatori privi dei requisiti formali e sostanziali previsti e dopo aver revocato, in regime di autotutela, una deliberazione di affidamento provvisorio di incarico a dirigente fornito di maggiori titoli;
3) per sapere come intenda evitare che si costituiscano, di fatto, nuovi dipartimenti privi dei requisiti procedurali necessari e che, sulla base di "progetti", si riorganizzino delicati servizi territoriali, disperdendo quanto costruito in questi anni sulla base di indirizzi e di obiettivi chiari e definiti nelle modalità previste dal PSR e dall'atto aziendale;
4) per sapere quali iniziative intenda assumere per dissolvere l'evidenza che le delibere citate assolvano all'unico obiettivo di affidare la guida del dipartimento a operatori privi dei necessari requisiti e con procedure poco chiare e per evitare che si comprometta il funzionamento dei servizi al solo scopo di risolvere problematiche che poco o niente hanno a che fare con i principi della buona amministrazione e gestione della salute mentale nel territorio.Cagliari, 6 maggio 2011