CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 563/A
INTERROGAZIONE LOCCI, con richiesta di risposta scritta, sulla installazione di un radar da parte della Guardia di finanza in località Capo Sperone nell'Isola di S. Antioco.
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Il sottoscritto,
preso atto che:
- la Giunta regionale della Sardegna, con deliberazione n. 36/22 del 4 novembre 2010, ha concesso in comodato d'uso alla Guardia di finanza - Reparto tecnico logistico amministrativo della Sardegna, una porzione dell'immobile denominato "ex stazione radio" in Sant'Antioco, località Capo Sperone - Su Monti de su Semafuru, al fine di installare un potente radar su un traliccio alto 36 metri per la sorveglianza costiera e marittima;
- la zona indicata si trova all'interno di una zona di protezione speciale, codice ITB043032, denominata "Isola di S. Antioco, Capo Sperone" ed è in zona H nel vigente PUC comunale;
- l'intera Isola di Sant'Antioco è tutelata da vincolo paesaggistico (Codice Urbani, decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42) oltre a quello determinato dal Piano paesaggistico regionale - Ambito del paesaggio n. 6 (Carbonia e Isole Sulcitane);
considerato che:
- l'intera parte sud dell'Isola di S. Antioco è parte integrante di un ecosistema sensibile che potrebbe subire ripercussioni negative dai potenziali effetti dell'inquinamento elettromagnetico, in quanto la zona presenta un quadro paesaggistico assolutamente unico e irripetibile, per cui qualsiasi intervento potrebbe mettere a rischio il delicato ecosistema presente nell'intera area;
- la zona di Capo Sperone è una zona di incomparabile bellezza con strutture turistiche e residenziali che si trovano in prossimità della zona dove dovrebbe sorgere il radar;
- le aree a protezione speciale (ZPS), come le zone SIC, ai sensi della normativa europea, dettata dalla direttiva Habitat 92/43 del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, e del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, attuativo della direttiva, devono essere sottoposte ad una valutazione di incidenza;
- risulterebbe che, dopo il passaggio del bene dallo Stato alla Regione, il Comune di S. Antioco ne avrebbe chiesto l'acquisizione per destinare ad uso turistico tutta l'area;
ritenuto che:
- la situazione descritta determina un grave nocumento alla fruibilità e allo sviluppo di un tratto di litorale dell'Isola;
- la presenza del radar possa determinare potenzialmente anche un rischio per la salute dei cittadini e dei turisti che transitino nella zona;
- l'Isola di S. Antioco avrà, a breve, la più grossa servitù marina presente in Sardegna con il passaggio del gasdotto Galsi nelle acque del Golfo di Palmas,
chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica e l'Assessore regionale della difesa dell'Ambiente per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione descritta;
2) se non ritengano che il radar in questione avrebbe potuto essere ubicato per esempio in una zona già gravata da servitù militari, come il poligono di Capo Teulada, senza creare un nuovo vincolo e una nuova servitù per il nostro territorio;
3) se non ritengano di prendere in considerazione la possibilità di bloccare l'insediamento del radar nella zona di Capo Sperone favorendone l'ubicazione, se strettamente necessaria, in una zona alternativa all'Isola di S. Antioco;
4) se siano stati rispettati tutti i vincoli a cui la zona in questione è sottoposta (PUC, PPR, ZPS, vincolo paesaggistico in base al Codice Urbani, decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42).Cagliari, 13 aprile 2011