CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 562/A

INTERROGAZIONE BARRACCIU - PITTALIS - CUCCA - CAPELLI - MARIANI - MULA, con richiesta di risposta scritta, sulla riduzione delle cure fisioterapiche domiciliari a un giovane di Teti (NU) affetto da tetraparesi spastica.

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I sottoscritti,

premesso che il signor Giovanni Loche, di 36 anni, di Teti (NU), dal 1995 è affetto da tetraparesi spastica a seguito di un incidente stradale che gli causò un grave trauma cranico-encefalico costringendolo all'immobilità totale e limitando allo sguardo le sue capacità comunicative, nonostante sia perfettamente in grado di intendere e di volere;

considerato che:
- a seguito dell'incidente occorso nel 1995, viste le gravissime condizioni del signor Loche, la ASL di Nuoro ritenne necessarie e dunque concesse, due ore di fisioterapia giornaliera confermate a distanza di sei anni dalla competente commissione medica;
- dal lontano 2007 la competente commissione medica si è limitata a redigere le proprie valutazioni d'ufficio fino alla visita domiciliare espletata nell'anno 2010 e nel gennaio 2011 dalla fisiatra del distretto di Sorgono a seguito di insistenti sollecitazioni, anche a mezzo stampa, da parte del padre del signor Loche;

rilevato che, nonostante le evidenti gravissime condizioni del signor Loche riportate dalla fisiatra nel certificato redatto a seguito della visita domiciliare del 25 gennaio 2011, la stessa fisiatra ha incomprensibilmente confermato la drastica riduzione delle sedute fisioterapiche domiciliari, prescrivendo soli 90 minuti settimanali (30 minuti tre volte la settimana) di trattamento specialistico (in precedenza di due ore quotidiane), indirizzato principalmente ai quattro arti sottoposti a processo di calcificazione e al collo, immobilizzato;

specificato che:
- autorevoli professionisti esterni certificano che trattamenti di 90 minuti nell'arco dell'intera settimana sono una quantità irrisoria e assolutamente insufficiente a garantire, a un uomo costretto alla totale immobilità, il mantenimento delle condizioni fisiche e con esse i requisiti minimi per una vita già pesantemente provata;
- com'era ovvio avvenisse, la riduzione della fisioterapia è stata in breve tempo causa di perdita accentuata e progressiva del tono muscolare e di un generale ulteriore irrigidimento degli arti e del resto del corpo tali che, a distanza di poco più di un anno, è di fatto compromessa la possibilità dello spostamento del paziente su dispositivi quali sedia a rotelle, ma anche nel suo letto;

sottolineato che il sindaco e l'amministrazione comunale di Teti, compatibilmente con le competenze e le risorse a disposizione dei comuni, si sono sempre prodigati e si prodigano tuttora per fornire alla famiglia Loche ogni supporto utile ad alleviare le sofferenze del signor Loche e le difficoltà della famiglia,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale:
1) per sapere se siano a conoscenza del grave caso su menzionato, delle singolari modalità di valutazione "a distanza" della commissione competente e dei provvedimenti della ASL di Nuoro che sottraggono dal 2010 al malato servizi domiciliari essenziali ad evitare la calcificazione degli arti e l'irrigidimento totale del corpo;
2) affinché la ASL disponga immediatamente una visita medica domiciliare multidisciplinare in grado di rilevare la gravità e la complessità dello stato di salute del signor Loche;
3) affinché vengano tempestivamente ripristinate, a favore del paziente di cui trattasi, le ore di assistenza fisioterapica.

Cagliari, 13 aprile 2011