CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 556/A

INTERROGAZIONE MORICONI - CUCCU - PORCU, con richiesta di risposta scritta, sulle gravi problematiche aperte a seguito della decisione unilaterale del Governo di trasferire 700 migranti tunisini a Cagliari e accoglierli nell'ex caserma dell'Aeronautica militare sita in viale Elmas.

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I sottoscritti,

ribadito che:
- la Sardegna, a conferma della predisposizione ad accogliere, proteggere e sostenere, senza discriminazioni, quanti, nella ricerca disperata della libertà e della democrazia, fuggono da regimi oppressori e totalitari;
- inoltre, tale accoglienza deve essere riservata non solo alle popolazioni libiche, ma anche a quanti provengono da quei territori del Nord Africa scossi da tale instabilità politica e sociale che li spinge ad un esodo di proporzioni rilevanti;

considerato che:
- la Sardegna e il suo sistema di autonomie locali hanno risposto da subito affermativamente alla domanda di accoglienza dei migranti nord africani, in un generoso spirito di solidarietà volto a decongestionare la drammatica situazione di Lampedusa;
- in questa previsione diversi comuni della nostra Regione hanno non solo dato la loro disponibilità, ma hanno individuato e attrezzato i possibili siti di accoglienza;
preso atto che il Governo, con decisione arbitraria, in violazione a tutti gli accordi precedentemente fatti con la stessa Regione e l'ANCI, prevaricante del diffuso sentimento di una autonomia regionale che fonda le sue radici nella autodeterminazione, nella peculiarità della nostra storia, del pensiero e della cultura dei sardi, "motu proprio" ha deciso di trasferire 700 tunisini e accoglierli nella ex caserma dell'Aeronautica militare in Cagliari;

accertato che:
- tale struttura non possiede affatto quei requisiti necessari a garantire l'ospitalità, sia pure temporanea, ad un numero così elevato di persone;
- inoltre, trattasi di una struttura appartenente al demanio regionale e per il suo utilizzo, si presume, non è stata formulata alcuna richiesta di disponibilità all'Amministrazione regionale;

considerato che la stessa struttura è sita in località contigua al nucleo urbano della città di Cagliari;
preoccupati:
- dei possibili risvolti di ordine pubblico potrebbero derivare da una presenza così prossima al tessuto urbano di Cagliari di centinaia e centinaia di persone che comunque, anche non per loro volontà, portano un carico non indifferente di sofferenza, di inquietudine, di angherie che potrebbero anche sfociare in gesti di intolleranza;
- che le coste sud occidentali della Sardegna possano essere, come è già stato, il nuovo punto di sfogo e di sbarco di migliaia di clandestini,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione per conoscere:
1) le motivazioni per le quali il Governo si sia sentito autorizzato arbitrariamente a violare gli accordi presi con la Regione Sardegna e l'ANCI;
2) quali atti intenda intraprendere la Giunta regionale perché sia rispettata sopra ogni cosa la volontà del popolo sardo;
3) se non ritenga urgente stabilire un piano di accoglienza che preveda l'immediato trasferimento dei 700 tunisini in altri siti capaci di fornire loro servizi che si possono definire al giorno d'oggi umani e non fatiscenti come quelli della ex caserma militare su citata;
4) quali interlocuzioni urgenti siano state attivate presso il Ministero degli interni perché sia garantita la sicurezza dei cittadini cagliaritani e quella dei migranti tunisini;
5) quali decisioni intenda adottare la Giunta per garantire la sicurezza delle coste sarde e se non ritenga urgente e inderogabile aprire con le amministrazioni locali dei comuni della costa sud occidentale un tavolo di confronto per trovare mezzi e soluzioni volti a superare queste nuove problematiche che rischiano di assumere toni drammatici quanto quelli di Lampedusa.

Cagliari, 6 aprile 2011