CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 545/A

INTERROGAZIONE SOLINAS Antonio - ESPA - SANNA Gian Valerio, con richiesta di risposta scritta, sui tagli ai punteggi dei progetti personalizzati della legge n. 162 del 1998, in particolare riferimento al caso dell'utente di Mogorella (OR).

***************

I sottoscritti,

premesso che, nei giorni scorsi, la stampa locale ha dato ampio risalto al caso di G.P.L., 29 anni, di Mogorella, il quale, affetto da atrofia muscolare spinale di secondo grado, si è visto ridurre i trasferimenti derivanti dalla legge n. 162 del 1998, che come è noto stabilisce provvidenze a favore delle persone certificate con disabilità grave;

considerato che:
- anche nel Consiglio provinciale di Oristano è stato sollevato il caso con una interpellanza consiliare;
- in particolare il sig. L., che vive in compagnia dell'anziana madre, usufruisce dei trasferimenti della legge n. 162 del 1998 da tre anni, e in questo triennio le provvidenze a suo favore sono passate da 4.500 euro il primo anno a 2.600 euro il secondo, per arrivare a 1.600 euro il terzo anno, con il conseguente inevitabile dimezzamento delle ore di assistenza dedicate all'igiene personale, ora a carico dell'anziana madre;

evidenziato che tale ridimensionamento dei trasferimenti è da attribuire alla revisione dei criteri di calcolo, che prevedono che i cosiddetti "servizi fruiti" (tra i quali i ricoveri, la frequenza scolastica, l'assistenza domiciliare integrata, e similari) siano portati in diminuzione dal "carico assistenziale familiare", comportando una riduzione delle provvidenze, come nel caso del sig. L., il quale affronta dei ricoveri semestrali a Bologna presso una clinica specializzata; risultano in questo modo paradossalmente danneggiati proprio coloro che, a causa delle difficili condizioni fisiche, necessitano di ulteriori prestazioni di natura specialistica;

sottolineato che:
- tale criterio del calcolo assistenziale familiare appare ancora più illogico perché è calcolato su quanto avvenuto l'anno precedente a quello che è oggetto dell'intervento (cosicché se uno è stato ricoverato nel 2010, "pagherà" questo ricovero con minori servizi nel 2011);
- ancora, secondo la logica introdotta dall'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, un ricovero ospedaliero risulta essere equiparato ad un momento di sollievo, ovvero di alleggerimento del carico personale e familiare, tale da assimilarlo assurdamente ad un periodo di vacanza;

ritenuto che tale situazione (che di certo non interessa il solo sig. L. ma numerose persone disabili gravi), non sia degna di un paese civile come il nostro pretende di essere, e che i criteri dovrebbero essere costruiti in maniera tale da tenere conto delle situazioni di particolare gravità, evitando che al danno della malattia si aggiunga la beffa della burocrazia,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) in quale sede e per quale motivo sia stato introdotto un criterio così discriminante e penalizzante per migliaia di persone con disabilità in tutta la Sardegna, fra i quali il citato utente di Mogorella, mai adoperato in 10 anni di ottima applicazione della legge;
2) come si ritenga porre rimedio a tale ingiustificata penalizzazione per tutti i sardi, visto che i sottoscritti interroganti, dopo aver visionato gli atti sul dibattito consiliare e quelli sulla discussione in Commissione, hanno ravvisato che non è stata mai discussa questa fattispecie penalizzante proprio per le persone che a causa della loro disabilità devono ricorrere a cure ospedaliere (e non quindi a ricoveri di carattere assistenziale).

Cagliari, 28 marzo 2011