CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 531/A
INTERROGAZIONE CUCCUREDDU, con richiesta di risposta scritta, sull'ipotesi di soppressione del servizio di diabetologia dell'Ospedale SS. Annunziata di Sassari.
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Il sottoscritto,
premesso che il diabete mellito si deve considerare in Sardegna una malattia altamente specifica della realtà sarda per l'alta frequenza e peculiarità proprie dal momento che:
- il diabete mellito, nei soggetti oltre i 20 anni di età, ha una prevalenza in Provincia di Sassari di oltre il 7 per cento, quasi raddoppiata negli ultimi 15 anni, come evidenziato dagli studi di popolazione "ATS Sardegna 82-84" e "Prevenzione e diagnosi precoce delle malattie cardiovascolari" condotti dal centro di diabetologia della divisione di medicina di Sassari e i cui dati sono stati oggetto di svariate pubblicazioni in riviste scientifiche italiane e straniere (Acta diabetologia 2008, Annal nutrition and metabolism 2005) e comunicazioni anche a congressi internazionali (American diabetes association, Washington, 2004);
- il diabete mellito di tipo 1 o infanto-giovanile ha una incidenza in Sardegna di oltre 38 nuovi malati/anno ogni 100.000 abitanti, più di quattro volte rispetto alla media delle altre regioni italiane e la più alta al mondo dopo la Finlandia;
considerato che per via dei suddetti motivi i diabetici ricadenti nel territorio della ASL di Sassari sono circa 15.000 con un'alta incidenza di insulino-trattati;
accertato che:
- presso la Divisione di medicina di Sassari opera da oltre 40 anni un servizio di diabetologia prima strutturato come primariato e quindi come ambulatorio annesso alla Divisione di medicina;
- tale centro di diabetologia agisce come centro ospedaliero di III livello, come l'omologo presso l'Ospedale Brotzu di Cagliari, con un'utenza di circa 4.000 assistiti diabetici e con patologie dismetaboliche, garantendo anche le consulenze specialistiche per tutti i reparti dell'ospedale;
- tale centro assicura un'assistenza di qualità per i propri assistiti con esami (ecocolor doppler trans-cranico) e attività (ambulatorio per il piede diabetico) di alto profilo scientifico-assistenziale;
- tale struttura ha dato negli anni un valido contributo sperimentale, già in parte citato, mediante studi epidemiologici fra i più vasti in Sardegna, attraverso i quali è stato possibile monitorare l'evolversi nel tempo della malattia diabetica e dei fattori di rischio aterogeni e i cui dati sulla prevalenza e sul trend del diabete sono gli unici in Italia rilevati in forma diretta e non mediante il consumo dei farmaci come negli altri studi;
- tale struttura è condotta da soli quattro medici che si dividono con l'attività di reparto, quattro infermieri di cui 1 part time e due dietiste e il suo costo di esercizio è in parità, dal momento che le uscite e le entrate sono equivalenti essendo pari a circa 300.000 euro l'anno e insieme con la Divisione di medicina si arriva mediamente a un utile di oltre 1.750.000 euro/anno (oltre 4.500.000 euro di entrate e 2.500.000 euro circa di uscite);
visto che sarebbe stata manifestata da parte della dirigenza della ASL di Sassari la volontà di eliminare tale struttura diabetologica e ubicare tutta l'attività diabetologica presso il villaggio S. Camillo a circa 5 km da Sassari con le seguenti conseguenze che appaiono oltremodo evidenti:
- si costringerebbero i pazienti, per lo più anziani e provati in diverso modo dalla malattia, a un viaggio con un servizio di trasporto che appare molto carente, o a raggiungere la località con mezzi propri, molte volte coinvolgendo i familiari, con ulteriore evidente disagio per i pazienti che arrivano dai centri dell'hinterland;
- si eliminerebbe di fatto il terzo livello, quello più specialistico e proprio della struttura ospedaliera, nella cura del diabete, facendo un unico centro di glicemologia piuttosto che di diabetologia; ciò in una malattia in cui prevenzione e cura delle complicanze sono momenti altrettanto importanti del solo controllo glicemico;
- si priverebbe l'ospedale di medici che hanno sviluppato negli anni alte competenze in una importante disciplina medica e, contemporaneamente, l'Ospedale di Sassari della possibilità di accedere a consulenze qualificate nei vari reparti ospedalieri ove un paziente diabetico può essere ricoverato per altre patologie;
- non verrebbe data pari priorità ed importanza alle due esigenze del malato cronico e cioè l'assistenza qualificata e continuativa da parte della struttura di riferimento, quella già esistente, e la sistemazione logistica nel perimetro urbano che fa dell'attività in ambito ospedaliero il completamento del percorso assistenziale;
ritenuto, per quanto esposto, che tale struttura debba essere mantenuta e potenziata mediante la sua collocazione in struttura semplice con l'individuazione al suo interno di un responsabile,
chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se abbia fondamento la notizia della chiusura del suddetto centro di diabetologia;
2) qualora la notizia sia fondata, le ragioni per cui si intenderebbe provocare la diaspora di circa 4.000 diabetici, privare la sanità sassarese di una struttura per la cura del diabete particolarmente qualificata, ad alta produttività, ad alto gradimento da parte degli assistiti e inoltre di professionalità mediche che da oltre 15 anni hanno sviluppato un'alta competenza in materia;
3) qualora la scelta sia già maturata, come l'Assessorato intenda intervenire affinché il centro rimanga in ambito ospedaliero così da mantenere e consolidare il secondo e terzo livello nella cura del diabete nell'ambito del dipartimento di medicina.Cagliari, 11 marzo 2011