CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 526/A
INTERROGAZIONE LOCCI, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione del Consorzio di bonifica del basso Sulcis.
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Il sottoscritto,
preso atto che:
- la situazione di grave deficit economico del Consorzio di bonifica del basso Sulcis è stata determinata, tra le altre cose, dal mancato introito, quantizzabile in circa 1.400.000 euro, a causa del passaggio delle competenze della diga di Monte Pranu al nuovo ente ENAS (la legge regionale di riforma 23 maggio 2008, n. 6, la legge regionale 6 dicembre 2006, n. 19, sulla gestione delle acque e l'articolo 13, comma 12, della legge regionale 27 maggio 2007, n. 2,)
- le spese per i contenziosi giudiziari negli anni, non risolti dalle precedenti gestioni, hanno ulteriormente aggravato il bilancio dell'ente;
- la legge regionale n. 6 del 2008 prevede all'articolo 5, comma 3, che "L'Amministrazione regionale contribuisce nella misura dell'80 per cento delle spese considerate ammissibili sostenute dai consorzi di bonifica:
a) per la realizzazione e l'aggiornamento del piano di classifica;
b) per la realizzazione e l'aggiornamento del catasto consortile;";
- il finanziamento di questi importanti strumenti per il raggiungimento dell'autonomia impositiva, come il catasto consortile ed il piano di classifica, sono un presupposto necessario e fondamentale per l'esercizio della potestà impositiva e quindi indispensabili per il raggiungimento di un equilibrio di bilancio;considerato che:
- sembrerebbe che i dati amministrativi del Consorzio di bonifica, nonostante la gestione commissariale, non rispondano ai requisiti di "efficacia, efficienza ed economicità" come recita la legge di riforma, anche per le ragioni indicate;
- la legge n. 6 del 2008 all'articolo 1, comma 3, cita "è altresì finalizzata alla riorganizzazione delle funzioni dei consorzi di bonifica, al risanamento finanziario dei medesimi e al riordino dei relativi comprensori di bonifica";
- sono passati due anni senza che ci sia stato un provvedimento organico che dia piena applicazione alla legge di riforma citata, ma solo doverosi provvedimenti emergenziali;ritenuto che:
- la situazione descritta determina un potenziale nocumento alla efficienza del servizio idrico con problemi non più accettabili, primo fra tutti, il continuo ritardo nel pagamento degli stipendi del personale che non ha ricevuto la tredicesima mensilità del 2010 e nemmeno gli stipendi di gennaio, febbraio e marzo 2011;
- il perdurare di questa situazione sta determinando una paralisi di fatto dell'attività dell'ente, compromettendo la stagione irrigua in corso;
- l'ente non è più in grado di far fronte anche agli impegni di cassa di base come il pagamento delle bollette energetiche:
- si debba dare corso ai finanziamenti che consentano un'autonomia gestionale, anche attraverso la definizione del catasto consortile e del piano di classifica,chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) se siano a conoscenza della grave situazione descritta,
2) quali provvedimenti urgenti intendano mettere in atto per risolvere questa situazione che rischia di compromettere ulteriormente la già grave situazione del Consorzio di bonifica del basso Sulcis;
3) se prenderanno in considerazione le soluzioni più adeguate per una risoluzione più radicale del problema anche, qualora fossero necessari, con ulteriori finanziamenti per mettere a regime la legge di riforma dei consorzi di Bonifica;
4) se si avvarranno, ai sensi dell'articolo 38 della legge regionale n. 6 del 2008, della norma che indica che la Regione nella sua funzione di vigilanza "può disporre ispezioni e perizie volte ad accertare il regolare funzionamento degli organi e il regolare esercizio dell'attività del Consorzio", per valutare l'operato commissariale e della struttura amministrativa del Consorzio di bonifica del basso Sulcis.Cagliari, 8 marzo 2011