CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 491/A

INTERROGAZIONE SANNA Matteo, con richiesta di risposta scritta, sulla procedura concorsuale riguardante l'assunzione a tempo indeterminato di 57 dirigenti alla Regione Sardegna.

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Il sottoscritto,

premesso che lo scorso 17 gennaio 2011 è stata pubblicata la graduatoria degli ammessi alla prova orale dei concorso per 57 dirigenti della Regione Sardegna;

considerato che:
- i candidati ammessi sono risultati in numero di 35 su un totale di partecipanti pari a circa 500;
- appare quanto meno curioso che su 35 candidati ammessi, almeno 4 al 3 agosto 2010, data di espletamento della prova scritta, si trovavano inseriti negli organici degli uffici di gabinetto di assessorati regionali;
- alcuni dei 35 idonei, nonostante non avessero superato la prova preselettiva, sarebbero stati comunque ammessi con riserva in attesa che venissero decisi i ricorsi presentati da altri candidati avverso l'esclusione di questi ultimi;
- prima il TAR e poi il Consiglio di Stato hanno dato ragione a tali ricorrenti, e sarebbero pertanto venuti meno i presupposti che giustificavano l'ammissione con riserva dei soggetti che non avevano superato la preselezione, gli stessi dovrebbero a questo punto essere esclusi dalle successive fasi della procedura, anche nel caso in cui avessero superato la prova scritta;

rilevato che la prova del concorso, anziché prevedere la predisposizione di un elaborato su un argomento che, per quanto possibile, prevedesse le stesse difficoltà per tutti i candidati, corrisponde esattamente ad un procedimento posto in essere recentemente dall'Amministrazione regionale e nello specifico dalla Direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione (vedasi la procedura aperta per la gestione, manutenzione e supporto al change management del sistema di base dell'Amministrazione regionale (SIBAR) e del sistema degli enti e delle agenzie (SIBEAR), che peraltro prevedeva un importo stimato dell'appalto pari a 10.880.000 di euro contro i 10.000.000 di euro previsti dalla traccia del compito estratto durante la prova scritta);

considerato che, a riprova di quanto sopra esposto, tra i 35 idonei risultano diversi candidati che hanno partecipato attivamente alla gestione del suddetto procedimento;

accertato che:
- altri candidati ammessi alla prova orale appaiono privi dei requisiti di partecipazione previsti all'articolo 3 del bando in quanto risultano dipendenti, non in fascia dirigenziale, di enti non configurabili come amministrazioni pubbliche, situazione comprovata anche dal fatto che il relativo rapporto di lavoro risulta disciplinato dalla normativa privatistica;
- durante la prova scritta del concorso sono state riscontrate numerose irregolarità riguardanti le modalità di consegna degli elaborati che la commissione e l'Amministrazione regionale hanno ritenuto di dover adottare; in particolare, allo scadere del termine assegnato per lo svolgimento della prova, la commissione, anziché invitare il personale addetto alla vigilanza a ritirare gli elaborati presso il banchetto in cui ciascun candidato si trovava, ha invitato questi ultimi a consegnare gli elaborati presso le postazioni appositamente predisposte presidiate dagli stessi addetti alla vigilanza; così facendo durante le operazioni di consegna degli elaborati, durate oltre un'ora, diversi candidati, in assenza di qualunque forma di vigilanza, hanno potuto continuare indisturbati la propria prova, anche interloquendo con altri candidati; alcuni hanno potuto persino fotografare il proprio elaborato, creando così i presupposti per il riconoscimento della prova in sede di valutazione della stessa; stando così le cose non può neanche escludersi che alcuni candidati, approfittando della confusione che si è creata durante la consegna, abbiano scambiato i rispettivi elaborati;

considerato che:
- prima dell'inizio della correzione dei compiti la commissione giudicatrice è stata modificata e il prof. Luca Tamassia è stato sostituito dall'avv. Luca De Angelis il quale risulta abbia presentato a suo tempo domanda per la partecipazione allo stesso concorso; appare quanto meno insolito che venga scelto per la composizione della commissione giudicatrice un soggetto che pochi mesi prima appariva interessato alla copertura di un posto fra quelli messi a concorso, se non altro perché ruolo e competenze fra "giudicato" e "giudicatore" non paiono distinguersi adeguatamente;
- la Commissione ha iniziato la correzione dei compiti nel mese di ottobre 2010, concludendo la stessa nel mese di gennaio 2011 e con nota avente per oggetto: "Modalità di svolgimento e criteri di valutazione della prova scritta", priva di data e pubblicata nel sito internet della Regione, sono stati individuati dei criteri di valutazione degli elaborati molto circostanziati che prevedevano la valutazione dell'efficienza, efficacia, economicità, legalità, competenze del saper fare e conoscenza della materia per ciascun elaborato; è verosimile che in così poco tempo non sia stato possibile valutare con questi criteri ì circa 500 elaborati con l'opportuna serietà, ponderazione e con dovizia di votazioni e giudizi così come previsto nella richiamata nota;
- le irregolarità e i fatti sopra evidenziati concorrono a determinare una situazione di notevole incertezza e di malcontento tra i partecipanti al concorso che contribuisce ad accrescere la percezione, anche agli occhi dell'opinione pubblica, di una pubblica amministrazione priva di meritocrazia, incrementando così la sfiducia verso le istituzioni e verso la politica in generale;
- altresì la procedura in atto, qualora venisse portata a termine senza che vengano sanate tutte le irregolarità sopra evidenziate, potrebbe esporre l'Amministrazione regionale e i dirigenti responsabili a ingenti richieste di risarcimento danni, anche alla luce della più recente giurisprudenza in materia,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale agli affari generali, personale e riforma della regione per sapere:
1) se siano a conoscenza di quanto esposto in precedenza;
2) se non ritengano opportuno, in autotutela, considerati i numerosi ricorsi che sono già pervenuti e quelli che prevedibilmente verranno ancora presentati e tenendo in considerazione le anomalie procedurali riscontrate, provvedere all'annullamento dei concorso in argomento;
3) se non ritengano opportuno, nel caso non venga disposto l'annullamento dei concorso in autotutela, prima di procedere al prosieguo della procedura, effettuare tutti i necessari accertamenti sui requisiti di ammissibilità dei candidati ammessi a sostenere la prova orale dei concorso;
4) quali giustificazioni possano essere addotte riguardo a ciascun punto sopra riportato, soprattutto in relazione alla violazione delle procedure di consegna degli elaborati avvenuta il giorno della prova, nonché sul fatto che appare piuttosto punitivo credere che su circa 500 elaborati soltanto 35 risultino meritevoli di ammissione alla prova orale.

Cagliari, 31 gennaio 2011