CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 483/A
INTERROGAZIONE ESPA - COCCO Pietro - BRUNO, con richiesta di risposta scritta, sulla petizione con tremila firme per chiedere alla ASL di ripristinare la presenza del logopedista a Carloforte.
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I sottoscritti,
premesso che:
- fino a qualche mese fa il servizio di logopedia veniva assicurato anche a Carloforte, grazie alla presenza di uno specialista che si recava in loco;
- i recenti tagli nella sanità del Sulcis hanno portato a eliminare il servizio sull'Isola costringendo così i pazienti che necessitano delle sedute di logopedia a prendere il traghetto per poi raggiungere Carbonia;
considerato che:
- la quasi totalità delle persone che necessitano del servizio sono bambini, i quali patiscono gravi disagi perché, per usufruire dell'assistenza del logopedista, sono costretti a recarsi frequentemente in ospedale, viaggiando in traghetto ed in auto per raggiungere Carbonia;
- la seduta di logopedia dura 45 minuti ma, considerando il tragitto per raggiungere Carbonia e quello per poi far ritorno a Carloforte, è necessaria mezza giornata, pertanto per almeno tre volte alla settimana i bambini non possono frequentare le lezioni a scuola;
avendo appreso che non si tratta dell'unico grave disservizio sanitario per i cittadini di Carloforte: infatti i tempi d'attesa medi per prenotare i prelievi di sangue al poliambulatorio sono di un paio di settimane perché i prelievi sono effettuati per due soli giorni alla settimana, nonostante l'insularità non permetta ai pazienti che hanno urgenze di spostarsi agevolmente oltre sponda per provvedere direttamente in ospedale,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se:
1) siano a conoscenza di queste gravi situazioni e della giacenza della petizione firmata da tremila cittadini di Carloforte per chiedere la presenza del logopedista;
2) non ritengano opportuno ripristinare quanto prima il servizio di logopedia a Carloforte;
3) non ritengano più opportuno che sia il professionista ad affrontare la trasferta per consentire di conciliare, e quindi di salvaguardare, il diritto alla salute e allo studio dei bambini;
4) non ritengano che l'insularità non debba costituire un grave disagio per i cittadini di Carloforte, tale addirittura da compromettere l'accesso alle essenziali prestazioni sanitarie.Cagliari, 17 gennaio 2011