CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 482/A
INTERROGAZIONE VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sul funzionamento dell' Unità operativa complessa (UOC) di chirurgia plastica - Centro ustioni dell'Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari.
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Il sottoscritto,
considerato che:
- la deliberazione n. 15/73 del 2 giugno 1992 della Giunta regionale sarda ha istituito il Reparto, oggi Unità operativa complessa (UOC) di chirurgia plastica - Centro ustioni presso l'Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari;
- originariamente tale unità operativa avrebbe dovuto avere 25 posti letto, mentre la sua attuale dotazione, al settimo piano dell'Azienda Brotzu, è rappresentata da 12 posti letto di ricovero ordinario e da tre posti letto di terapia dedicata a grandi ustionati;
- attualmente risulta effettivamente operativa soltanto l'unità di tre posti letto riservata al trattamento delle ustioni, mentre i restanti posti letto, peraltro liberi e immediatamente disponibili, non sono operativi a causa delle carenze di organico professionale che costringono l'equipe chirurgica (due soli medici chirurghi) ad utilizzare quattro posti letto (e una sola seduta chirurgica settimanale) all'interno della UOC di chirurgia generale dello stesso ospedale;
- tale situazione di inadeguatezza strutturale comporta un'attività operativa ridotta, prevalentemente indirizzata alle prestazioni ambulatoriali e di chirurgia in anestesia locale, sicuramente difforme rispetto allo standard qualitativo delle prestazioni complesse offerte dall'Azienda Brotzu;
- a causa del complessivo sottodimensionamento della UOC di chirurgia plastica, si sarebbe formata una lunga lista d'attesa nelle prestazioni chirurgiche di maggior complessità, che sfiora i due anni per i pazienti affetti da patologie tumorali;
- il Piano sanitario regionale 2006-2008, nella parte relativa ai posti letto caducata dal TAR Sardegna, aveva ipotizzato la riduzione a 15 del complessivo numero dei posti letto dell'UOC di chirurgia plastica (tre dei quali riservati al Centro ustioni e due al DH);
- l'Amministrazione regionale aveva a più riprese garantito la propria disponibilità ad autorizzare i concorsi per il completamento della dotazione organica dell'UOC e a finanziare l'acquisto delle strumentazioni sanitarie necessarie a consentire lo sviluppo delle attività di chirurgia e microchirurgia plastica;
- l'UOC di chirurgia plastica dell'Azienda Brotzu è attualmente l'unica di tutta la Regione e, già nell'attuale situazione di profonda sofferenza strutturale, riceve pazienti e serve un bacino d'utenza che interessa circa i due terzi del territorio regionale;
- la specificità che consente all'Azienda Brotzu di fregiarsi del riconoscimento di alta specializzazione si regge sulla presenza di un'offerta diversificata, tutta incentrata sulla capacità di fornire risposte sanitarie complesse e di grande qualità, che rappresentino eccellenze indiscusse sull'intero territorio regionale;
- in particolare nella chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, appare necessario il potenziamento di tutte le specifiche attività sanitarie ad elevato indice di complessità e di tecnologia (microchirurgia, chirurgia ricostruttiva, chirurgia post traumatica, chirurgia malformativa) che oggi maggiormente scontano la lunghezza delle liste d'attesa e rappresentano un limite alla fruizione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) da parte della popolazione sarda e una potenziale via di fuga per la mobilità passiva extraregionale,chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per conoscere quali iniziative intendano mettere in essere per garantire l'autonomia e la piena funzionalità della UOC di chirurgia plastica - Centro ustioni dell'Azienda ospedaliera Brotzu, in particolare rafforzando la dotazione organica medica, tecnica e infermieristica, completando la dotazione tecnologica e di apparecchiature, attivando la piena disponibilità dei posti letto e consentendo l'accesso alla programmazione delle sale chirurgiche in grado di ridurre le attuali, intollerabili liste d'attesa.
Cagliari, 13 gennaio 2011