CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 446/A

INTERROGAZIONE ZUNCHEDDU, con richiesta di risposta scritta, sul passaggio dei depositi dell'Aeronautica militare e della Marina militare dalla Regione Sardegna all'Ente foreste della Sardegna.

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La sottoscritta,

premesso che:
- i depositi carburante dell'Aeronautica e della Marina militare, situati tra il parco urbano di Monte Urpinu e il parco regionale di Molentargius e rispettivamente di metri quadri 138.175 e 129.000, sono transitati alla Regione nel novembre del 2008, a norma dell'articolo 14 dello Statuto regionale della Sardegna, dopo il protocollo d'intesa sottoscritto in data 6 marzo 2007 tra l'ex Sottosegretario alla difesa e l'allora Presidente della Regione autonoma della Sardegna;
- il deposito carburanti dell'Aeronautica militare ha cessato di essere operativo il 17 agosto 2007 ed è transitato nel patrimonio e nella disponibilità della Regione Sardegna nel novembre del 2008;
- il ruolo svolto dall'Amministrazione regionale rispetto al sito in questione è stato esclusivamente di opera di guardiania, senza che fossero consentite la fruibilità e la visibilità da parte dei cittadini, anche al solo scopo conoscitivo;

constatato che il recupero di questi spazi è avvenuto con notevoli difficoltà e solo dopo anni di iniziative di vario tipo portate avanti da associazioni, movimenti e cittadini cagliaritani in generale per la riduzione delle servitù militari in Sardegna e, nel caso specifico, in una zona della città di Cagliari di spiccato interesse e valore naturalistico-paesaggistico-storico come quella che appunto si trova tra il parco urbano di Monte Urpinu e il parco regionale di Molentargius;

sottolineato che tali spazi rappresentano un patrimonio da salvaguardare non solo per il loro inestimabile valore storico, ambientale e naturalistico ma anche per la presenza di alcuni stabili pregiati (per esempio la palazzina comando, la sala pompe, la sala antincendi ecc.) e dei serbatoi interrati, che sono da considerare delle vere e proprie testimonianze di archeologia militare, considerato che sono stati realizzati negli anni tra il 1930 e il 1940 e che sono ancora in buono stato di conservazione;

constatato che, per l'ennesima volta, riscontriamo nelle autorità competenti un atteggiamento di gestione di tipo privatistico e personalistico di un bene pubblico, in quanto il passaggio dell'ex servitù militare in questione dalla Regione autonoma della Sardegna all'Ente foreste non è stato oggetto di dibattito nelle opportune sedi consiliari, sia comunale che regionale, e in merito non sono stati organizzati incontri tematici e/o dibattiti pubblici a cui avrebbero potuto partecipare anche esperti del settore e dare un importante contributo per stabilire la destinazione e l'utilizzo di questi spazi,

chiedono di interrogare l'Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica e il Presidente della Regione per sapere se:
1) risulti attendibile quanto riportato dal quotidiano l'Unione sarda in merito al trasferimento dell'ex deposito carburanti dell'Aeronautica militare e della Marina militare dalla Regione Sardegna all'Ente foreste;
2) qualora questo risultasse vero, intendano sospendere immediatamente il trasferimento del sopracitato bene;
3) abbiano intenzione (e in quali tempi eventualmente) di avviare un tavolo tecnico nelle opportune sedi in Consiglio regionale con il coinvolgimento e la collaborazione di istituzioni, associazioni e comitati competenti in materia per valutare ed individuare quali usi fare di questo bene;
4) abbiano intrapreso o abbiano intenzione di intraprendere iniziative mirate al recupero del sito e al futuro utilizzo in modo da consentire oltre alla visitabilità anche la fruibilità del luogo da parte di tutti i cittadini;
5) vi sia la possibilità di consentirne l'accesso al pubblico in giorni prefissati (almeno un giorno alla settimana e preferibilmente la domenica), avvalendosi della collaborazione di enti, comitati ed associazioni competenti;
6) abbiano intenzione di indire un concorso di idee in collaborazione con gli atenei sardi finalizzato al recupero paesaggistico, naturalistico ed ambientale del bene.

Cagliari, 18 novembre 2010