CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 440/A

INTERROGAZIONE ESPA - CARIA - MARIANI - MELONI Valerio, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di una maggiore flessibilità nell'erogazione delle prestazioni riabilitative che consenta ai centri riabilitativi di poter fornire più di una terapia giornaliera consecutiva.

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I sottoscritti,

premesso che:
- la riabilitazione territoriale proposta nelle deliberazioni regionali dal 2006 ad oggi riguarda in modo prevalente, se non esclusivo, l'adulto: la deliberazione regionale n. 8/16, infatti, e le altre successive, fanno riferimento a modelli applicabili alle patologie dell'età adulta;
- il bambino che necessita di riabilitazione, a differenza dell'adulto, nella maggior parte dei casi si trova in una condizione di handicap di tipo fisico, sensoriale, cognitivo presente sin dalla nascita e richiede un intervento riabilitativo la cui precocità di inizio è fondamentale per la buona riuscita dello stesso;
- il profondo rinnovamento culturale nell'ambito riabilitativo degli ultimi anni (che guarda non alla misura e al recupero della disabilità, ma allo sviluppo di opportunità per tutti, prescindendo dalla gravità del deficit) ha modificato nella teoria i protocolli di intervento; tuttavia nella pratica l'applicazione risulta difficoltosa, dal momento che le risorse necessarie per portare avanti progettualità così articolate sono ben superiori a quelle messe a disposizione dal servizio sanitario;
- in altre regioni d'Italia, tra le quali la Liguria, esistono delle differenti modalità di erogazione delle prestazioni riabilitative per i minori, più rispondenti agli effettivi bisogni dei minori e della famiglia; infatti le prestazioni riabilitative nell'età evolutiva in queste regioni vengono erogate tenendo conto del progetto riabilitativo del minore, con una flessibilità nell'erogazione delle prestazioni riabilitative che tiene conto dell'età e del parere degli specialisti del settore, consentendo, a quei bambini che siano in grado di poterle sostenere, di effettuare 2/3 prestazioni riabilitative consecutive giornaliere;
- oggi in Sardegna i progetti di intervento riabilitativo forniti dai centri riabilitativi autorizzati vengono erogati con una modalità rigida, cioè "un giorno - una prestazione";

tenuto conto che:
- tanti bambini quotidianamente devono interrompere l'attività scolastica, per andare a fare una sola terapia di 45 minuti;
- i bimbi che frequentano l'asilo nido e la scuola materna, prevalentemente, fanno terapia al mattino, interrompendo ogni giorno l'attività scolastica;
- i bambini che frequentano le scuole elementari, viceversa, svolgono la terapia, quasi sempre al pomeriggio, dopo una giornata impegnativa e faticosa;
- all'aumento progressivo delle richieste prestazionali che si è verificato negli ultimi anni, è corrisposta una sistematica riduzione dei tetti di spesa per la riabilitazione, con la logica conseguenza di un allungamento spesso drammatico dei tempi di attesa o, peggio, con la necessità di ricorrere a prestazioni di tipo privato con i costi che comportano;

considerato che:
- una maggiore flessibilità nell'erogazione delle prestazioni riabilitative per l'età evolutiva otterrebbe lo scopo di migliorare considerevolmente la qualità di vita dei bambini e delle loro famiglie, senza alcun costo aggiuntivo per la Regione, in quanto il numero di prestazioni riabilitative settimanali complessive rimarrebbe lo stesso;
- appare opportuna e necessaria la predisposizione delle linee guida per l'età evolutiva, che preveda il superamento dei rigidi schemi temporali nella progettazione dell'intervento riabilitativo per rivolgersi esclusivamente a soddisfare gli effettivi bisogni del bambino e della sua famiglia, in una progettazione dinamica, variabile nei contenuti e nelle professionalità necessarie,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) quali azioni stia intraprendendo la Regione Sardegna e quali risorse stia mettendo a disposizione per soddisfare il bisogno riabilitativo dei minori;
2) se non reputino opportuno predisporre urgentemente le linee guida per l'età evolutiva che consentano ai centri di riabilitazione una maggiore flessibilità organizzativa che superi il rigido modello "un giorno - una prestazione", permettendo così a quei bambini che siano in grado di sostenerle, di poter effettuare 2/3 prestazioni riabilitative consecutive giornaliere, tenendo conto dell'età del bambino e del parere degli specialisti del settore;
3) se non ritengano necessario intervenire prontamente per consentire a tutti di poter accedere alle prestazioni riabilitative nel momento del bisogno e senza dover ricorrere ad onerose prestazioni di tipo privato, impiegando tutte le risorse necessarie per realizzare interventi efficaci sia per la crescita del bambino sia per la sua integrazione nella società.

Cagliari, 11 novembre 2010