CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 433/A
INTERROGAZIONE PORCU - ZUNCHEDDU, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di paralisi di AREA (Azienda regionale per l'edilizia abitativa) e sulle dubbie modalità di assunzione di personale operate nell'ultimo anno dall'ente per far fronte alle carenze nelle dotazioni organiche.
***************
I sottoscritti,
premesso che:
- il direttore generale di AREA, con determinazione n. 237 del 27 luglio 2009, aveva bandito un concorso per l'assunzione di 12 unità lavorative di categoria B;
- il concorso è stato dapprima sospeso, infine revocato dal nuovo CDA con deliberazione n. 147/7 del 13 aprile 2010;
- con deliberazione n. 145/3 del 30 marzo 2010, il CDA ha dato mandato al direttore generale affinché, nelle more della indizione dei concorsi pubblici, ponesse in essere le procedure necessarie all'indizione di un bando di gara ad evidenza pubblica per individuare l'agenzia interinale alla quale affidare le richieste di somministrazione di lavoro necessarie per il funzionamento dell'ente;
- nonostante la succitata deliberazione n. 145/3, con determinazione del direttore generale n. 124 del 5 maggio 2010, il servizio di somministrazione lavoro per la fornitura di cinque istruttori amministrativi e di un ingegnere, è stato affidato direttamente all'agenzia Obiettivo lavoro, in violazione dell'articolo 125 del codice degli appalti che impone la procedura negoziata per i contratti sotto soglia;
- l'agenzia Obiettivo lavoro non ha reso pubbliche le offerte di lavoro e non si conoscono i requisiti richiesti per queste 6 figure professionali, poi assunte con contratto semestrale, non essendo state pubblicate le apposite schede;
- le nuove assunzioni non sono state comunicate alle organizzazioni sindacali ai sensi della legge regionale n. 31 del 1998;
- il tempismo delle assunzioni, 5 maggio data della determina, 14 maggio data della sua pubblicazione, 27 maggio data assunzioni, 30 maggio elezioni provinciali, ha suscitato malcontento e sospetti;
verificato che:
- appare grave la situazione di paralisi del Servizio edilizia e dell'Ufficio progettazione di AREA e che tale stato di inerzia appare ancora di più intollerabile alla luce della disponibilità di fondi per oltre 200 milioni di euro che potrebbero essere immediatamente destinati alla costruzione di nuovi alloggi o a progetti di riqualificazione urbanistica da destinare a edilizia sociale, dando almeno parziale risposta al diritto ad un alloggio dignitoso per molte famiglie che si trovano nella condizione di non poter accedere al bene casa alle normali condizioni di mercato;
- nell'organigramma dell'ente sono tutt'ora presenti doppi e tripli incarichi e altri sono affidati tramite interminabili interim tra cui quello dello stesso direttore generale per le evidenti difficoltà del consiglio di amministrazione a mettersi d'accordo su una figura esterna che abbia il sufficiente gradimento politico e che sia finalmente in grado, dopo 20 mesi dalle ultime elezioni regionali e dopo un anno dalla nomina del nuovo consiglio di amministrazione, di dare piena operatività ad un ente così importante per la coesione sociale della nostra Isola;
constatato altresì che:
- il collegio dei sindaci revisori è stato nominato solo nel mese di giugno del 2010, con grande ritardo e dopo 4 mesi di esercizio provvisorio, e pertanto numerosi atti, tra cui il bilancio preventivo 2010 dell'ente, risultano illegittimi;
- la situazione sopra descritta non ha impedito nel frattempo di affidare un incarico professionale all'onorevole Salvatore Cicu (determina del direttore generale n. 3 del 10 febbraio 2010) parlamentare del PDL;
- la gestione nella manutenzione degli immobili avveniva, fino a pochi mesi fa, con affidamenti diretti sempre alle stesse ditte con violazione del codice degli appalti e non appare, ancora oggi, improntata alla massima trasparenza,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere se non ritengano di:
1) verificare i motivi che hanno portato AREA, a due anni dalle elezioni regionali, allo stallo organizzativo e progettuale sopra descritto e a comportamenti che non sono apparsi improntati alla massima trasparenza, imparzialità e rispetto delle norme previste per un ente pubblico;
2) individuare i motivi per i quali solo di recente sono stati finalmente banditi regolari concorsi pubblici per il completamento della pianta organica e a vigilare affinché tali concorsi siano espletati nella massima trasparenza tenendo conto delle effettive esigenze dell'ente e delle specifiche professionalità, titoli ed eventuali esperienze maturate all'interno dell'ente dei partecipanti;
3) operare per cancellare la sovrapposizione di incarichi e per affidare in via definitiva gli attuali incarichi ad interim a cominciare da quello riguardante lo stesso direttore generale;
4) mettere in campo ogni altra azione che sia in grado di consentire ad AREA, dopo 20 mesi dalle ultime elezioni regionali, di tornare a svolgere la propria fondamentale missione di ente pubblico preposto alla valorizzazione del patrimonio abitativo e al sostegno di politiche di recupero e riqualificazione urbana e territoriale per finalità sociali, ruolo che appare, oggi, gravemente compromesso con grave danno per la coesione sociale dell'intera comunità isolana.Cagliari, 3 novembre 2010