CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 407/A

INTERROGAZIONE SANNA Matteo, con richiesta di risposta scritta, sulla delimitazione e le disposizioni necessarie per l'operatività della zona franca di Olbia come richiesto nel decreto legislativo 10 marzo 1998, n. 75, in attuazione dell'articolo 12 del vigente Statuto d'autonomia speciale della Sardegna.

***************

Il sottoscritto,

convinto che la Sardegna abbia bisogno di una nuova stagione politica che con la riscrittura del nostro statuto autonomistico, acquisendo nuove e cruciali competenze in tutti i settori della cultura e dell'economia, possa affrontare i cambiamenti della realtà dovuti anche al trascorrere del tempo, ammortizzando gli influssi negativi dell'insularità e del gap infrastrutturale con le più avanzate regioni d'Italia e d'Europa;

affermando la necessità che lo statuto vigente venga rispettato completamente in quelle parti mai applicate, ma che potrebbero dare oggi e non domani, al termine di un lungo e imprevedibile percorso di riforma, quelle risposte che il modificarsi in sessanta anni della società sarda e la crisi dell'intera economia dell'Isola e internazionale richiedono con urgenza;

constatando come nella seconda parte del secolo scorso si sia sviluppato l'importante, tumultuoso e positivo cambiamento della Gallura, interessata dallo sviluppo di qualificate attività turistiche, il successo internazionale della Costa Smeralda e di tutte le iniziative turistiche che per analogia o indotto si sono sviluppate in seguito e che sono in continua evoluzione;

registrando quanto la Gallura sia stata interessata da flussi migratori interni importantissimi, dalla nascita di tante nuove attività produttive e di servizi, dal resistere delle comunità interne e tradizionalmente legate alle attività agro-pastorali, ma che hanno trovato nuova linfa vitale nella collaborazione con le comunità vecchie e nuove rivierasche più centrate sul turismo ed i servizi, dalla trasformazione della città di Olbia in uno dei poli urbani più dinamici, popolosi e con prospettive di sviluppo della Sardegna;

evidenziando che la crisi socio-economica è generale e nell'auspicio che la Gallura trovi occasioni di sviluppo, specializzazione, maggior qualità e anche diversificazioni produttive rispetto al pericolo di monocultura turistica che, pur in grande sviluppo e con buone prospettive future, non può che svilupparsi meglio in un'economia diversificata e moderna che interessi anche altri settori con una crescita condivisa in tutta la Provincia della Gallura e rispetto alla Sardegna stessa;

auspicando un aumento e sopratutto diversificazione del PIL della Gallura come contributo al desiderato aumento e riqualificazione del PIL sardo, per iniziare in particolare un rinnovato sviluppo economico che segua la riconversione, ristrutturazione e sostituzione di una miriade di produzioni scomparse, obsolete, non più sostenibili o da riqualificare, conseguenti alla profonda crisi dell'industrializzazione tentata nel passato, come a fronte della crisi dell'allevamento e più in generale dell'agricoltura, si ritiene necessario il riprendere con decisione l'iter mai completato dell'applicazione dell'articolo 12 dello Statuto vigente che recita: "Saranno istituiti nella Regione punti franchi";

riportando per opportuna memoria, dato l'universale parere positivo sulla fiscalità di vantaggio e sulle moltissime applicazioni nel mondo ed in Europa delle free zone, il decreto legislativo 10 marzo 1998, n. 75 (Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Sardegna concernenti l'istituzione di zone franche) e pubblicato nella Gazzetta ufficiale 7 aprile 1998, n. 81, che recita:
"Articolo 1
1. In attuazione dell'articolo 12 dello Statuto speciale per la Regione Sardegna approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, e successive modificazioni, sono istituite nella Regione zone franche, secondo le disposizioni di cui ai regolamenti CEE n. 2913/1992 (Consiglio) e n. 2454/1993 (Commissione), nei porti di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portovesme, Arbatax ed in altri porti ed aree industriali ad essi funzionalmente collegate o collegabili.
2. La delimitazione territoriale delle zone franche e la determinazione di ogni altra disposizione necessaria per la loro operatività viene effettuata, su proposta della Regione, con separati decreti del Presidente del Consiglio dei ministri.
3. In sede di prima applicazione la delimitazione territoriale del porto di Cagliari è quella di cui all'allegato dell'atto aggiuntivo in data 13 febbraio 1997, dell'accordo di programma dell'8 agosto 1995 sottoscritto con il Ministero dei trasporti.";

tutto ciò premesso e sostenendo che nello spirito dell'articolo 12 dello Statuto e delle prescrizioni del decreto attuativo sia possibile ricomprendere nella zona franca di Olbia, nella delimitazione territoriale della Regione e da inviare al Consiglio dei ministri, il porto di Olbia comprensivo delle sue tre aree, porto interno, Isola bianca e porto Cocciani, l'area industriale gestita dal CINES e infine l'area aeroportuale Olbia Costa Smeralda e le zone adiacenti necessarie per lo sviluppo delle attività in zona franca a vocazione aeronautica;

a questo proposito ricordando che l'aeroporto di Shannon, in Irlanda, è stato la prima zona franca europea e deve il suo successo alla fiscalità di vantaggio e nella convinzione che Olbia, con la sua zona franca, comprensiva delle aree portuali, industriali ed aeroportuali indicate, possa ben divenire la Shannon del Mediterraneo abbattendo le diseconomie insulari e dando giusti vantaggi competitivi anche per le recenti iniziative proposte per l'aeroporto e attirandone altre in settori trainanti della tecnologia, dei servizi, commerci e dell'imprenditoria innovativa, dando occupazione e sviluppo non solo all'intera Gallura,

chiede di interrogare il Presidente della Regione affinché riferisca se e come intenda:
1) di concerto con la maggioranza nel Consiglio regionale, impegnarsi prioritariamente a riprendere il percorso di attuazione dell'articolo 12 dello Statuto vigente dando piena attuazione al decreto legislativo n. 75 del 1998, pubblicato nella Gazzetta ufficiale 7 aprile 1998, n. 81, che ha istituito la zona franca anche nel porto di Olbia ed aree industriali ad esso funzionalmente collegate e collegabili;
2) impegnarsi in tempi brevissimi ad effettuare la delimitazione territoriale ed ogni altra disposizione necessaria per l'operatività della zona franca di Olbia istituita col decreto legislativo n. 75 del 1998, inviandola al Governo affinché, con un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, la renda operativa.
3) comprendere nella urgente delimitazione della zona franca di Olbia, a fronte delle gravissime condizioni produttive ed occupazionali della città e del territorio di riferimento, il porto commerciale ed industriale, la zona industriale e l'area aeroportuale;
4) attivarsi affinché a seguito della proposta di delimitazione e di ogni altra disposizione necessaria per la loro operatività su proposta dalla Regione, nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri venga prevista la società di gestione della zona franca di Olbia, creata su iniziativa regionale, che risponda alle esigenze pubbliche e private del territorio di riferimento e della Sardegna nel suo insieme.

Cagliari, 20 settembre 2010