CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 396/A

INTERROGAZIONE CUCCA, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione dell'organico dell'Istituto comprensivo globale di Fonni per l'anno scolastico 2010/2011, nonché sulla situazione di estremo disagio nelle zone interne della Provincia di Nuoro e, in particolare, nei paesi di montagna, causata dal ridimensionamento delle classi in vari istituti scolastici.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- la riforma Gelmini stabilisce i parametri per consentire l'avvio dei corsi nelle scuole primarie e secondarie;
- il numero minimo di studenti per l'avvio delle prime classi per gli istituti superiori è stato fissato, per la Sardegna, in 18 studenti;
- in alcuni istituti della Provincia di Nuoro con sede nei paesi montani gli organici di diritto, ovvero risultanti dalle preiscrizioni, risultavano essere inferiori al minimo;
- la Provincia di Nuoro, con l'istituzione di incentivi per l'iscrizione, ha consentito a tutte le classi di arrivare con gli organici di fatto, cioè prima del termine stabilito dal Ministero, ad uguagliare o superare il numero minimo, eccezion fatta per il Liceo classico di Macomer;
- nonostante ciò, gli uffici scolastici regionali hanno determinato il numero degli insegnanti e delle classi facendo riferimento agli organici di diritto e non a quelli di fatto;

premesso altresì che:
- gli uffici scolastici regionali hanno determinato l'organico della scuola primaria dell'Istituto comprensivo globale di Fonni, con la previsione di una classe prima di n. 27 alunni;
- precedentemente, il responsabile del medesimo istituto aveva tempestivamente fatto presente agli uffici competenti che i locali che ospitano la scuola di cui si tratta non possono accogliere un numero superiore alle 25 persone, secondo quanto previsto dal piano di sicurezza e dalle certificazioni rilasciate dal Comando provinciale dei vigili del fuoco;

considerato che:
- l'edificio ove è ubicata la scuola primaria è classificato come monumento che gode della tutela e dell'alta sorveglianza da parte della Soprintendenza dei beni architettonici e paesaggio, patrimonio storico e artistico delle Province di Sassari e Nuoro;
- conseguentemente, nell'edificio di che trattasi non può eseguirsi alcun lavoro di modifica o adattamento alla struttura, salvo quelli già autorizzati ed eseguiti;
tenuto conto, nel caso di specie, che la decisione di istituire una sola classe prima, con un soprannumero di alunni, sarebbe in palese contrasto con la normativa sulla sicurezza e violerebbe le indicazioni e le prescrizioni dettate dalle autorità competenti di cui si è detto, determinando quindi una situazione di pericolo, cui i bambini non devono essere assolutamente esposti;

considerato altresì che:
- le zone interne della Provincia di Nuoro sono state duramente penalizzate dall'applicazione della legge di riforma della scuola, a seguito dell'applicazione dei nuovi parametri minimi di iscritti per classe, con conseguente cancellazione di diversi corsi di studi, che potrebbe addirittura portare alla chiusura di alcuni istituti;
- tali scelte non tengono evidentemente in alcuna considerazione le peculiarità geografiche e culturali dei territori delle zone interne, né il disagio cui gli abitanti sono costretti a convivere quotidianamente;
- ove non si intervenga tempestivamente ed incisivamente, la chiusura di molte delle sedi scolastiche sino ad oggi esistenti comporterebbe inevitabilmente la negazione per i giovani dei territori interessati dell'inviolabile diritto allo studio, con un arretramento culturale e sociale ai livelli dell'immediato dopoguerra,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) se non ritengano urgente e indispensabile contattare la dirigenza scolastica regionale per conoscere in maniera approfondita la situazione nella quale versano gli istituti scolastici delle zone interne della Provincia di Nuoro, con particolare riferimento alle località montane, a seguito dell'applicazione dei nuovi parametri minimi di iscritti per classe, chiedendo altresì di conoscere i motivi per i quali gli uffici scolastici regionali abbiano assegnato un numero di insegnanti minore di quello derivante dal calcolo degli organici di fatto, impedendo così l'avvio delle prime classi in alcuni istituti superiori della Provincia di Nuoro, nonostante siano stati rispettati i parametri stabiliti dalla legge nazionale;
2) quali provvedimenti intendano adottare per evitare le situazioni di pericolo, di cui si è detto nell'espositiva, a seguito dell'istituzione di una sola classe prima nell'Istituto comprensivo globale di Fonni;
3) quali provvedimenti intendano adottare per evitare la chiusura di molti degli istituti scolastici esistenti, a tutela del diritto allo studio di tutti i cittadini, evitando illegittime sperequazioni nei confronti dei giovani residenti nelle zone interne della Provincia di Nuoro, che si troverebbero in molti casi costretti ad abbandonare gli studi.

Cagliari, 10 settembre 2010