CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 389/A
INTERROGAZIONE LOCCI, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione dei lavori di bonifica ambientale dell'area ex Sardamag di Sant'Antioco.
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Il sottoscritto,
preso atto che:
- in data 30 giugno 2008 è stata sottoscritta convenzione Progemisa/Regione autonoma della Sardegna relativa all'affidamento-incarico dell'esecuzione del piano di caratterizzazione dell'area Seamag;
- per l'anno finanziario 2009 sono stati stanziati per le bonifiche ambientali complessivamente 7.500.000 euro con la legge regionale 14 maggio 2009, n 1;
- con deliberazione della Giunta regionale n. 54/28 del 10 dicembre 2009, sono stati assegnati 2,5 milioni di euro, di cui 150.000 euro per la progettazione ambientale per l'area ex Sardamag di Sant'Antioco;
considerato che:
- in data 23 dicembre 2009 è stato definito l'accordo mediante convenzione tra Regione, Assessorato regionale dell'industria e IGEA Spa per la progettazione ed esecuzione degli interventi di messa in sicurezza permanente e/o di bonifica dell'area ex Sardamag nel Comune di Sant'Antioco;
- è stato firmato l'accordo entro fine anno 2009, pena la revoca finanziamenti e la perdita del valore generato da tutti gli studi precedenti;
- sembrerebbe che la durata dell'accordo sia di 30 mesi e che il tempo di predisposizione ed approvazione e progettazione di 6 mesi ed il tempo di realizzazione degli interventi di 24 mesi;
- gli interventi da attivare mirerebbero al trattamento o bonifica di suoli contaminati da mercurio, piombo, zinco e soprattutto idrocarburi pesanti e leggeri;
- per l'attivazione di progetti di messa in sicurezza d'emergenza e/o bonifica è necessario disporre delle autorizzazioni sul Piano di investigazione iniziale (PIN) e della successiva elaborazione di analisi di rischio;
- la Progemisa sembrerebbe aver trasmesso il documento finale sul Piano di investigazione iniziale al Servizio attività estrattive dell'Assessorato regionale dell'industria, il quale dovrà essere trasmesso al Ministero per le dovute autorizzazioni;
- nella fase di istruttoria del PIN da parte dell'ARPAS sembrerebbe che sia stata evidenziata la necessità di attivazione di interventi di messa in sicurezza d'emergenza e che tale proposta sarebbe già stata accolta dal Ministero dell'ambiente, che avrebbe già trasmesso la relativa richiesta di attuazione degli interventi agli enti preposti;
- sono passati oltre 2 anni da quanto è stata sottoscritta la convenzione Progemisa/Regione autonoma della Sardegna relativa all'affidamento-incarico dell'esecuzione del piano di caratterizzazione dell'area ex Sardamag;
- i tempi si stanno allungando con il rischio che scadano i 30 mesi dalla convenzione tra l'Assessorato regionale dell'industria e l'IGEA senza che sia ancora stato risolto il problema;
- già in passato, con la Giunta Soru, non si è riusciti a portare a compimento i bandi pubblici di cessione a causa della mancanza della bonifica ambientale;
- si è perso anche troppo tempo;
ritenuto che:
- la situazione descritta determina un grande nocumento alla fragile economia della Provincia del Sulcis-Iglesiente in quanto l'ultimazione della bonifica permetterebbe di poter rifare il bando per la cessione dell'area, che prevede nel PUC di Sant'Antioco la possibilità di costruire un importante porto turistico con area cantieristica, servizi e residenze turistiche;
- questa realizzazione permetterebbe di avviare in maniera compiuta l'unica forma di sviluppo sostenibile per il nostro territorio: il turismo portuale e residenziale legato all'area urbana salvaguardando le zone costiere di inestimabile valore ambientale e paesaggistico;
- l'attività portuale turistica con la cantieristica ed i servizi a regime porterebbero centinaia di posti di lavoro fissi e non stagionali;
- gli allungamenti dei tempi determinano un danno incalcolabile in termini occupazionali,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'industria per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione descritta;
2) quali provvedimenti urgenti intendano mettere in atto per risolvere in maniera organica, celere e con tempi certi questa situazione che rischia di allungare e compromettere il potenziale sviluppo economico di tutto il Sulcis-Iglesiente;
3) se intendano prendere in considerazione ogni opzione tecnica ed amministrativa, oltre quelle ipotizzate fino ad ora, per una risoluzione più rapida del problema anche intervenendo economicamente qualora fossero necessari ulteriori finanziamenti.
Cagliari, 2 settembre 2010