CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 380/A
INTERROGAZIONE DEDONI, con richiesta di risposta scritta, sulla ipotesi di sopprimere uno dei due musei destinati alle statue di Monti Prama presenti nella Cittadella dei musei di Cagliari.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- per oltre 30 anni uno dei ritrovamenti archeologici più eclatanti è stato tenuto stipato in uno dei tanti scantinati della Sovrintendenza archeologica di Cagliari;
- solo da circa un quinquennio, per iniziativa di intellettuali attenti alle problematiche della storia della cultura sarda e per l'impegno di alcuni politici ed amministratori svolto nelle istituzioni autonomistiche, è iniziata l'attività di catalogazione e di ricomposizione della "statuaria" ritrovata nella zona di Monti Prama nell'agro di Cabras;
atteso che il recupero ha consentito di ricostruire quasi completamente una ventina di statue di un'altezza di circa 2,50 metri, che per la loro imponenza, maestosità e bellezza risultano essere "un unicum" che potrebbe retrodatare la statuaria del Mediterraneo;
considerato che da anni il Comune di Cabras chiede che le statue vengano riposizionate nel proprio territorio a beneficio di una attività culturale e turistica che potrebbe incrementare le iniziative presenti nel Sinis;
accertato che da sempre personaggi anche di rilievo all'interno del sistema delle sovrintendenze archeologiche regionali, tentano di occultare quelle emergenze archeologiche che già in se certificano la grande storia della Sardegna nel Mar Mediterraneo, a prescindere dalla stessa presenza dei nuraghi;
preoccupato che, ancora una volta, trame non chiare siano in elaborazione all'interno degli uffici statali al fine di disattendere una dichiarazione di volontà espressa dalla Regione autonoma della Sardegna e dal Comune di Cabras;
atteso che non si conosce se l'Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport sia stato preventivamente informato della prevista visita in data 5 agosto 2010 del Direttore generale del Ministero dei beni culturali, dr. Mario Resca, e se abbia avuto contezza degli intendimenti che enti come il Ministero centrale e ramificazioni territoriali intendono porre in essere relativamente alle statue di Monti Prama;
evidenziato che una programmata visita del direttore generale potrebbe far concretizzare la ventilata ipotesi di sopprimere uno dei due musei presenti nella Cittadella dei musei di Cagliari per accogliere una parte delle statue e destinare, evidentemente, le altre ancora una volta al buio degli scantinati;
rilevato che, certamente, sarebbe stato molto importante invece pervenire ad una concertazione fra Stato e Regione Sardegna nella valorizzazione dei beni culturali della nostra Isola ed in particolare delle statue di Monti Prama, che ben avrebbero potuto rappresentare la Sardegna e la cultura del Mediterraneo anche nell'esposizione di Shangai, ovvero in una degna promozione in tutto il mondo, anche con il coinvolgimento dei media e di apprezzati giornalisti che potrebbero, con un tour conoscitivo, esplicitare al meglio la Sardegna in tutte le sue sfaccettature di bellezze naturali archeologiche e paesaggistiche, profittando appunto di questa grande scoperta che certamente ha una grandissima valenza storica, artistica e culturale per la nostra Isola,chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere se:
1) siano a conoscenza delle problematiche sopra esposte;
2) non ritengano di dover adottare gli opportuni provvedimenti al fine di sventare qualunque iniziativa non concordata con la Regione autonoma della Sardegna, relativamente alla conservazione, gestione e valorizzazione dei beni culturali della Sardegna;
3) se non ritengano opportuno promuovere ogni ulteriore utile iniziativa al fine di poter governare come Regione autonoma della Sardegna i beni culturali in essa insistenti ed esistenti che fanno parte del patrimonio archeologico, monumentale e archivistico.Cagliari, 5 agosto 2010