CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 333/A
INTERROGAZIONE DEDONI - VARGIU - COSSA - MELONI Francesco - FOIS - MULA, con richiesta di risposta scritta, sulla figura del direttore di dipartimento e direttore di area di coordinamento nel contesto della deliberazione della Giunta regionale n. 12/14 del 25 marzo 2010 (Linee guida per la "Riforma dell'assetto delle fonti della disciplina dell'organizzazione e del personale della Regione").
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I sottoscritti,
visti:
- la deliberazione della Giunta regionale n. 12/14 del 25 marzo 2010 avente ad oggetto Linee guida per la "Riforma dell'assetto delle fonti della disciplina dell'organizzazione e del personale della Regione";
- la legge regionale n. 31 del 1998 recante "Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione" e, in particolare, l'articolo 12 (Strutture organizzative) che prevede le seguenti strutture affidabili mediante incarichi dirigenziali: a) direzione generale e b) direzione di servizio;
- l'articolo 14 della medesima legge regionale n. 31 del 1998 che istituisce le posizioni dirigenziali di staff ed ispettive;
- altresì l'articolo 21 della stessa legge regionale n. 31 del 1998 che attribuisce ai dirigenti le seguenti funzioni: a) di direzione generale; b) di direzione di servizio; c) di vigilanza e ispettive; d) di studio, di ricerca e di consulenza;
evidenziato che nell'ambito della legge regionale n. 31 del 1998 e, in particolare, negli articoli citati in epigrafe, il dipartimento non è contemplato tra le articolazioni organizzative degli uffici della Regione e, conseguentemente, tra le funzioni dirigenziali previste, non è inclusa la figura di direttore del dipartimento;
preso atto che nell'ambito delle successive norme istitutive delle agenzie regionali (per esempio LAORE e AGRIS) sono state previste le seguenti articolazioni organizzative: a) direzione generale; b) direzione di dipartimento; c) direzione di servizio, ed in alcuni casi è anche prevista una figura di direttore di area di coordinamento come nel caso dell'Agenzia ARGEA;
considerato che nell'ambito di alcune agenzie regionali tra cui LAORE ed AGRIS, il direttore di dipartimento assume responsabilità di livello intermedio tra il direttore generale ed il direttore di servizio e assume specifiche responsabilità in merito alla gestione delle risorse umane, finanziarie e in tema di sicurezza e di privacy, che non sono riconducibili a nessun atto normativo che integri le già citate articolazioni organizzative previste dalla legge regionale n. 31 del 1998, né tali situazioni vengono di conseguenza contemplate nella contrattazione con i sindacati per il relativo contratto della dirigenza;
tenuto conto che anche nella deliberazione della Giunta regionale n. 12/14 del 25 marzo 2010 (Linee guida per la "Riforma dell'assetto delle fonti della disciplina dell'organizzazione e del personale della Regione"), non si prende in considerazione la problematica relativa al riconoscimento della figura del direttore di dipartimento e di quella di direttore di area di coordinamento, mentre emerge l'istituzione di una nuova figura da inserire nell'organizzazione degli uffici e quindi nell'attribuzione degli incarichi, riconducibile alla vice dirigenza;
ritenuto indispensabile, al fine di evitare disomogeneità nella struttura organizzativa della Regione e delle agenzie ed in generale degli uffici della Regione, che le linee generali per la riforma dell'assetto dell'organizzazione del personale della Regione siano ricondotte principalmente alla realtà venutasi a determinare anche a seguito dei numerosi cambiamenti avvenuti nel corso dell'ultimo decennio e che soprattutto tendano alla semplificazione dell'apparato regionale ed al preciso riconoscimento di tutte le sue componenti;
preso atto altresì delle numerose lamentele provenienti dai dirigenti incaricati delle direzioni dei dipartimenti in relazione alla scarsa chiarezza della funzione ed a conseguenti comportamenti incoerenti ed impropri nella trasmissione delle direttive dirigenziali da un livello gerarchico al sottordinato, anche in conseguenza all'interpretazione soggettiva di essi spesso esercitata da alcuni direttori generali o commissari di nomina esterna, che talora paiono intendere il ruolo dei direttori di dipartimento o di area pari a quello dei direttori di servizio e quello di questi ultimi pari a quello di coordinatori di settore,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione per sapere:
1) per quali motivi nella compilazione delle Linee guida, di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 12/14 del 25 marzo 2010 non siano state ricomprese le indicazioni relative alle figure del direttore di dipartimento e del direttore di area di coordinamento;
2) se ritengano, ed eventualmente con quali proposte integrative, anche ai fini della contrattazione sindacale e della necessaria graduazione dei livelli di responsabilità e delle relative articolazioni organizzative tanto a livello degli uffici regionali che delle agenzie, di dover stabilire una norma di coerenza che disciplini chiaramente gli specifici incarichi dirigenziali.
Cagliari, 9 luglio 2010