CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 329/A
INTERROGAZIONE MELONI Valerio - CUCCU - SOLINAS Antonio, con richiesta di risposta scritta, sulla gravissima situazione che si determina nelle scuole sarde per effetto della mancata programmazione dell'offerta scolastica.
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I sottoscritti,
considerato che:
- le problematiche che affliggono il mondo della scuola in Sardegna stanno assumendo sempre più toni drammatici, anche in considerazione del fatto che delle 2.500 cattedre che verranno tagliate in tutta Italia per effetto della riforma, 250 è purtroppo il pesante e inaccettabile contributo della nostra Isola;
- non si registra alcuna iniziativa da parte del governo regionale che contrasti le decisioni e le considerazioni che consentono i tagli e che parrebbe siano conseguenti al fatto che la Direzione dell'Amministrazione scolastica regionale non ha tenuto conto di alcune peculiarità e specificità della nostra Regione quali situazioni orografiche, demografiche, insufficienza dei trasporta pubblici, della rete viaria e ferroviaria, debolezza del tessuto economico-sociale di numerosi territori;
- è mancante del tutto la programmazione scolastica regionale dell'offerta formativa: programmazione che è predisposta dall'Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport attraverso il contributo degli assessorati provinciali che sentono le esigenze delle scuole;
- a questa inadempienza, dovuta lo scorso anno, secondo quanto afferma l'Amministrazione scolastica regionale, al ritardo di trasmissione dei dati dalle province alla Regione, si può porre rimedio, avendo a disposizione tempo fino al prossimo settembre, con la programmazione di un'offerta formativa, prima provinciale e quindi regionale, che potrebbe sostenere le richieste di attivazione dei corsi sulla base della domanda che proviene dal territorio;
- le problematiche su riportate si sommano a quelle derivanti dall'applicazione della nuova normativa sulla formazione delle classi e quindi degli organici che purtroppo sta determinando una grave limitazione della libertà di scelta delle famiglie e del diritto degli allievi di scegliere il percorso di studi desiderato;
- tra breve verrà pubblicato dall'Ufficio scolastico regionale "l'organico di diritto", ovvero le cattedre costituite rispettando i rigidi parametri normativi senza ricorrere a deroghe, pur essendo previste dalla norma;
- conseguenza di tale pubblicazione sarà il numero smisurato di docenti e di personale amministrativo, tecnico e ausiliario che perderà certamente il posto e solo nel mese di settembre, grazie a qualche deroga, si potrà sperare nella ricostituzione delle cattedre che comunque non saranno sufficienti per scongiurare la sicura fine di molte scuole;
- gli indicatori economici, purtroppo, prevedono che l'onda lunga della crisi economica e finanziaria internazionale farà sentire in Sardegna ancor di più i suoi effetti negativi soprattutto nell'occupazione e a questo evento drammatico si somma la devastante ripercussione di una politica miope sul versante della scuola,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) per quali motivazioni la Sardegna sia l'unica regione in Italia a non avere una programmazione dell'offerta scolastica, nonostante le province abbiano comunicato le richieste delle scuole;
2) per quali motivazioni nell'applicazione delle nuove norme in materia di costituzione delle classi e quindi dell'organico di diritto, non si sia tenuto conto delle deroghe che possono essere applicate per regioni legate a situazioni orografiche, demografiche e alle altre peculiarità presenti nella nostra Isola;
3) se si abbia contezza della penalizzazione che la scuola in Sardegna subirà a seguito della applicazione rigida da parte dell'Ufficio scolastico regionale della riforma e dei nuovi parametri di formazione delle classi;
4) quali iniziative si intendano adottare per evitare che interi territori della nostra Isola subiscano un radicale impoverimento culturale per la perdita di presidi storici dell'istruzione secondaria;
5) quali iniziative si intendano adottare per scongiurare la dispersione scolastica che sicuramente farà seguito alla soppressione delle classi;
6) quali iniziative si intendano adottare perché venga scongiurata l'inaccettabile perdita di posti di lavoro che seguirà il taglio delle classi;
7) se non si intenda promuovere urgentemente un tavolo di confronto con le Amministrazioni provinciali e concordare la programmazione dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2011/2012.
Cagliari, 5 luglio 2010