CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 311/A
INTERROGAZIONE AGUS - DIANA Giampaolo, con richiesta di risposta scritta, sui costi energetici insostenibili per le imprese.
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I sottoscritti,
premesso che:
- la Sardegna è l'unica Regione non metanizzata d'Italia e pertanto la popolazione paga da anni un costo per l'utilizzo del gas ben più elevato delle altre regioni;
- questo rilevante aspetto non solo non favorisce l'insediamento di industrie utilizzatrici di energia ma, come anche in questo periodo rileviamo, le stesse cercano di abbandonare la produzione nel nostro territorio;
- infatti, stando al rapporto tra GPL e metano, che presentano caratteristiche simili dal punto di vista della combustione, si stima un sovra costo per le aziende sarde, costrette ad usare il GPL, pari al 104,63 per cento;
- paghiamo l'energia termica circa il doppio rispetto alle industrie della Penisola e nella fattispecie, Ceramica Mediterranea Spa fatica non poco a stare sul mercato per questo grave gap;
considerato che, già nel marzo 2010, l'Associazione degli industriali sardi con propria nota al Presidente della Regione sul "Costo dell'energia termica e crisi di competitività del nostro sistema produttivo. Richiesta d'incontro per l'individuazione di possibili soluzioni in attesa della realizzazione del GALSI", denunciava, solo nel periodo maggio 2009-febbraio 2010, l'incremento del prezzo del GPL per uso industriale di quasi il 60 per cento, con costi energetici per le imprese del comparto ceramico, vetro, carta, laterizi, ecc, che incidono tra il 20 ed il 50 per cento del totale dei costi aziendali;
preso atto che l'impossibilità di avere una alternativa tra più combustibili, costringe aziende e privati ad accettare qualunque prezzo del gas imposto, per cui si rende urgente e necessario, pena la scomparsa progressiva di un sistema industriale, utilizzatore di grandi quantità di energia termica, così come sottolineato dalla nota dell'Associazione industriali e più volte denunciato dalla Ceramica Mediterranea Spa, un rapido intervento che consenta di colmare definitivamente tale divario creando i presupposti di una corretta concorrenza nazionale ed internazionale;
facendo proprie le giuste osservazioni dell'imprenditore e dell'Associazione industriali sul fatto che sarebbe economicamente più opportuno ed eticamente più corretto investire risorse pubbliche per consentire alle imprese di restare competitive piuttosto che impegnare risorse maggiori a copertura dei corrispondenti lavoratori espulsi dalle produzioni dismesse,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'industria per conoscere quali azioni intendano adottare per compensare i maggiori oneri che le imprese in questo momento devono sostenere sino all'entrata in esercizio del servizio metanifero.
Cagliari, 27 maggio 2010