CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 303/A
INTERROGAZIONE RODIN, con richiesta di risposta scritta, sulla "Disciplina delle autorizzazioni relative agli incarichi extraistituzionali del personale dipendente della A.S.L. n. 8" approvata con deliberazione del direttore generale n. 1130 in data 24 ottobre 2007, modificata con delibera del Commissario straordinario n. 1267 del 14 novembre 2009.
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Il sottoscritto,
vista la deliberazione del direttore generale della azienda ASL n. 8, n. 1130 del 24 ottobre 2007, modificata con deliberazione del Commissario straordinario n. 1267 del 17 novembre 2009 che contiene disposizioni per la "Disciplina delle autorizzazioni relative agli incarichi extraistituzionali del personale dipendente della A.S.L. n. 8 ex art. 53 commi 1, 2, 6, 7, 8, 9,10, 12 e 13 d.lgs 165/2001";
verificato che la materia delle autorizzazioni al personale dipendente delle aziende sanitarie allo svolgimento di attività ed incarichi extraistituzionali presenta, nel territorio regionale, una disciplina piuttosto variegata passando dalla sostanziale assenza di disciplina regolamentare in alcune aziende sanitarie a regolamenti che, invece, prevedono criteri e modalità tra loro differenti. In particolare, per quanto concerne gli incarichi di consulente tecnico per l'autorità giudiziaria, mentre la ASL di Cagliari prevede un limite di 15 incarichi all'anno, la ASL di Sassari non prevede alcun limite trattandosi di incarichi irrinunciabili;
considerato che dal quadro complessivo emerge l'assenza di criteri generali comuni a tutte le aziende sanitarie della Sardegna a garanzia di una disciplina trasparente ed egualitaria delle modalità di richiesta dell'autorizzazione allo svolgimento di attività ed incarichi extraistituzionali e dei relativi limiti;
constatato che l'assenza di una disciplina comune comporta il rischio che nella valutazione dell'autorizzabilità o meno di ogni incarico esterno si adottino soluzioni differenti e non si garantisca ai dipendenti del comparto sanitario regionale un trattamento univoco ed imparziale;
valutata l'esigenza che intervenga preliminarmente, a livello regionale, una regolamentazione uniforme della materia che preveda dei principi generali comuni a tutte le aziende sanitarie locali e solo successivamente si adottino i singoli regolamenti con la puntuale determinazione di specifici ed oggettivi criteri operativi da parte di ciascuna azienda,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se non ritengano opportuno verificare la disciplina adottata dalle singole ASL in materia di autorizzazioni allo svolgimento di incarichi extraistituzionali del personale dipendente e valutare la possibilità di emanare a livello regionale delle linee guida valide per tutte le aziende sanitarie a garanzia dell'imparzialità di trattamento di tutti i dipendenti delle aziende stesse.
Cagliari, 19 maggio 2010